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Voto: 8/10 Titolo originale: Poor Things , uscita: 07-12-2023. Budget: $35,000,000. Regista: Yorgos Lanthimos.

Povere creature!: la recensione del film diretto da Yorgos Lanthimos

25/01/2024 recensione film di Sabrina Crivelli

Emma Stone, Mark Ruffalo e Willem Dafoe sono i protagonisti di un adattamento ardito e profondo, che riconferma l'estro e la poetica del regista greco

emma stone povere creature

Imprevedibile e controcorrente come da tradizione, Yorgos Lanthimos riconferma il suo stile unico e una sensibilità decisamente non convenzionale con la sua ultima fatica, Povere creature! (Poor Things), film che ha trionfato alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 e più recentemente ai Golden Globes.

La storia è anzitutto complessa e bizzarra, come la sua affascinante protagonista: Bella, incarnata da un’eccezionale Emma Stone. L’incipit ricorda quello del celebre Frankenstein. Dopo essersi tolta la vita buttandosi da un ponte, una giovane donna viene riportata in vita da un peculiare scienziato e chirurgo, il Dottor Godwin Baxter (Willem Dafoe), che nell’operazione le impianta il cervello di una neonata. Inizialmente, l’uomo, che lei chiama affettuosamente ‘God’ (palese il rimando a ‘Dio’), la tiene segregata in casa per proteggerla dal mondo esterno e al contempo studiarla, registrarne i progressi con l’aiuto del suo assistente, il giovane Max McCandless (Ramy Youssef).

Tuttavia, presto bramosa di libertà e desiderosa di esplorare il mondo esterno, Bella decide di scappare con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un avvocato viscido e donnaiolo. Inizia così il di lei viaggio di formazione attraverso i continenti, un progressivo cammino di auto-miglioramento che la porterà a una maggiore consapevolezza di se.

povere creature posterFacendo seguito al mistery-thriller dionisiaco Il sacrificio del cervo sacro del 2017 (la recensione), e al morboso La favorita del 2018, il regista greco ci proietta con Povere creature! in una favola dark fantasy che evoca in superficie il classico scritto da Mary Shelley, declinandolo a suggestioni steampunk vittoriane.

Povere creature! è anzitutto un racconto di formazione sui generis, quello di Bella, bambina priva di un’educazione ‘tradizionale’ intrappolata nel corpo di un’affascinante donna adulta mossa da un’incontrollabile curiosità e desiderio di conoscenza.

Personaggio controverso e in costante evoluzione, la protagonista attraverso l’interpretazione sfaccettata di Emma Stone si tinge allora di comico, di poetico e di drammatico via via che avanza nel suo percorso scevro di preconcetti.

Partendo dal romanzo di Alasdair Gray del 1992, l’eccezionale sceneggiatura di Tony McNamara fornisce all’attrice dialoghi e battute fulminanti, irriverenti ed estremamente sagaci, da cui emergono costanti la profondità e la verve sarcastica di una donna che, in maniere sempre diverse, mette in discussione – e spesso in ridicolo – le pubblica morale e le norme, in un aperto scontro con una società spesso ipocrita o bigotta – allora come oggi .

Si tratta inoltre di una storia di emancipazione femminile mai banale. Le sue fasi sono ‘scandite’ dagli uomini con cui Bella entra in contatto e ha rapporti più o meno intimi, i quali , per varie ragioni, mirano a imprigionarla. Prima c’è il suo cosiddetto ‘creatore’, Godwin Baxter, un demiurgo emarginato che porta i segni tangibili degli esperimenti a cui il suo stesso padre – al limite del sadico – lo ha sottoposto quando era ancora un bambino. Lo incarna un Willem Dafoe in versione Dottor Moreau, arguto e positivista, solo apparentemente votato al progresso, ma con un animo più sensibile di quanto vorrebbe lasciar trasparire .

Seguono poi il Duncan Wedderburn di Mark Ruffalo, caricatura del seduttore che si trasforma presto in amante possessivo e il terrificante ex marito, il generale Bleassington, nobile sadico incarnato da Christopher Abbott.

Le figure maschili che si susseguono in Povere Creature! sono, ognuna a modo, incarnazione archetipica di volontà di sopraffazione dell’uomo sulla donna. Eppure, in una singolare quanto ironica lotta al patriarcato, sono tutte via via ridicolizzate da Bella attraverso la logica o il sesso, altro elemento centrale nell’evoluzione della storia e della parabola personale della protagonista.

Le tematiche in gioco sono molte, controverse e, come detto, mai affrontare da una prospettica banale o omologata, col rischio di ferire la delicatissima sensibilità contemporanea dei benpensanti.

povere creature film 2023I molto meriti di Povere creature! non si esauriscono però nell’affrontare concetti arditi attraverso dialoghi illuminanti recitati da un cast di attori ispirati. L’estetica del film è disarmante, stupefacente e insieme perfetta propagazione dei suoi contenuti.

L’uso dell’alternanza tra bianco e nero e colore esula dal mero manierismo, contribuendo a un costrutto narrativo e semantico artistico ed altamente significativo. Orchestrate intelligentemente, cromatica e fotografia catturano scenari urbani – e non – di gusto retro-futurista tardi ottocentesco, che rievoca le versioni illustrate dei Voyages extraordinaires – I Viaggi straordinari di Jules Verne.

Londra, Lisbona, l’oceano visto da una nave da crociera, Alessandria e Parigi si tingono allora di fantastico con i loro colori pastello e le architetture e i mezzi di locomozione arditi. L’insieme è sospeso tra le atmosfere gotiche di Tim Burton e la tavolozza e lo stile favolistico alla Wes Anderson.

Celebrato nei Festival, Povere creature! conferma ancora una volta lo stile altamente distintivo e provocatorio di Yorgos Lanthimos, capace di essere sempre riconoscibile ma mai ripetitivo.

Di seguito trovate il trailer italiano di Povere Creature!, nei cinema dal 25 gennaio: