Titolo originale: Vanamehe film , uscita: 27-09-2019. Regista: Oskar Lehemaa.
The Old Man Movie | Recensione del film animato di Lehemaa e Mägi (Sitges 53)
15/10/2020 recensione film The Old Man Movie di Marco Tedesco
I due registi realizzano un'opera in stop motion per adulti scorrettissima e irriverente, che applica al meglio gli insegnamenti di Trey Parker e Matt Stone
Al di là di maestri leggendari da ‘storia del cinema’ come Willis H. O’Brien (King Kong), Ray Harryhausen (Scontro di Titani) o Jan Svankmajer (Alice, Faust), quando pensiamo all’animazione in stop motion contemporanea il pensiero va necessariamente allo studio britannico Aardman (creatori di Wallace e Gromit), alla Laika (Coraline, ParaNorman) o, in misura minore, a registi ‘saltuari’ come Tim Burton e Henry Selick (The Nightmare Before Christmas) o atipici come Wes Anderson (Fantastic Mr. Fox, L’isola di cani).
Se tutte queste produzioni hanno qualcosa in comune, è che possono essere apprezzate fondamentalmente da tutta la famiglia, sebbene esistano anche titoli a passo uno con temi più adulti e complessi che hanno ottenuto molti riconoscimenti, anche in tempi di CGI (Anomalisa o La mia vita da zucchina, per esempio).
Lontani dai circuiti mainstream e “nascosti” nelle programmazioni di festival di genere come Fantasia o Sitges, possiamo però trovare altre opere che utilizzano la stessa laboriosa tecnica e che sono pensate per un pubblico diverso, come i seguaci dell’horror (pensiamo a Pos eso, che strizza l’occhio ai film con esorcismi) o votati alla sperimentazione e contaminazione più assurda. In quest’ultima sezione, quella del cinema (comicamente) stravagante, possiamo collocare ora l’estone The Old Man Movie (Vanamehe film, 2019) di Oskar Lehemaa e Mikk Mägi.
Dalla sua prima sequenza, il film manifesta subito le sue intenzioni: vediamo un vecchio annuncio televisivo del servizio pubblico, in bianco e nero, che ci avvicina al mondo peculiare di The Old Man Movie, dove regnano la cultura – e una passione fin smodata – intorno al latte di mucca e ai casari. Il PSA serve anche a stabilire il conflitto centrale dei seguenti 88 minuti: molti anni fa un lattaio del villaggio ha interrotto il ‘sacro rito’ della mungitura quotidiana della sua vacca, determinandone così la crescita delle mammelle in modo esponenziale fino a farle esplodere, come fossero una vera bomba atomica.
Da allora, le generazioni successive sono state messe in guardia del rischio di non mungere quotidianamente una mucca, anche se con il passare del tempo questa minaccia ha perso rilevanza nel pensiero collettivo delle persone. Quindi, passiamo al presente, per seguire tre ragazzini di città costretti a trascorre l’estate con il nonno, l’attuale lattaio del paese dove decenni prima era avvenuta la catastrofe del caseificio.
The Old Man Movie possiede elementi familiari. Per quanto riguarda squisitamente la forma, la perizia dell’animazione in stop motion è una gioia per gli occhi, ricca di personaggi variegati e colorati (realizzati con l’argilla, sebbene compaiano anche dei pupazzi; alcuni animali, ad esempio, sembrano essere ricoperti interamente di stoffa) e scenari che non hanno nulla da invidiare a quelli tipicamente hollywoodiani.
È possibile collocare sullo sfondo temi classici come lo scontro generazionale e culturale (i due nipoti più grandi non smettono di guardare il cellulare, mentre il nonno non conosce altra vita se non quella faticosa e manuale della fattoria), e anche il conflitto principale ha a che fare con un animale innocente – una tenera e incolpevole mucca, che si comporta come un cane ed è sfruttata allo stremo dall’anziano contadino e quindi un giorno decide di darsi alla macchia -, gli umani che la perseguitano e coloro che vogliono difenderla (un tema visto anche in Shaun, vita da pecora – Il film, Pirati! Briganti da strapazzo e, al di fuori dello stop motion, in Paddington). Tuttavia, le stranezze e lo spirito V.M. 18 di The Old Man Movie non smettono mai di ricordarci che no, non stiamo guardando un film d’animazione mainstream.
Incontriamo allora animali sinistri, esseri umani molto ubriachi e molta … cacca. L’umorismo scatologico si riassume in una divertente e strana sequenza in cui il nonno, per far divertire i nipoti, “gonfia” un maiale da dietro in modo che rilasci flatulenza, non curandosi delle conseguenze di aver appoggiato la bocca al suo orifizio. Ma le risate hanno anche un tocco meno ‘rozzo’, giustapponendo, l’antagonista puramente cinematografico (l’ex lattaio che è sopravvissuto per un pelo alla tremenda esplosione, rimanendo sfregiato per sempre, e ora insiste che le mucche siano un male per la società) con la realtà, sia essa la sua personale (immagina che le sue azioni siano intense, quando la verità è che si sposta lentamente sulla sua sedia a rotelle) o quella degli altri abitanti del villaggio.
In una delle sequenza più divertenti di The Old Man Movie, il nostro cattivo espone con entusiasmo ai suoi assistenti (alcuni boscaioli della locale segheria che hanno disperato bisogno di lavoro) i suoi malvagi e, nella sua mente, geniali piani (vuole uccidere la mucca fuggita prima che le sue mammelle esplodano, replicando la storia), solo per ottenere in risposta il racconto della deprimente realtà di uno dei lavoratori, che ha otto figli e ha perso molte dita facendo gli straordinari, per poi essere abbandonato dalla moglie e trasformarsi in un alcolizzato. Questo tipi di situazioni, pregne di dark humor, spiccano e funzionano perfettamente.
Mentre la narrazione procede, però, accade qualcosa che non è insolito nel cinema di genere deliberatamente stravagante. È come se un veicolo in costante accelerazione dalla partenza improvvisamente esaurisse la benzina. Il risultato è così inevitabilmente irregolare, quando le tematiche principali (il miglioramento delle condizioni di vita degli animali in cattività, la possibilità di cambiare in meglio consuetudini radicate, poiché la vita rurale “è eccitante!”), vengono intenzionalmente oscurate dal desiderio di girare un prodotto semplicemente sempre più assurdo (e a tratti disgustoso e scorretto).
C’è qualcosa di ammirevole, senza dubbio, in un cocktail animato che include una certa dose di sangue (ne sanno qualcosa alcuni hippy), gag a sfondo sessuale che coinvolgono un millenario albero parlante e, più in generale, una raccolta di momenti WTF. Ecco che allora balenano in testa inaspettatamente lo spirito irriverente di Trey Parker e Matt Stone (sia per South Park che, specialmente, Team America), l’assoluta bizzarria di Butt Boy di Tyler Cornack (un film del 2019 con una premessa assurda e uno sviluppo ancora più allucinante), Axl Rose dei Guns N ‘Roses, il personaggio stereotipato del ragazzo apparentemente innocente e incapace (qui il più giovane dei fratelli) che finisce per essere un genio in qualcosa, Terminator, RoboCop e combattimenti tra enormi mecha, anche se in The Old Man Movie c’è una simbiosi totalmente ridicola che fa impallidire certi film giapponesi.
In definitiva, The Old Man Movie è un un distillato di divertimento per adulti sopra le righe, erratico nella narrazione e infarcito di momenti sbalorditivi (nel bene o nel male …). Insomma, qualcosa di imperdibile.
Di seguito il trailer internazionale di The Old Man Movie, che probabilmente non vedremo mai in Italia:
© Riproduzione riservata