Home » Cinema » Horror & Thriller » Luca Guadagnino su La Mummia: “Mi piacerebbe lavorarci; un film marcio e spaventoso”

Luca Guadagnino su La Mummia: “Mi piacerebbe lavorarci; un film marcio e spaventoso”

09/11/2022 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista ha anche ricordato il progetto mai realizzato da Joe Dante

la-mummia-1932-karloff

Uscito nel 2017 per provare a rilanciare l’iconico mostro dopo il successo dei film con Brendan Fraser, La Mummia con Tom Cruise (la recensione) – come ormai sanno anche i sassi – avrebbe dovuto dare il via al “Dark Universe” della Universal, ma sappiamo tutti come è andata a finire. La scarsa performance al botteghino ha segnato la rapida fine del ‘sogno’ dello studio e da allora non abbiamo più sentito parlare di progetti legati alla Mummia.

In compenso, Luca Guadagnino (Suspiria, Bones & All) sarebbe ben felice di realizzare una sua personale versione di La Mummia, come emerso da una recenre chiacchierata con Collider.

la mummia film 2017Quando gli è stato chiesto quale classico dell’horror gli piacerebbe interpretare, Luca Guadagnino ha infatti risposto:

Penso che sarebbe fantastico fare qualcosa collegato a La Mummia.

È un corpo marcio tenuto insieme da bende marce, quindi quello che c’è dentro è interessante almeno quanto quello che c’è fuori. Dovrebbe essere molto spaventoso e molto, molto ‘terminale’. Dovrebbe essere un piccolo film, ma molto profondo e molto spaventoso.

Se ci pensate, tutti i film più o meno recenti riguardanti La Mummia hanno puntato più sugli aspetti axtion che su quelli orrorifici del soggetto, quindi questa idea sarebbe più in linea con il cinema delle origini.

Non bastasse, Luca Guadagnino ha poi ricordato:

C’è un La Mummia di Joe Dante che non è mai stata realizzata e mi dispiace molto, perché Joe è un maestro e sono sicuro che avrebbe realizzato qualcosa di incredibile.

Se volete scoprire di più sul progetto mai girato da Joe Dante, ve ne parliamo in un dossier di qualche tempo fa.

Di seguito trovate il trailer di La Mummia del 1932, con Boris Karloff:

Fonte: Collider