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Voto: 6/10 Titolo originale: Black Mirror , uscita: 04-12-2011. Stagioni: 8.

Black Mirror, stagione 6: la recensione dei 5 nuovi episodi (su Netflix)

15/06/2023 recensione serie tv di Marco Tedesco

La serie di Charlie Brooker torna dopo quattro anni di pausa, ma sembra proprio non riuscir più a tenere il passo con la realtà

black mirror stagione 6 2023

Nei quattro anni di pausa che Black Mirror si è preso tra la quinta (la recensione) e la sesta stagione, il mondo – avrete notato – è diventato una versione distopica di se stesso. Molte cose sono cambiate dall’uscita della stagione 5 del 2019, quando non esisteva il concetto di “social distancing”, Russia e Ucraina erano in decenti rapporti di vicinato e Jack Dorsey era ancora il CEO di Twitter. Ora, con il ritorno su Netflix dell’antologia fantascientifica creata da Charlie Brooker, la serie deve inevitabilmente competere con la tetra realtà che la nostra società deve affrontare.

Riesce il ritorno di Black Mirror ad essere all’altezza della situazione? Sì e no. Questa stagione satireggia le nostre ossessioni per la tecnologia deepfake – per una bizzarra coincidenza oggi è uscito The Flash, che riporta in vita proprio con questa tecnologia qualcuno … – così come la televisione true crime e la caccia di DeuxMoi ai pettegolezzi sulle celebrità. La nuova stagione include anche un paio di storie che non sono tanto commenti sociali quanto intriganti concept sci-fi, in stile San Junipero e Giochi pericolosi.

Sfortunatamente, mentre questa stagione cerca di attingere al fascino tecnologico originario del Black Mirror britannico, nessuno dei 5 episodi da un’ora è all’altezza degli orrori che abbiamo visto nel 2020 e oltre, non riuscendo nemmeno ad essere all’altezza degli alti standard che la serie si era inizialmente imposta.

Black Mirror stagione 6 poster 2023Black Mirror non è più scioccante o all’avanguardia come un tempo. La tecnologia si è ‘fermata’ – niente è paragonabile al brutale sistema di valutazione ideato per Nosedive o al futuristico reality show di 15 milioni di celebrità – e senza di essa le storie diventano insipide e poco originali.

Seguono SPOILER sulle trame.

La sesta stagione di Black Mirror inizia forse con il suo punto più alto, Joan è terribile (Joan is awful). L’episodio vede Annie Murphy (Schitt’s Creek) nei panni di un capo meschino, che deve affrontare la ‘giusta’ punizione quando una piattaforma di streaming mette a catalogo uno show basato esattamente sulla sua vita.

Dopo aver licenziato una dipendente (Ayo Edebiri), averle fatto cadere una sigaretta elettronica in testa da un balcone e aver tradito il marito, Joan torna a casa per rilassarsi con un po’ di TV. Il programma su cui si concentra, ‘Joan Is Awful’, è interpretato da Salma Hayek (che interpreta se stessa) nei panni di Joan, che vive le stesse identiche vicende che abbiamo appena visto accadere alla vera Joan. Joan cerca di porre fine allo show televisivo facendo causa a Streamberry (leggi: Netflix), ma il servizio di streaming si è procurato tutti i diritti sulla sua immagine e sta usando una versione deepfake della Hayek per creare la nuova storia quotidiana.

Come anticipato, Joan è terribile è probabilmente l’apice della stagione, e questo la dice molto lunga sull’indebolimento della qualità di Black Mirror, considerato che si tratta di una versione meno divertente e meno affascinante di Stranger Than Fiction.

In ogni caso, proseguendo coi più cupi Loch Henry e Beyond the Sea, potreste trovare una qualche altra blanda soddisfazione, specie se visti come un unico episodio.

Il primo lascia ancora una volta la povera Myaha’la Herrold (Industry) bloccata nel bel mezzo del nulla e senza campo, riproponendo la stessa situazione del film Bodies bodies bodies (la recensione). Questa volta, però, non si trova in una villa a Chappaqua, ma in una sonnolenta cittadina scozzese con il suo fidanzato. L’americana Pia (Herrold) e Davis (Samuel Blenkin), originario della cittadina, si fermano per qualche notte nell’area quasi abbandonata, dove intendono girare un documentario naturalistico. Pia però cambia rapidamente rotta quando scopre il vero motivo per cui la città è così vuota: un serial killer noto come Iain Adair ha torturato e ucciso così tante persone che gli abitanti hanno scelto di abbandonare le loro case.

Pia sceglie allora di realizzare un documentario di genere true crime sugli omicidi invece di un blando film naturalistico. Davis non è d’accordo, visto che Iain ha ucciso il padre poliziotto. La tesi dell’intero episodio si riduce allora a una battuta di Davis: “Questo è reale!“, dice parlando degli omicidi. “Non è un fottuto contenuto!”. Ditelo a Netflix, che ha prodotto molte serie di inchiesta e sta puntando a un Emmy con La storia di Jeffrey Dahmer, la drammatizzazione di un vero caso di omicidi multipli …

Il finale è abbastanza prevedibile, anche se avvincente, e lo stesso vale per Beyond the Sea. Con quasi 80 minuti complessivi, l’episodio 3 è uno dei più lunghi della stagione, anche se la sua storia non merita tale durata eccessiva.

Tuttavia, non lasciatevi dissuadere dalla sua mezz’ora di ‘preparazione’.  Una volta che la storia entra nel vivo, è avvincente. In un 1969 alternativo, due astronauti, David (Josh Hartnett) e Cliff (Aaron Paul), volano nello spazio per lavorare insieme a un progetto non ancora chiarito.

Black Mirror stagione 6 serieMentre le loro forme corporee esistono sulla navetta spaziale, inviano anche le loro anime sulla Terra per vivere in corpi robotici per la maggior parte del giorno. Nello spazio, trascorrono quasi tutto il tempo su una sedia, vivendo invece una vita simulata attraverso i robot. Tornano nei loro corpi spaziali solo quando devono completare le porzioni di esercizio fisico richieste per la giornata.

Sulla Terra, però, David e la sua famiglia vengono uccisi da una setta contraria ai processi scientifici. Poiché Cliff si accorge che il suo collega sente molto la mancanza della Terra, offre a David la possibilità di tornare a casa; ora, però, David dovrà inviare la sua anima nel corpo di Cliff, quando completerà la parte fisica della sua giornata nello spazio. Lentamente, David diventa così ossessionato dalla vita e dal corpo di Cliff.

Qui, Aaron Paul (Breaking Bad) deve interpretare tre diverse versioni di se stesso: il vero corpo di Cliff nello spazio; il suo falso corpo robotico sulla Terra; e David-come-Cliff, quando David vive attraverso il suo collega. Per quanto tempo si può vivere con la propria anima nel corpo di un altro? Come si elabora il lutto attraverso l’acquisizione di una nuova famiglia? Questa vicenda straziante sfiora la genialità, anche se – come detto – il lungo prologo e il finale sono inutilmente prolissi.

Black Mirror perde però di vista il fuoco con gli ultimi due episodi della stagione, Mazey Day e Demone 79.

Il primo segue un paparazzo sfortunato (Zazie Beetz), che coglie al volo l’opportunità di smascherare la star Mazey Day (Clara Rugaard), dopo che lei ha causato un tragico incidente automobilistico. Poco divertente e ostico da guardare – la tavolozza delle sfumature seppia di questo episodio distrae dalle brillanti tonalità di luce blu delle vecchie stagioni di Black Mirror … – questo penultimo episodio non ha quasi alcun merito, soprattutto dopo un finale stravagante che stona con il resto della storia.

black mirror 6 2023 paulMa il peggiore della stagione è Demone 79, solo perché è già stato fatto in passato. Anche questo eccessivamente lungo, si concentra su Nida (Anjana Vasan), un’umile commessa di scarpe in un grande magazzino, dove trascorre le giornate fantasticando di uccidere i clienti cattivi e il suo capo razzista.

Questi ‘sogni ad occhi aperti’ prendono vita quando un demone (Paapa Essiedu) fa visita a Nida, insistendo sul fatto che deve uccidere tre persone in tre giorni, altrimenti il mondo andrà incontro all’Armageddon.

Il tono rétro-horror di questo episodio è divertente, ma è l’unico elemento positivo: il resto sembra una scopiazzatura del romanzo La casa alla fine del mondo di Paul Tremblay (recentemente portato al cinema da M. Night Shyamalan con Bussano alla porta), con battutine scadenti e uccisioni poco memorabili.

Insomma, la stagione 6 di Black Mirror potrebbe essere abbastanza decente da non essere disdegnata da fan dello show, che sono comunque affamati di nuovi episodi, ma la serie – già da un pezzo a dirla tutta – non ha più il piglio e la forza di essere all’avanguardia.

Alcuni degli episodi più forti in assoluto possedevano un’aria satirica più leggera e un senso dell’umorismo pungente, ma nessuna di queste nuove puntate può contare su quel medesimo taglio critico e tagliente. Inoltre, questa stagione si basa troppo sul riempire gli episodi di star: e se alcune delle interpretazioni (come quella di Aaron Paul) lasciano il segno, vedere grandi celebrità in ogni nuovo episodio diventa più un disturbo che una vera attrazione.

Il mondo reale è diventato lo ‘specchio nero’. Come si fa allora parodiare una società che è già di per sé una distopia assurda? Senza tecnologie strabilianti, senza una satira arguta e senza storie uniche, è meglio guardare le notizie del telegiornale per provare davvero un senso di paura e di spaesamento genuini.

Di seguito – sulle note di I feel free dei Cream – trovate il full trailer italiano della stagione 6 di Black Mirror, nel catalogo di Netflix dal 15 giugno: