Jason Blum: “Vi spiego il significato di remake, reboot e sequel della Blumhouse”
02/03/2020 news di Redazione Il Cineocchio
Il produttore ha svelato come mai i suoi film non sono in realtà quello che possono sembrare
Nella medesima intervista in cui ha profetizzato il prossimo scoppio della ‘bolla del cinema horror’, il produttore Jason Blum ha anche parlato dei motivi per cui la sua Blumhouse abbia iniziato a saccheggiare con certosina regolarità alcune note saghe preesistenti, realizzando sequel e reboot, ad esempio, di Halloween (la recensione), Black Christmas (la recensione) e, più recentemente, Fantasy Island (la recensione).
A sorpresa, Jason Blum ha confessato che questa tattica non sarebbe nient’altro che un trucco che il suo studio sta usando per indurre le persone a vedere film horror in realtà nuovi di zecca:
È davvero difficile portare le persone al cinema e una delle cose a cui chiaramente reagiscono sono i titoli già ben noti, almeno in una certa misura. Quindi mi piace usare un certo titolo come guscio per raccontare in realtà storie originali.
Ma ci sono properties che Jason Blum non sarebbe interessato ad acquisire, oppure la Blumhouse, poco alla volta, farà incetta di ogni diritto disponibile sul mercato?
È una buona domanda. Non riesco a pensare a nulla che non vorrei. Voglio dire, ci sono quelli ovvi che sono stati distribuiti troppo di recente o che sono diventati dei super, super classici. Ma credo che noi utilizziamo tali nomi come un guscio. Sono come un cavallo di Troia. Sono una sorta di guscio per far venire il pubblico a vedere i nostri film.
Forse la parola più adatta sarebbe allora ‘specchietto per le allodole‘, ma guai a dare un’accezione negativa a queste parole …
Tuttavia, questo approccio predatorio non si applica necessariamente a tutte le properties acquistate dalla Blumhouse. Halloween, per esempio, è specificamente parte della mitologia di quella particolare saga e si rivolge ai fan preesistenti:
Adoro quel film [Halloween]. Ma adoro tutti i film della serie. Penso che Halloween di David Gordon Greene sia molto specifico riguardo alla saga di Halloween, immagino, ma ce ne sono anche altri che abbiamo fatto. Pensate al nostro film su Fantasy Island: se avessimo cambiato solo un paio di elementi non sarebbe [Fantasy Island], sarebbe solo un film originale. Ma se un film è completamente originale, ci sono meno probabilità che la gente lo vada a vedere. È una cosa sciocca, ma è vero.
State quindi attenti la prossima volta che verrà lanciato un film della Blumhouse.
Di seguito il trailer italiano di Black Christmas, rimasto purtroppo inedito nei nostri cinema:
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Fonte: BD