Home » Cinema » Sci-Fi & Fantasy » Katsuhiro Ōtomo: “Pensavo che l’adattamento cinematografico di Akira sarebbe stato un flop”

Titolo originale: AKIRA , uscita: 16-07-1988. Budget: $10,000,000. Regista: Katsuhiro Otomo.

Katsuhiro Ōtomo: “Pensavo che l’adattamento cinematografico di Akira sarebbe stato un flop”

31/05/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Il geniale mangaka e regista della versione cinematografica del 1988 ha rivelato le sue sensazioni dopo la prima visione

akira otomo

L’adattamento del manga Akira, scritto e diretto nel 1988 dal suo stesso autore, Katsuhiro Ōtomo, è un’indiscussa pietra miliare dell’animazione mondiale, eppure inizialmente il regista non era affatto convinto del risultato del suo lavoro.

Akira 2In una recente intervista, Ōtomo ha infatti confessato che:

Quando ho visto la prima proiezione della versione cinematografica di Akira ho pensato che sarebbe stato un fallimento. Ho lasciato molto velocemente il cinema e sono tornato a casa per dire a mia moglie che il film sarebbe stato un fiasco. Questo perché ho pensato che il primo tempo fosse stato buono, ma a causa della durata e del budget limitati, con tanti tagli, la qualità calasse con lo svilupparsi della storia.

Il regista ha poi aggiunto:

Tuttavia, quando [il compositore] Shoji Yamashiro ha realizzato un rifacimento con l’audio a 5 canali, mi ha invitato da lui e mi ha mostrato il film nuovamente. Era quindi trascorso parecchio tempo da quando l’avevo visto al momento della sua uscita [in sala]. Forse gli anni mi hanno reso più morbido, ma quando l’ho visto di nuovo ho pensato: “Oh, questo è interessante” e che forse non era così male dopo tutto.

Tornando nei dintorni di Akira, ahinoi la Warner Bros. è da tempo all’opera per realizzarne una versione live action presumibilmente ispirata all’anime e al manga originali, mentre Robert Rodriguez è in dirittura d’arrivo con la sua versione di Alita: Battle Angel, operazioni che, visto il valore artistico dell’ultimo Ghost in The Shell ad opera di Rupert Sanders (la nostra recensione), non fanno certo dormire sonni tranquilli ai fan …

Fonte: Forbes