Guida per sopravvivere alle gite fuori porta da brivido
19/08/2016 news di Sabrina Crivelli
I 5 insegnamenti di cui far tesoro imparati guardando gli horror on the road
Può sembrare strano, ma nella cinematografia horror è in realtà racchiusa una somma saggezza e molteplici sono gli essenziali insegnamenti per la sopravvivenza in caso di terrificanti aggressioni ultraterrene o di folli maniaci che brandiscono ogni tipo di arma contundente. Abbiamo quindi deciso di apprendere dall’altrui esperienza – spesso sfortunata… – e mettere insieme una serie di ammonimenti o suggerimenti utili in caso di pericolo, qualsiasi sia la sua origine.
Visto che siamo ancora in periodo di vacanze estive, è d’uopo cominciare con uno degli scenari più a rischio: la gita fuori porta. Che si stiano esplorando luoghi esotici, lidi balneari o qualche metropoli, per quanto fascinose possano apparire a prima vista le mete, lungo la via è facile incappare in innumerevoli minacce, che non solo potrebbero rovinarvi la vacanza, ma anche la vita, con vostro sommo disappunto…
Se siete in procinto di partire con la vostra auto – e i vostri amici – e volete sapere come gestire l’eventuale incontro imprevisto con eventuali serial killer o creature mostruose, prestate molta attenzione a questi precedenti cinematografici e date uno sguardo alla guida per sopravvivere alle gite fuori porta da brivido:
1) Jeepers Creepers – Il canto del diavolo di Victor Salva (2001): ossia attenti ai mostri volanti da tempo a digiuno.
Se siete in procinto di partire in macchina, attenti a non destare misteriosi mostri plananti o, come la pellicola ci insegna, un tranquillo viaggio per le strade americane si possa trasformare in un inseguimento infernale ad alta velocità, quando i due protagonisti, Trish e Darry, iniziano ad essere tampinati da una terrificante creatura ultraterrena, capace di volare e che non smetterà di cacciare le sue prede finché non avrà saziato la sua sete di sangue. In caso, informatevi su quante siano le vittime necessarie a sfamare il suddetto e cercate di sopravvivere finché non tornerà a un più mansueto letargo.
Se non siete ancora convinti, esiste anche un sequel, Jeepers Creepers 2 – Il canto del diavolo 2.
2) The Hitcher – La lunga strada della paura di Robert Harmon (1986), ovvero evitate gli autostoppisti dal fare inquietante.
Non solo le entità ultraterrene sono da temere, ma anche gli autostoppisti sinistri. I soggetti agghiaccianti e solitari sono da evitare come la peste, o ne pagherete le conseguenze, come gli stolti automobilisti che hanno avuto la malsana idea di caricare a bordo Rutger Hauer. Non stupitevi poi se, avendo dato dimora nella vostra vettura a un simile individuo, questo poi tenterà di tagliarvi la gola non appena siete distratti…
3) Le colline hanno gli occhi di Alexandre Aja (2006), ovvero niente scorciatoie avventante o avrete delle brutte sorprese.
Se decidete di prendere una roulotte e portare tutta la famiglia a zonzo per gli Stati Uniti, in direzione California, prestate molta attenzione al percorso o, come ha a suo malgrado appreso la famiglia Carter, quando ha deciso di attraversare il deserto alla volta di San Diego, potreste incappare in strani umanoidi mutanti per nulla raccomandabili… E soprattutto girate a largo di zone dove in passato sono stati compiuti esperimenti nucleari!
Se vi sentite in mood retrò, potreste anche apprezzare l’originale omonimo, diretto da Wes Craven nel 1977.
4) Wolf Creek di Greg McLean (2005), ovvero se rimanente in panne sul ciglio di un cratere non fidatevi degli sconosciuti del posto con una grossa jeep e un capanno.
Una gita in mezzo alla natura, dove non prendono i cellulari, può rivelarsi un vero e proprio inferno se tornate dalla scampagnata e trovate la batteria in panne. Tuttavia non cedete alla tentazione! Per quanto servizievoli e premurosi, mai seguire fiduciosi uno sconosciuto – munito di fucile e machete – che si aggira di notte per luoghi desolati e si offre di ripararvi la macchina, o rischiate di ritrovarvi legati e imbavagliati come Kristy e Liz mentre Mick, cacciatore con hobby decisamente inquietanti, si gingilla a torturavi nella sua officina.
Anche in questo caso, per chi volesse approfondire altre strategie di sopravvivenza c’è Wolf Creek 2 (2014).
5) Non aprite quella porta di Marcus Nispel (2003), ovvero a volte anche lo sceriffo del luogo può rivelarsi molto insidioso.
Se state attraversando gli USA alla volta del Messico per darvi alla pazza gioia e incappate in una poveretta molto malandata che cerca in ogni modo di farvi desistere dal procere nella direzione che avete intrapreso, forse dovreste darle ascolto. Ne sanno qualcosa Erin (Jessica Biel), Morgan (Jonathan Tucker), Kemper (Eric Balfour) e Andy (Mike Vogel) che, dopo essere stati resi involontari testimoni di un suicidio con un colpo di pistola in testa, cerca assistenza nella polizia locale. Peccato che lo sceriffo sia imparentato con una famiglia di pazzi maniaci serial killer, tra cui un gigante che ama indossare maschere fatte con la pelle del volto delle sue malcapitate vittime.
Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta, visti i numerosi remake, sequel e prequel, quindi vi consigliamo per originalità e piglio visionario la variante offerta da La casa dei mille corpi di Rob Zombie (2003).
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