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Voto: 5/10 Titolo originale: The Flash , uscita: 13-06-2023. Budget: $220,000,000. Regista: Andy Muschietti.

The Flash: la recensione del film di Andy Muschietti coi due Barry

15/06/2023 recensione film di William Maga

Il tribolato Ezra Miller è al centro di un cinecomic 'inutile', che si poggia sulla nostalgia e su effetti speciali visivi non all'altezza

the flash film 2023 miller

C’è una scena in The Flash in cui un personaggio viene riportato in vita più volte, e ogni ritorno è un po’ più inconsistente del precedente. È una causa persa. Barry Allen (Ezra Miller) lo sa. Il pubblico lo sa. E tuttavia, questo cadavere barcollante che indossa il volto di un personaggio che un tempo amavamo continua a vivere nonostante il dolore di sapere che non potremo mai tornare a ‘com’era prima’.

Questo è il succo di The Flash di Andy Muschietti, un’accozzaglia delle ossessioni hollywoodiane per le IP e la nostalgia, mascherata da sincera avventura a cavallo del tempo spruzzata di umorismo da avanspettacolo. C’è un buon film sepolto da qualche parte lì dentro e forse, se The Flash non fosse stato costruito come un evento crossover che abbraccia il multiverso, quel film avrebbe potuto anche brillare.

Invece, il film zoppica fino al traguardo dei suoi 150 minuti, una conclusione sfavillante ma insignificante del DC Extended Universe di Zack Snyder (a parte l’imminente Aquaman e il Regno Perduto).

the flash film 2023 posterThe Flash riprende alcuni anni dopo gli eventi di Justice League. Il team di supereroi è ormai una macchina ben oliata, ma a Barry Allen non resta che ‘rimediare’ ai loro danni. Si definisce addirittura “l’inserviente della Justice League”.

Anche i suoi più grandi successi, come la bizzarra scena iniziale in cui Flash salva un’intera ala di un ospedale piena di neonati, gli valgono a malapena un apprezzamento delle gente. Se a ciò si aggiungono le pressioni del suo lavoro quotidiano come investigatore forense e la diminuzione dei fondi personali, Barry si sente proprio una causa persa.

E poi c’è l’imminente appello per suo padre Henry (Ron Livingston, che sostituisce Billy Crudup), condannato per l’omicidio della madre di Barry. Le prove portate alla luce da Barry e da Bruce Wayne (Ben Affleck) non sono sufficienti a scagionarlo.

In preda alla depressione, Barry fa allora quello che fa sempre: scappa. Ma questa volta corre così veloce da tornare indietro nel tempo. Rendendosi conto di avere così il potere di salvare sua madre, Barry torna alla sua infanzia, alterando gli eventi per salvarle la vita. Ma nel suo viaggio di ritorno al presente, Barry rimane bloccato nel recente passato.

Peggio ancora, la sua azione ha creato una linea temporale alternativa in cui non ha mai ottenuto i poteri, Superman non è mai precipitato sulla Terra e Bruce Wayne ha l’aspetto di Michael Keaton.

Ora, con il Generale Zod (Michael Shannon, ancora una volta riluttante) che minaccia di distruggere il pianeta, Barry dovrà capire come fermare l’invasore alieno – e la risposta potrebbe trovarsi in una misteriosa kryptoniana tenuta prigioniera da qualche parte in Russia (una Sasha Calle fondamentalmente inutile e inutilizzata).

The Flash sfreccia nella sua fitta trama con un’energia ammirevole e non perde mai il ritmo, fino a quando non decide di arrestarsi bruscamente durante la drammatica battaglia finale. Questo è in gran parte merito della sceneggiatrice Christina Hodson (Birds of Prey), che riesce a creare una storia delle origini emotivamente onesta, inserendo allo stesso tempo tutti i colpi di scena, i cammei e gli ‘scherzi multiversali’ del caso.

The Flash è basato sul noto arco narrativo Flashpoint della DC Comics, che usava una trama che alterava la linea temporale per resettare il canone dei fumetti. Il film avrebbe dovuto fare lo stesso per il DCEU, ora decisamente in crisi. Il fatto che la prima uscita da solista di Barry Allen sia stata anche un crossover trasformatosi in un ‘reset’ sembra quindi uno spreco di un paio di scene memorabili in Batman v. Superman e Justice League, e The Flash affronta questo squilibrio con una vendetta, offrendo una storia di Barry Allen sorprendentemente decente che intreccia un racconto straziante sul dolore con disavventure in stile Ritorno al futuro (apertamente citato).

the flash film 2023 ezraNonostante tutto il rumore narrativo (e visivo) del film, The Flash comunica sapientemente la solitudine di Barry Allen. Desidera fortemente l’amicizia e, più di ogni altra cosa, desidera la semplice felicità della sua infanzia, quando sua madre e suo padre preparavano amorevolmente la pasta insieme. È questo che lo spinge a cercare di salvare sua madre e a cercare di mantenere questa nuova linea temporale, a qualsiasi costo.

Ironia della sorte, The Flash non si accorge che i suoi numerosi Easter Egg e i suoi cammei stanno facendo esattamente la stessa cosa: inondarci di nostalgia per quei tempi più semplici, senza alcuna considerazione per quanto vane siano quelle gioie.

The Flash tenta di far passare una premessa poco credibile (che si basa in larga misura sugli eventi di Man of Steel del 2013), offrendo una scarica di nostalgia dopo l’altra in un modo così palesemente trasparente da risultare quasi offensivo – anche se non si può negare l’ondata di endorfine che arriva con il ritorno di Michael Keaton nei panni di Batman, con tanto di tema classico di Danny Elfman.

Michael Keaton è sicuramente un personaggio affascinante, che scivola di nuovo nel ruolo senza sforzi e fornisce un supporto solido alla doppia performance frenetica di Ezra Miller. Ma quando il 71enne pronuncia la sua vecchia battuta del primo Batman dell’89 con uno sguardo spento e una voce che non sembra certo crederci, non si può fare a meno di sentirsi un po’ presi in giro.

Non aiuta di certo il bizzarro miscuglio di toni del regista Andy Muschietti, che oscilla tra lo sciocco e il lezioso, fino alla sincerità straziante (è un po’ quello che avveniva nel dimenticabile It Capitolo 2). La confusione è aggravata dall’elemento più sconcertante di The Flash: i suoi terribili VFX. Un numero allarmante di personaggi sembra essere infatti appena sceso dal Polar Express del 2004, mentre intere sequenza paiono essere state composte per una cutscene di un videogioco dei primi anni 2000.

the flash film 2023 batmanNaturalmente, non possiamo parlare di The Flash senza affrontare l’elefante nella stanza. Negli ultimi tre anni, Ezra Miller è stato al centro di numerose accuse di molestie e aggressioni. I suoi problemi legali e le varie accuse sono però stati in gran parte già spazzati via, in netto contrasto con colleghi di colore coinvolti in scandali più o meno minori.

Questo rende The Flash più difficile da guardare? Per molti versi, sì. Ma, sorprendentemente, Ezra Miller è una delle parti migliori di The Flash. Barry è l’ancora emotiva inequivocabile del film, che porta avanti la sua narrazione centrale sul dolore. Eppure, nonostante il successo dell’arco narrativo del protagonista, esso è macchiato dall’ipocrisia delle azioni della star nella vita reale.

Tutto questo culmina in un film divertente che alla fine è così leggero da sembrare senza peso. I momenti di sincera commozione non riescono a compensare l’accozzaglia di cammei multiversali e l’ingombro del ‘canone’. È stata una lunga attesa e una strada travagliata per The Flash. Ma non ne è valsa la pena.

Ah, si. C’è – naturalmente – una scena post credits con special guest.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di The Flash, nei nostri cinema dal 15 giugno: