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Voto: 8/10 Titolo originale: Army of Darkness , uscita: 31-10-1992. Budget: $11,000,000. Regista: Sam Raimi.

Riflessione | L’Armata delle Tenebre: il commiato inaspettato di Sam Raimi dalla saga

02/04/2019 recensione film di William Maga

Nel 1992, il regista portò a compimento la sua trilogia, spiazzando i fan con un film dalla bizzarra ambientazione medievale che sceglieva atmosfere meno cupe dei precedenti, ma con un Bruce Campbell ugualmente memorabile

bruce campbell ash l'armata delle tenebre

Fino al recente arrivo sul piccolo schermo delle tre stagioni della serie TV di Ash vs. Evil DeadL’Armata delle Tenebre (Army of Darkness, le 35 cose da sapere sul film) del 1992 aveva segnato il capitolo conclusivo della trilogia di Evil Dead, costituita anche da La casa (1981) e La casa 2 (1987), tutti naturalmente diretti da Samuel Marshall “Sam” Raimi e con Bruce Campbell (la nostra intervista esclusiva) nei panni del protagonista Ash Williams.

L'armata delle tenebre locandinaPiccolo excursus. Il capostipite della saga era stato girato con circa 350.000 dollari (raccolti in giro dopo che il cortometraggio Within the Woods del 1978, vero e proprio prologo della saga, aveva destato l’attenzione di diversi investitori) incassando al botteghino USA ben 2.4 milioni di dollari e divenendo in breve un vero e proprio titolo di culto tra gli appassionati. Il film, che approdò in Italia solamente nel 1984, era un folle ibrido di elementi tipici dell’horror, di irriverenti tocchi da black comedy e di grottesche gag.

La Casa faceva venire i brividi, ma allo stesso tempo suscitava sane risate coi suoi momenti sopra le righe, dimostrando lo stile unico del regista di Royal Oak. Per girare la La Casa 2, Sam Raimi, ormai guadagnatosi un certo credito, ricevette allora un budget decisamente più elevato, di circa 3.5 milioni di dollari, potendo così osare ulteriormente in termini di effetti speciali pratici e di gore, ma arrivando a racimolare ‘solo’ 5.9 milioni di dollari al box office domestico.

Ma arriviamo a L’Armata delle Tenebre. Siamo agli inizi degli anni ’90 e Sam Raimi ha da poco terminato le riprese del suo primo titolo per un grosso studio, Darkman (le 31 curiosità sul film) ed è prontissimo per dedicarsi a un terzo capitolo di Evil Dead. I fondi sono decisamente superiori rispetto al passato: 11 milioni di dollari, più il supporto totale della Universal Pictures. La storia inizia/prosegue esattamente dove si era concluso La Casa 2, con Ash che viene scaraventato indietro nel tempo fino al Medioevo, dove si trova a dover fronteggiare non solo gli ostili abitanti del luogo, ma anche – naturalmente – i terribili Deadites, l’esercito di morti e demoni che li terrorizza regolarmente.

Non solo, il protagonista viene fatto prigioniero da Lord Arthur (Marcus Gilbert), ha un flirt con la dolce Sheila (Embeth Davidtz) e deve affrontare prima un esercito di suoi cloni in miniatura decisamente pestiferi e poi un maligno doppio (Evil Ash …), cercando nel mentre il prezioso Necronomicon per trovare una maniera di tornare a casa nel presente.

L'armata delle tenebre 1Forse proprio perché il più ambizioso e costoso dei tre, oppure per la presenza alle spalle di un grosso studio hollywoodiano, in L’Armata delle Tenebre tutti gli elementi più ‘spinosi’ e veraci dei precedenti film vengono ammorbiditi, puntando decisamente sul lato più action e cartoonesco slapstick della vicenda invece che su quello orrorifico o splatter.

Sembra quasi che risenta dell’essere una produzione troppo importante e destinata a un pubblico più ampio, con buona pace di chi sperava in qualcosa di un tantino più forte – e vicino ai predecessori -, pur non aspettandosi per forza un horror duro e puro. Ciò non toglie che l’idea dell’ambientazione medievaleggiante popolata di creature maligne resti inedita e geniale.

In realtà, l’idea di collocare le avventure di Ash nel passato era venuta in mente a Sam Raimi ben prima di L’Armata delle Tenebre: in fase di elaborazione del secondo La Casa, difatti, aveva già pensato a un viaggio a ritroso nel tempo per l’eroe incarnato da Bruce Campbell, ma il regista e i produttori (tra cui Campbell e il fidato Rob Tapert) non erano stati in grado di ottenere un budget sufficiente per realizzare l’ambizioso progetto. A confermare la versione è l’attore stesso, il quale raccontò a Bill Warren in un’intervista per il suo libro The Evil Dead Companion (pubblicato nel 2000) che La Casa 2:

L'armata delle tenebre 8In origine avrebbe dovuto andare indietro nel passato fino al 1300, ma non riuscimmo a finanziarlo in quel momento, quindi decidemmo di realizzare una versione intermedia, non sapendo se la storia [ambientata] nel 1300 sarebbe mai stata realizzata.

Quando però il secondo film guadagnò abbastanza al botteghino da garantire un ulteriore sequel, Sam Raimi tornò all’idea originaria di un film nel Medioevo, che aveva intitolato The Medieval Dead. E le fonti da cui avrebbe preso spunto erano tra le più svariate: da Gli Argonauti (Jason and the Argonauts) di Don Chaffey per gli scheletrici guerrieri delle schiere dei Deadites, al viaggio nel tempo al centro del romanzo di Mark Twain – e i suoi diversi adattamenti cinematografici – Un americano alla corte di re Artù , fino a un tocco dei Tre marmittoni.

Per ciò che riguarda invece le riprese, L’Armata delle Tenebre fu girato in diverse location in California, incluso il celebre Bronson Canyon (quello dell’entrata della Batcaverna della serie TV di Batman con Adam West degli anni ’60), così come in alcune aree più remote nei pressi del Deserto del Mojave e tra le montagne della Sierra Pelona.

Le condizioni climatiche era quindi spesso ostili: caldo torrido durante il giorno e freddo intenso di notte, rendendo diffide il lavoro al cast e alla troupe. Così, molte sequenze venivano verso il tramonto. Ad avere il compito più arduo fu però evidentemente Bruce Campbell, il quale doveva recitare spesso da solo e mettere in scena le sequenze di combattimento senza nessuna controparte (dato che i Deadites sarebbero stati aggiunti in un secondo momento con la stop-motion), oppure sapersi raccapezzare sul set tra ardimentosi effetti speciali prostetici e meccanici.

l'armata delle tenebre 1992Non c’è dubbio che ciò che tiene insieme i più disparati componenti di questo pirotecnico film sia la funambolica interpretazione di Ash da parte di Bruce Campbell. Ormai a suo agio nel personaggio dopo anni di ‘pratica’, la star fu in grado di mantenere la sua prova in perfetto equilibrio tra caparbia (e non molto saggia) determinazione e infallibile facoltà di prendere ogni possibile decisione sbagliata, riuscendo ad attrarre irresistibilmente le simpatie e il tifo di tutti gli spettatori in sala per tutto il minutaggio.

La fisicità dell’attore venne utilizzata alla perfezione, come il suo timing comico impeccabile, rendendolo uno dei migliori e più cool eroi ‘alternativi’ mai comparsi sul grande schermo. D’altronde, la sua prominente mascella squadrata, il suo mento e la parlantina spocchiosa rubano agilmente la scena anche ai migliori effetti visivi!

Così, Bruce Campbell porta avanti con la sua verve esplosiva una memorabile sequenza dopo l’altra, in un crescendo, fino ad arrivare all’apice finale in cui Ash conduce gli umani allo scontro definitivo con l’esercito di non morti. Tutto ovviamente ha un lieto fine e, come premio, gli viene infine consegnata l’agognata pozione magica assieme a una formula da recitare dopo averne sorseggiate alcune gocce, in modo da poter tornare indietro al presente – cosa che effettivamente avviene in uno dei due finali girati (quello finito al cinema).

In principio, Sam Raimi aveva infatti in mente un diverso e più cinico epilogo per L’Armata delle Tenebre: Ash, dopo aver bevuto una goccia in più del previsto del prezioso liquido magico avrebbe dormito troppo a lungo e si sarebbe risvegliato nel futuro remoto, su un Terra post-apocalittica e devastata. Tuttavia, la Universal Pictures non gradì una tanto caustica chiusura e pretese che fosse girato un altro finale, in cui Ash, tornato con successo al proprio tempo e al suo posto di lavoro di commesso del grande magazzino S-Mart, sconfigge una strega / Deadite, che era riuscita a seguirlo nel suo viaggio nel tempo.

L'armata delle tenebre 4Il regista, persuaso che Ash avrebbe mandato tutto all’aria un’altra volta ritrovandosi intrappolato in un beffardo futuro distopico, sarebbe stato assai più in linea con la caratterizzazione del personaggio. Rivelò tuttavia a Bill Warren:

In un certo senso, mi piace l’idea che esistano due possibili finali, che in un universo alternativo Bruce sia rimasto fregato, mentre nell’altro universo sia un eroe kitsch.

La Universal non pretese però solo di cambiare gli ultimi istanti di L’Armata delle Tenebre. Vennero infatti tagliati anche parecchi minuti del montaggio inizialmente previsto da Sam Raimi. Di conseguenza, passando da 96 a 81 minuti, il film che venne proiettato nelle sale americane fu sicuramente più veloce, ma anche notevolmente meno coerente.

Il filmmaker, che ne ha scritto il soggetto e la sceneggiatura insieme al fratello Ivan, pur comprendendo il perché anche molti fan preferiscano la versione più breve, ha sempre affermato di favorire quella estesa. Ad alcuni questa potrà apparire un po’ ridondante, ma quantomeno approfondisce alcuni passaggi fondamentali della trama, del tutto assenti nella ‘variante’ pretesa dalla Universal.

L'armata delle tenebre 6Non solo, esistono almeno altre due versioni della pellicola (che comunque ottenne l’R-rating dell’MPAA), indice probabilmente del livello di confusione e perplessità suscitate nei produttori e nei distributori all’epoca. Dino De Laurentiis, ad esempio, richiese un’edizione intermedia di 88 minuti per la distribuzione internazionale, che era in sostanza la Director’s Cut sforbiciata qua e là e con il finale scelto dalla Universal.

Poi ci fu la variante destinata al piccolo schermo, sempre di 88 minuti, ma dalla quale furono tagliati principalmente violenza e imprecazioni (addirittura vennero ridoppiate certe sequenze per rimpiazzare i dialoghi ritenuti ‘inadatti’ al pubblico di famiglie casalingo).

In ogni caso, in tutte e tre le edizioni variant le scene esistenti erano più corte, con modifiche che variavano dai pochi secondi fino ai 2 minuti; in altri casi, alcune sequenze alternative vennero inserite a quelle montate oppure, più raramente, delle scene tagliate furono rimontate (come nella versione per la TV).

Le variabili sono tante e tali che sarebbe necessario uno speciale incentrato esclusivamente sull’argomento per riuscire ad approfondirlo a dovere. Comunque sia, tutte le diverse ‘versioni Frankenstein’ di L’Armata delle Tenebre disponibili sono state rese disponibili negli anni. Esiste perfino una fan-edited version che comprende tutto il girato incluso nelle diverse copie, che dura ben 104 minuti. Alcune delle edizioni sono più difficili da recuperare di altre ed esistono solo sul poco trasparente mercato dell’home video internazionale, mentre quella televisiva è andata in onda senza problemi nel tempo.

Esiste l’Edizione Apeciale e limitata uscita per celebrare il 25° anniversario de L’Armata delle Tenebre, arrivata recentemente anche in Italia (la nostra recensione) che in 7 tra DVD e Blu-ray, offre l’International Version, la Director’s Cut (con tanto di commento audio di Sam Raimi e Bruce Campbell) e la Theatrical Version.

L'armata delle tenebre 3In ogni caso, il terzo capitolo della saga di Evil Dead costituisce un momento di transizione per Sam Raimi, che successivamente avrebbe abbandonato il genere horror per girare il western Pronti a morire (The Quick and the Dead), Soldi sporchi (A Simple Plan) e Gioco d’amore (For Love of the Game), per poi arrivare a girare la trilogia blockbuster dedicata al supereroe Spider-Man.

Sebbene il suo stile e la tecnica siano maturati negli anni, la follia, l’eccentrica creatività e quell’allegro sadismo che lo hanno contraddistinto agli inizi della carriera mancano agli appassionati della prima ora, anche se qua e là ne abbiamo avuto ciclicamente ancora qualche assaggio, come nella serie Starz creata insieme a Bruce Campbell, Ash vs. Evil Dead, che per una manciata di episodi ci ha parzialmente riportato agli antichi fasti.

Forse è proprio per questo che, pur essendo un vero spasso da guardare, L’Armata delle Tenebre dà ancora oggi quella sensazione di essere il più discontinuo e il meno efficace dei tre film de La Casa, sebbene infarcito di battute da tramandare a memoria. Come se Sam Raimi, a quel punto, fosse già consapevole di essere sul punto di lasciarsi il passato semi-indipendente alle spalle e, un po’ come Ash, si stesse preparando per un avvenire incerto.

Di seguito il finale alternativo di L’Armata delle Tenebre:

Fonte: DofG