Voto: 4.5/10 Titolo originale: The Watchers , uscita: 06-06-2024. Budget: $30,000,000. Regista: Ishana Night Shyamalan.
The Watchers – Loro ti guardano: la recensione del film fanta-horror di Ishana Night Shyamalan
07/06/2024 recensione film The Watchers - Loro ti guardano di William Maga
La figlia d'arte esordisce con un'opera estremamente derivativa e dalla sceneggiatura colabrodo, non aiutata da un cast al minimo sindacale

Una giovane donna compie una sfortunata deviazione nelle profondità di una misteriosa foresta irlandese per poi scoprire che non solo non riesce più a tornare indietro, ma che qualcosa la sta osservando, e non è decisamente amichevole. Il debutto alla regia di Ishana Night Shyamalan – figlia d’arte di Manoj – dimostra che la mela non cade troppo lontana dall’albero in The Watchers – Loro ti guardano, adattamento dell’omonimo romanzo giallo fantascientifico di A.M. Shine del 2022.
Ambientato nelle terre selvagge e smeraldine dell’Irlanda occidentale, The Watchers segue la ventenne Mina (Dakota Fanning) in quello che dovrebbe essere un normale trasferimento di uccelli (?) da un negozio di animali a uno zoo, che va storto quando si perde in una foresta sconfinata.
Dopo che la sua auto si spegne e inizia a calare la notte, viene richiamata in un edificio di cemento dalla gentile Madeleine (Olwen Fouéré), dove fa immediatamente conoscenza di Ciara (Georgina Campbell) e Daniel (Oliver Finnegan) in un rituale notturno che consiste nel disporsi di fronte a un gigantesco specchio bidirezionale ai misteriosi “osservatori”.
Non si sa molto di questi soggetti, se non che sono feroci e si aspettano che i loro prigionieri seguano alcune precise regole ferree, una delle quali è – appunto – la presentazione ogni sera.
Ogni giorno, al sorgere del sole, il quartetto si prepara per la notte successiva, cacciando e raccogliendo cibo, esplorando con cautela i boschi locali in cerca di una via d’uscita ed evitando le tane dove si ritiene che gli osservatori si ritirino durante le ore diurne. I ‘veterani’ sembrano abbastanza rassegnati al loro destino, ma Mina non ha ancora imparato la lezione di umiltà e inizia quindi a spingersi oltre i limiti di ciò che è accettabile (e sicuro), con grande disappunto di Madeleine.
Mentre Ciara e Daniel iniziano a perdere la fiducia nello schema “tiriamo avanti un altro giorno”, i rapporti nel bunker iniziano a deteriorarsi, fino a quando una serie di scoperte scioccanti cambia inesorabilmente il percorso delle vite dei suoi abitanti. Chi o cosa sono gli osservatori e cosa vogliono? E a noi importa davvero saperlo?
Sarebbe praticamente impossibile parlare di The Watchers senza fare riferimento all’opera di M. Night Shyamalan, ed è l’opera stessa a rifiutarsi di metter da parte gli inevitabili paragoni.
Proprio come nei film del padre, The Watchers ci presenta un rompicapo, una sorta di famiglia isolata – alla Signs, The Village, Old o Bussano alla porta – che si trova ad affrontare una minaccia esterna sconosciuta che deve in qualche modo svelare (e sconfiggere) per poter tornare alle proprie vite precedenti. Molteplici colpi di scena e poi ancora altri colpi di scena confondono i loro percorsi verso la libertà.
A The Watchers non si può certo rimproverare il suo pedigree tecnico. I contributi del direttore della fotografia di Lamb (Eli Arenson), del compositore di Animali Notturni (Abel Korzeniowski) e del montatore di Benedetta ed Elle (Job ter Burg) conferiscono al film una perizia tecnica per cui la maggior parte dei registi esordienti ucciderebbe.
Eppure, Ishana Night Shyamalan – che abbozza appena i suoi personaggi – non riesce a far combaciare i pezzi senza tagliare molti angoli narrativi cruciali, coi continui ‘spiegoni’ che non fanno che ammazzare la suspense.
Tra l’altro, la stessa scelta del materiale di partenza è problematica: la storia di A. M. Shine – riportata fedelmente – potrebbe funzionare sulla pagina, ma sullo schermo risulta artificiosa e, alla fine, piuttosto sciocca.
In molti ormai hanno sviluppato un’ossessione compulsiva per i cosiddetti “buchi di trama”, elementi di un film che non corrispondono tra una scena all’altra. Perché un personaggio dovrebbe fare X quando gli abbiamo già visto fare Y, attribuendo la logica del mondo reale ai mondi immaginari del cinema.
Va detto che, se il film in questione è in grado di trasportare il suo pubblico in un universo in cui la magia o le incongruenze logiche sono generalmente accettate o irrilevanti, così sia; questa è la magia della Settima Arte. Sfortunatamente per The Watchers, questa logica interna non solo è difettosa, ma il film si propone di esistere in un mondo di regole che infrange costantemente, aspettandosi che nessuno se ne accorga.
Si può pensare quello che si vuole dei film di M. Night Shyamalan, ma si prendono grandi rischi e li portano sempre a compimento con una sicurezza che esige rispetto, anche se il risultato non è soddisfacente al cento per cento.
The Watchers di Ishana Night Shyamalan, invece, sembra determinato a stabilire delle regole e poi si aspetta che il pubblico guardi dall’altra parte quando queste vengono ignorate o addirittura sfacciatamente infrante.
Molti elementi poi vengono accennati in modo allettante, per poi non essere mai più visti o menzionati. La “funzione” di Danny nel gruppo è quella di cacciare il cibo, ma non vediamo mai il cibo e non scopriamo mai come loro sopravvivono. A quanto pare, Danny è lì da otto mesi e Ciara da circa cinque, ma nessuno dei due sembra passarsela male.
Un primo accenno alle proprietà curative dei fiori della zona non viene mai menzionato una seconda volta, mentre l’abilità di Mina nel disegnare sembra essere solo un tratto della sua personalità. A un certo punto, due personaggi si scontrano in un diverbio così violento da provocare quasi la morte di metà del gruppo, ma le ragioni dell’alterco non sono mai spiegate e un breve accenno alla perdita della presa collettiva sulla realtà non viene mai portato a compimento.
Anche se l’allegoria alla fine appare un po’ ovvia, il film sembra allora più a suo agio come eco-horror, ma ci sono altri possibili temi che la regista e sceneggiatrice indica lungo i 100 minuti, ma non riesce mai a cogliere; si spazia a 360 gradi dalla morsa ineluttabile del dolore e del trauma fino, forse, all’eccessiva dipendenza della società dalla tecnologia.
Volendo forse ambire ad essere l’ingegnosa sintesi di Lost e Noi di Jordan Peele, The Watchers non è tuttavia abbastanza spaventoso per essere un horror, non abbastanza fantasioso per essere un fantasy, e non abbastanza serio per essere fantascienza seria, esistendo così in una ‘terra di nessuno’ poco interessante, che purtroppo non fa il bene della sua regista esordiente.
Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di The Watchers – Loro ti guardano, nei nostri cinema dal 6 giugno:
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