Home » Cinema » Horror & Thriller » Jacob’s Ladder | Recensione del remake di Allucinazione Perversa diretto da David M. Rosenthal

Titolo originale: Jacob's Ladder , uscita: 23-08-2019. Regista: David M. Rosenthal.

Jacob’s Ladder | Recensione del remake di Allucinazione Perversa diretto da David M. Rosenthal

26/08/2019 recensione film di Raffaele Picchio

Ci sono rifacimenti efficaci, inutili e brutti. E poi c'è questo con Michael Ealy, che in quanto a squallore spazza via tutto quello che pensavamo fosse insuperabile. Un compendio perfetto di come non dovrebbe mai essere un film horror, da evitare come la peste.

jacob's ladder film 2019 remake

Ci sono film che possono essere rifatti e altri no. Senza stare a scrivere la solita menata sui remake, sulla loro presunta “utilità” e quant’altro, è giusto prendere atto che questa moda – che è sempre esistita – esiste appunto, e pace. Ogni tanto, a sorpresa, può uscire anche qualcosa di molto bello che ben si affianca all’originale (mi viene in mente Maniac di Franck Khalfoun del 2012, ma anche Le Colline Hanno gli Occhi di Alexandre Aja del 2006), più spesso escono fuori prodotti irricevibili e francamente insensati (tipo l’abominevole remake di Martyrs dei fratelli Goetz, l’inspiegabile Quarantena o il terrificante The Fog – Nebbia assassina del 2005) e poi c’è Jacob’s Ladder.

jacob's ladder film 2019 posterL’originale di Adrian Lyne (uscito in italia nel 1990 con l’orribile titolo di Allucinazione Perversa) è un horror paranoide tostissimo che con il tempo è riuscito a crescere di fama diventando, giustamente, un cult movie (a proposito, recuperatelo che è uscito finalmente in una bella edizione blu-ray). Narra la storia di un postino reduce del Vietnam che vive nella miseria e con il dolore inconciliabile di una guerra atroce che l’ha visto in prima linea e di una vita familiare finita in tragedia con la perdita del figlio. Inizia a vedere demoni per la strada che lo osservano, fatica a capire cosa sia reale o meno della sua vita e addirittura i suoi commilitoni sopravvissuti iniziano a morire uno per uno arrivando a scoprire che il governo sperimentò su di loro una droga allucinogena che irrimediabilmente li ha fatti impazzire, il tutto fino ad uno straziante (e per allora imprevedibile) colpo di scena finale. Il film di Adrian Lyne faceva della miseria, dell’angoscia e della sporcizia le sue fondamenta principali e regalò nell’immaginario horror i suoi demoni senza volto (addirittura, alcuni “demoni” vennero riprese pari pari dal videogame Silent Hill) e ancora oggi, senza essere invecchiato minimamente, risulta uno dei più toccanti ed efficaci horror che incrociano la strada del “war movie”.

Adesso arriva il remake. Un rifacimento che già di base non se ne capisce il senso, ma che magari con la giusta accortezza sarebbe potuto essere un’intelligente attualizzazione di un qualcosa purtroppo sempre verde. E invece no, perché questo Jacob’s Ladder non solo è forse uno dei più brutti remake mai pensati e realizzati, ma anche da solo, facendo finta che non esista il suo illustre predecessore, è un film atroce che lascia attoniti in quanto sbagli ogni cosa possibile da sbagliare. Intanto, il primo punto riguarda il come sia stato scelto di adattare la storia originale: i protagonisti ora magicamente sono diventati afroamericani, Jacob (Michael Ealy) è un medico, vive in una bella casa, ha moglie e figlio e ha un fratello tornato impazzito dalla guerra in Afghanistan. Il suo sprofondamento nella follia diventa quindi totalmente snaturato, così come si perdono tutti i profondi sottotesti religiosi che erano alla base dell’opera originale (rimangono giusto i nomi e una sconfortante visione di Paradiso / Inferno). Viene banalizzata ogni frecciata verso le droghe sperimentali che somministravano i governi per mandare i propri giovani a morire e si cerca di giocare molto più esplicitamente sulla lotta tra angeli della salvezza e demoni della droga in quella che assomiglia più a una brutta copia (ancora più brutta) del Max Payne di John Moore.

jacob's ladder film 2019 remake michael ealyPoi, il regista David M. Rosenthal (La Fine, A Single Shot) inspiegabilmente sceglie di eliminare tutto il marcio che riempiva e infestava con il suo fetore l’intero Allucinazione Perversa, optando per un incomprensibile contrasto tra ambienti asettici, ma immersi in una perenne patina verde acido francamente inguardabile e pacchianissima, che durante i flashback di guerra, che si vorrebbero di “rottura” con i suoi colori super accesi e i flare fatti al computer, che lasciano però davvero attoniti per il cattivo gusto estetico dell’insieme, una roba non tollerabile nemmeno in un prodotto pensato per l’home video o direttamente per lo streaming. L’assoluta incapacità di gestire la tensione, con pietosi tentativi di jumpscare e l’immonda rappresentazione dei demoni (che rifiuta l’agghiacciante minimalismo e orrore assoluto del film originale in favore delle solite creature dalle pupille nere che appaiono all’improvviso), un cast di ‘cani’ anonimo e mal diretto fanno il resto, rendendo veramente insostenibile la visione di Jacob’s Ladder (che dura ‘solo’ 90 minuti comunque). Il regista e gli sceneggiatori cercano infine pietosamente di riproporre alcuni momenti topici di Allucinazione Perversa (la discesa nelle metropolitane o il bagno di ghiaccio “rivelatorio”), che messi però al di fuori dal contesto narrativo (visto che il film prende altre strade ben diverse rispetto a quello di Adrian Lyne) sembrano totalmente scollegate da ogni contesto e messe lì tanto per giustificare il titolo.

jacob's ladder film remake 2019Non bastasse, per capire la pochezza assoluta dell’insieme, basti pensare che ancora oggi si rappresenta un Aldilà “paradisiaco” con le spighe di grano e il protagonista che ci cammina attraverso sfiorandole con le mani. Ma davvero nel 2019 abbiamo bisogno di roba simile? Io dico di no, e oltre ad infangare la memoria di un film bellissimo qui c’è la dimostrazione di una assoluta incapacità di poter realizzare un horror anche con il minimo sindacabile richiesto. L’incubo che vive Michael Ealy purtroppo è talmente sterile, ridicolo, privo di ogni elemento stilistico, politico e simbolico che non riesce minimamente a sovrastare quello cui è costretto ad assistere il povero spettatore che incauto può imbattersi in un orrore simile.

Senza se e senza ma, tra i più brutti horror visti negli ultimi anni.

In attesa di capire quando – e se – arriverà anche in Italia, di seguito trovate il trailer internazionale di Jacob’s Ladder / Allucinazione Perversa: