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Voto: 4.5/10 Titolo originale: The Marvels , uscita: 08-11-2023. Budget: $274,800,000. Regista: Nia DaCosta.

The Marvels: la recensione del film con le tre supereroine di Nia DaCosta

08/11/2023 recensione film di William Maga

Brie Larson, Teyonah Parris e Iman Vellani sono le improbabili protagoniste al centro di un cinecomic che ha il solo pregio di essere il più corto della storie del MCU

the marvels film larson 2023

Se pensavate che Eternals (la recensione) e Ant-Man and the Wasp: Quantumania (la recensione) fossero i punti più bassi per lo zoppicante Marvel Cinematic Universe, allora preparatevi per essere smentiti da The Marvels.

Questo interminabile film (è un ossimoro, ma ci arriveremo …), diretto a malapena da Nia DaCosta (Candyman) non è tanto la storia di Capitan Marvel, Ms. Marvel e Monica Rambeau, quanto un triste studio sulla caduta di uno dei franchise preferito dagli americani (e non solo).

Ancora una volta, un film del MCU è disseminato di nozioni tecnologiche per addetti ai lavori (o nerd) ed è sostanzialmente impossibile da seguire.

Ancora una volta, abbiamo un film del MCU con personaggi di cui non ci importa nulla, anche se ci implorano di farlo come gattini miagolanti all’ora della pappa.

Ancora una volta, abbiamo un film del MCU che ci dicono essere costato 270 milioni di dollari, ma che appare costoso quanto un episodio della quinta stagione di Stargate SG-1.

the marvels film 2023 poster itaAncora una volta, arriviamo alla fine di un film del MCU – il 33°! – e ci chiediamo: “Per quanto tempo ancora potrà trascinarsi questo dannato universo cinematografico?”.

Conoscendo il famelico appetito della Disney per la fredda ripetizione, c’è solo da rabbrividire alla potenziale risposta.

Apparentemente realizzato comunque per lo spettatore medio, The Marvels richiede alcuni compiti a casa per una comprensione di base della sua trama. È necessario guardare almeno due serie Disney+ – Ms. Marvel e WandaVision” – e il poco memorabile film del 2019 Captain Marvel (la recensione) solo per sapere chi sono le protagoniste.

E una volta fatto? Meh.

Captain Marvel (Brie Larson), alias Carol Danvers, è un’aliena troppo potente con una personalità pari a circa un terzo di quella del Capitano Spock. Kamala Khan (Iman Vellani), alias Ms. Marvel, è un’adolescente iperattiva di Jersey City e supereroina nascente, stucchevolmente ossessionata dalla Captain. E Monica Rambeau (Teyonah Parris) è apparsa da bambina in Captain Marvel, che era ambientato nel 1995, ma ha ottenuto i poteri da adulta durante WandaVision.

Nell’ordine: insipido, fastidioso e abusato.

Ammirate quindi ora la trama selvaggiamente innovativa del film: il trio delle meraviglie deve impedire a un altro cattivo dimenticabile (Zawe Ashton, nel ruolo di Dar-Benn) di mettere le mani su un altro artefatto leggendario vagamente importante (il Bracciale Quantico). Sembra abbastanza facile, ma c’è molto di più per ridurre in poltiglia le nostre stanche menti.

I Kree (la razza di Capitan Marvel) sono nel mezzo di una guerra trentennale con gli Skrull (tizi con mascheroni verdi di Halloween) e un trattato di pace che Nick Fury (Samuel L. Jackson) ha tentato di negoziare è stato annullato.

Per avere un contesto utile su tutta questa faccenda, dovete guardare la miniserie Secret Invasion su Disney+. Naturalmente.

La leader dei Kree, Dar-Benn, è furiosa con Captain Marvel, che ritiene abbia portato alla rovina il pianeta Hala spegnendone il sole. Per questo motivo, Dar-Benn ha cercato a lungo – e poi trovato – un potentissimo bracciale, grazie al quale pensa di potersi vendicare e riprendersi quello che è suo. La posta in gioco è chiaramente altissima: interi pianeti potenzialmente spazzati via in un amen. Solo un altro giorno nel MCU, che sarà mai. Mica è necessario coinvolgere tutti i supereroi ancora vivi no?

A complicare ulteriormente la situazione, ogni eroina è ‘affetta’ da un problema quantico che fa sì che il trio si scambi di posto non appena i relativi poteri vengono usati. Un secondo prima Capitan Marvel si trova nello spazio e un secondo dopo in un salotto nel New Jersey. Questi salti (in)degni di Scott Bakula sono chiamati “punti di salto” e fanno parte di una “rete di teletrasporto” nello “spazio-tempo”. Bla bla bla.

the marvels film 2023Ci sono altri attori in The Marvels ovviamente, ma nemmeno loro lasciano una grossa impressione in quei pochi istanti che appaiono sullo schermo. Un qualche asgardiano passa a ritirare un bell’assegno e scompare nel nulla da cui è arrivato. E ci sono un paio di cameo nelle due scene pre-credits di pure fan-service che suggeriscono, beh, che Nia DaCosta e le co-sceneggiatrici Megan McDonnell ed Elissa Karasik non sapevano bene come concludere correttamente il loro cinecomic senza ricorrere a questi soliti mezzucci per emozionare il pubblico.

Utilizzando poi una tattica collaudata del MCU, lo script prova a nascondere i numerosi difetti del film sotto una coltre di momenti bizzarri.

Non c’è alcun vero approfondimento o sviluppo dei personaggi convincente, ma non preoccupatevi perché a un certo punto finiamo su un pianeta chiamato Aladna, dove tutti disneyanamente cantano invece di parlare.

Le sequenze d’azione sono insignificanti e prive di senso (per non parlare del vedere un paio di già improbabili supereroine che annaspano e ansimano …), ma su questo in fondo si sorvola perché la famiglia di Kamala è – stereotipicamente – stravagante! E pure il nuovo Nick Fury di Samuel L. Jackson è una macchietta.

Lo spettatore è confuso dall’inizio alla fine, ma va bene così perché un branco di felini alieni è appena salito su un’astronave mentre Barbra Streisand canta “Memory” da Cats, quindi grasse risate no?

Insomma, c’è qualcosa di buono in The Marvels? Sì. Con un’ora e 45 minuti, è il film del MCU più breve mai realizzato.

Di seguito trovate il trailer italiano di The Marvels, nei nostri cinema dall’8 novembre: