Riflessione | I 13 poster cliché che Hollywood continua a utilizzare senza remore
19/02/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Dall'horror alla sci-fi, dall'action alle commedie romantiche, la macchina del marketing dei grandi studi cinematografici americani preferisce puntare sempre sul sicuro per non 'destabilizzare' gli spettatori
Solo pochi giorni fa vi abbiamo riportato la polemica del regista Uwe Boll, che ha attaccato il collega Paul Thomas Anderson, reo a suo modo di vedere di aver preso spunto dal poster del suo BloodRayne per quello del recente Il Filo Nascosto. Non è un segreto che determinati trucchi visivi attirino l’attenzione: la simmetria, i colori contrastanti, le donne bellissime. Un esperto e attento spettatore ha però scavato più a fondo, rivelando quali sono gli espedienti che Hollywood – almeno per il mercato statunitense – utilizza da decenni per attirare il pubblico in sala.
Il blogger e distributore di film francese Christophe Courtois ha infatti messo alla prova le proprie abilità artistiche in unione con un occhio estremamente abile per creare alcuni incredibili collage dei 13 poster cliché più riciclati nel business della promozione di un film.
Perché sono tutti così simili?
Nel 1980, il costo medio per la pubblicità di un film sostenuto da uno studio era di 4.3 milioni di dollari (circa 12 milioni di dollari di oggi aggiustati con l’inflazione). Ora si stima che il conto sia schizzato verso i 40 milioni di dollari. I blockbuster più importanti possono anche arrivare a 150 milioni di dollari per una campagna globale. Poiché il marketing è così costoso, è più sicuro attenersi a formule efficaci e provate anziché rischiare fortune su nuovi stili e tentativi.
Di seguito trovate tutti i tipi di cartelloni, poster e locandine usati per attirare la nostra attenzione sulle riviste e per la strada:
1) I film horror in particolare amano un primissimo piano sugli occhi di qualcuno. Ma non sono l’unico genere a usare questa tecnica
2) Le star dei film d’azione preferiscono decisamente essere inquadrate di spalle o di 3/4
3) I poster dei film d’azione devono spesso trasmettere movimento e caos, ma anche desaturare i colori per trasmettere grinta. Molti franchise di grande successo continuano a utilizzare soprattutto il bianco e il nero come toni dominanti in questa tipologia
4) I supereroi non si limitano a posare per i poster, a volte si accovacciano. I seguenti vedono l’eroe/eroina di turno in costume osservare cupamente la propria città dall’alto
5) I titoli suspense amano i poster che trasmettono la metafora dell’ “uomo in fuga”. Questo tipo di poster è quasi sempre di colore blu, con un angolo leggermente inclinato e mostrano il personaggio che attraversa una strada
6) I film psicologici amano usare la metafora di un eroe “frammentato”, costruendo il suo volto con piccole immagini
7) Trasversale a diversi generi è l’idea di incorniciare il volto molto chiaramente, posizionando un muro di testo su un primo piano del personaggio principale. Dà una sensazione molto diretta, quasi di urgenza
8) La categorizzazione delle locandina rivela anche una tendenza preoccupante. In diversi casi vediamo la frammentazione di corpi di donne per concentrarsi sul petto e sullo stomaco. Inoltre, le teste vengono tagliate. Anche i film per bambini lo fanno
9) Assistiamo spesso anche uno zoom sulla bocca delle donne, con l’utilizzo di un paio di labbra “sexy” con una goccia di sangue per indicare il pericolo.
10) Spesso, e non solo per le commedie scollacciate, vediamo incorniciare il protagonista maschiel tra le gambe di una donna, una metafora visiva abbastanza esplicita
11) Quasi tutte le commedie romantiche vedono i due protagonisti schiena contro schiena. Anche un film di James Bond ha usato questo topos
12) Molti film romantici-drammatici prediligono i due protagonisti che si abbracciano su una spiaggia sotto lo sguardo vigile di gigantesche teste fluttuanti
13) Courtois ha infine identificato il vestito rosso – spesso corto e scollato – come il più comune tra gli indumenti indossati da personaggi femminili sui poster. È interessante notare come alcuni dei cliché presenti in altre categorie precedenti compaiano tutti in questa tipologia
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Fonte: BI