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Lilly Wachowski su Matrix: “Confermo la lettura transgender dei film”

07/08/2020 news di Redazione Il Cineocchio

La co-regista parla per la prima volta dei significati 'nascosti' dietro alla narrazione che guida la trilogia con Keanu Reeves, confermando quello che i fan sospettavano da tempo

morpheus matrix film 1999

Sono passati più di vent’anni dall’uscita di Matrix nei cinema e molto è stato scritto sui ‘significati nascosti’ dietro alla trilogia sci-fi. Una teoria che è persistita nel tempo – e che sicuramente è aumentata in popolarità quando i registi Andy e Larry Wachowski hanno in seguito scelto di abbracciare apertamente la loro natura trans diventando le sorelle Lana e Lilly – è che soprattutto il primo film sia in effetti un’allegoria transgender.

Considerata l’attenzione che Matrix pone sul tema della trasformazione, in un recente video in cui ha ripensato ai film di Matrix Lilly Wachowski ha ora confermato quelle ipotesi:

Sono contenta che le persone affermino che i film di Matrix abbiano una narrazione trans. Adoro quanto siano significativi quei film per le persone trans … sono contenta che sia emerso che quella era l’intenzione originale. Il mondo del business non era ancora pronto. Matrix era tutto incentrato sul desiderio di trasformazione, ma avveniva tutto quanto da un punto di vista represso.

matrix reloaded neo filmLilly Wachowski ha poi rivelato che, inizialmente, il personaggio di Switch (Beliwnda McClory) avrebbe dovuto essere un uomo nel mondo ‘reale’ e una donna nel Matrix.

Per quanto concerne invece il modo in cui la sua identità sessuale ha influito sulla scrittura di Matrix, la filmmaker ha detto:

Non sapevo quanto fosse presente il mio lato transgender sul fondo del mio cervello mentre stavamo scrivendo la sceneggiatura, ma io e Lana esistevano già in questo spazio in cui le parole non esistevano, quindi abbiamo sempre vissuto in un mondo di immaginazione. Ecco perché gravitavo verso il mondo della fantascienza e del fantasy e giocavo a Dungeons & Dragons. Si trattava solamente di creare dei mondi. Siamo diventate registe perché a quel tempo eravamo in grado di immaginare cose che non vedevi necessariamente sullo schermo, o anche solo un’idea del tipo ‘Come possiamo esistere nel maggior numero di generi possibile?’. Uno degli aspetti di Matrix che ci è davvero piaciuto è stato di poter piegare in qualche modo i generi cinematografici, dove solitamente avremmo avuto qualcosa che assomigliava a un film di kung-fu, un anime o un western.

Come saprete, torneremo presto nel mondo di Matrix, visto che il quarto film è attualmente in lavorazione (uscita prevista aprile 2022). Questa volta Lilly Wachowski non sarà però coinvolta, con Lana che si occuperà della regia in solitaria.

Di seguito la scena del ‘risveglio’ di Neo in Matrix:

Fonte: Netflix