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Voto: 5/10 Titolo originale: Lightyear , uscita: 15-06-2022. Budget: $200,000,000. Regista: Angus MacLane.

Lightyear – La vera storia di Buzz: la recensione del film prequel di Angus MacLane

15/06/2022 recensione film di William Maga

La Pixar riporta al cinema uno dei suoi personaggi più amati, ma la vicenda cucitagli intorno è modesta e prevedibile

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Uno dei personaggi più amati della Pixar riceve ora una inevitabile storia delle origini con Lightyear – La vera storia di Buzz, avventura fantascientifica poco brillante a cui mancano l’arguzia e la meraviglia che hanno contraddistinto lo studio per decenni.

Concepito come il film che tanto tempo fa aveva ispirato il giovane Andy di Toy Story a desiderare la sua action figure di Buzz Lightyear, vanta una bella grafica, alcune gag intelligenti e un po’ di cuore. Nonostante l’ambientazione interstellare, però, la storia si rifiuta ostinatamente di spiccare il volo – una situazione peraltro non aiutata dal doppiaggio offerto da Alberto Malanchino, sostituto di Massimo Dapporto e mai lontanamente divertente o convincente come nella serie di Toy Story.

Il 26° film della Pixar è il primo a uscire nelle sale cinematografiche dopo Onward – Oltre la magia del 2020 (la recensione), e senza dubbio la Disney spera di avvicinarsi il più possibile al successo commerciale di Toy Story 3 e Toy Story 4, che ai tempi avevano incassato più di un miliardo di dollari in tutto il mondo. Lightyear è il film più ricco d’azione della casa d’animazione dai tempi de Gli Incredibili 2, e la familiarità del pubblico con il simpatico astronauta contribuirà sicuramente a spingere i guadagni al botteghino.

lightyear film pixar 2022 posterUn cartello in apertura spiega agli spettatori che il film che stiamo per vedere è uscito a metà degli anni ’90, creando un’ondata di entusiasmo per i giocattoli di Buzz Lightyear. Presto incontriamo il personaggio umano immaginario di Buzz, che si ritrova abbandonato su un pianeta lontano con una squadra di scienziati, tecnici e compagni Space Rangers dopo che un suo errore di pilotaggio ha messo fuori uso la loro navicella.

Determinato a trovare un modo per tornare a casa, dovrà presto affrontare un’invasione di malvagi robot alieni, che lo costringono a guidare un gruppo di cadetti inesperti, tra cui Izzy, e il suo fedele gatto robot Sox, per sconfiggere la minaccia.

Angus MacLane, già co-regista di Alla ricerca di Dory, fa riferimento a classici della fantascienza come Guerre stellari, 2001: Odissea nello Spazio e Gravity in questa geniale saga su un lupo solitario che impara ad avere bisogno di altre persone. Tuttavia, sebbene questa rivelazione sia piuttosto toccante, l’arco narrativo del personaggio è gestito in modo prevedibile.

Inoltre, la conoscenza pregressa del giocattolo Buzz di Toy Story – un’action figure altezzosa che crede di essere il “vero” Buzz Lightyear – finisce con l’ostacolare l’interpretazione vocale Malanchino, che perde la sicurezza di sé e la vulnerabilità garantite da Dapporto. In confronto, Lightyear – La vera storia di Buzz è semplicemente la vicenda di un eroe d’azione sci-fi ‘standard’, senza le interessanti sfumature che la Pixar aveva dato al giocattolo, costringendolo a fare i conti con la sua vera natura.

Il film contiene dei colpi di scena che non vanno svelati, ma che riguardano lo scorrere del tempo e il dibattito su ciò che costituisce una vita felice, temi esistenziali che la Pixar ha spesso trattato con grande acume. Izzy ha un legame agrodolce con il passato di Buzz e Rossa Caputo riesce a conferire a questa giovane donna una determinazione commovente nel suo desiderio di impressionare il veterano avventuriero.

Lightyear – La vera storia di Buzz vuole essere un inno al lavoro di squadra e all’accettazione del fatto che nessuno è perfetto (inclusi se stessi), ma i personaggi che circondano il protagoniste tendono a essere monodimensionali (Massimiliano Alto, che dà voce al codardo e maldestro Mo, fa del suo meglio per essere il sardonico sollievo comico del film). A differenza della Pixar al suo meglio, il film esplora in modo inelegante le correnti emotive della sceneggiatura, mentre la trama è spesso contorta e derivativa.

Lightyear - La vera storia di Buzz film 2022Lavorando a fianco del production designer Tim Evatt, i direttori della fotografia Jeremy Lasky e Ian Megibben conferiscono a questo pianeta lontano un aspetto maestoso e talvolta minaccioso, con diverse astronavi e veicoli che richiamano simili trasporti futuristici visti in precedenti film di fantascienza.

Ma per quanto Lightyear cerchi di far apparire Buzz più umano della sua controparte giocattolo, l’effetto non funziona del tutto, sottolineando solo quanto questo personaggio sia meno dinamico di quello visto nella serie di Toy Story.

Anche gli occasionali richiami alla storica saga danno l’impressione che questa storia delle origini non aggiunga nulla di significativo alla nostra comprensione di Buzz Lightyear, mentre l’avventura che affronta non si rivela nulla di speciale. In altre parole, è difficile immaginare legioni di bambini che vedono questo film negli anni ’90 e che improvvisamente desiderano dei giocattoli di Buzz.

In definitiva, è il gatto robot che finisce per rubare la scena. Era dai tempi del Forky di Toy Story 4 che la Pixar non proponeva un personaggio secondario così deliziosamente bizzarro e in grado di suscitare così tante risate. Con le sue espressioni adorabili e la sua voce computerizzata, Sox è allo stesso tempo prezioso e un po’ agghiacciante (è divertente notare che Sox è in grado di risolvere complessi misteri scientifici, ma può comunque essere ipnotizzato da un semplice punto laser rosso che si muove sul pavimento).

Purtroppo, questo simpatico gattino surclassa gran parte di Lightyear – La vera storia di Buzz, che troppo spesso sembra viaggiare con il pilota automatico.

Di seguito trovate il nuovo trailer doppiato in italiano di Lightyear – La vera storia di Buzz, nei nostri cinema dal 15 giugno: