Voto: 6.5/10 Titolo originale: Paper Girls , uscita: 28-07-2022. Stagioni: 1.
Paper Girls, stagione 1: la recensione degli 8 episodi della serie Prime Video
29/07/2022 recensione serie tv Paper Girls di Gioia Majuna
Il fumetto di Brian K. Vaughan e da Cliff Chiang arriva sul piccolo schermo in un adattamento riuscito, che mette da parte ambizioni sci-fi troppo costose in favore di una costruzione dei personaggi più ricca
Prime Video ha scelto di ampliare ulteriormente il proprio parco di adattamenti di graphic novel più o meno conosciute con la serie live-action di Paper Girls, cercando di replicare il successo di The Boys e Preacher di Garth Ennis e dell’animata Invincible di Robert Kirkman (la recensione).
Basato sull’amatissima e pluripremiata storia di fantascienza young adult scritta da Brian K. Vaughan e illustrata da Cliff Chiang (pubblicata anche in Italia), l’adattamento in 8 episodi è in sostanza un classico racconto di formazione ambientato saltabeccando nel tempo e nello spazio negli anni ’80, ’90 e 2000. Ma dopo che la recente trasposizione di Y: L’ultimo uomo (sempre di Vaughan) è stata brutalmente cancellata da Disney+ dopo una sola stagione, saranno riusciti stavolta a rendere giustizia all’ampia narrazione e alle immagini fantascientifiche – spesso futuristiche – di Paper Girls?
In un fatidico giorno noto come “la giornata infernale” del 1988 – la giornata appena dopo Halloween – la vita di quattro dodicenni che consegnano giornali viene sconvolta quando si ritrovano in mezzo al fuoco incrociato di due fazioni in guerra che possono viaggiare nel tempo. Sbattute trent’anni nel futuro, Erin (Riley Lai Nelet), Mac (Sofia Rosinsky), K.J. (Fina Strazza) e Tiff (Camryn Jones) si ritrovano a lottare per trovare un modo per tornare a casa, arruolando come ‘aiutanti’ le loro versioni adulte.
Nel farlo, però, la loro attività attira l’attenzione dei viaggiatori nel tempo militanti nel tempo noti come ‘il Vecchio Orologio’, una fazione proveniente dal futuro che ha messo completamente fuori legge i viaggi nel tempo, con le loro azioni che vengono peranto considerate un reato “capitale”. Braccate e con le lancette che corrono prima dell’apertura della prossima ‘piegatura temporale’, riusciranno le protagonista a superare le loro differenze e a collaborare per ritornare nel passato?
Per i fan di vecchia data del fumetto in cerca di un adattamento ‘tavola per tavola’ – o per gli spettatori alla ricerca di un prodotto basato (guarda un po’ …) sugli anni ’80 che li aiuti a riempire il buco lasciato da Stranger Things – Paper Girls potrebbe non essere esattamente quello che fa per voi.
Nel complesso, la serie è molto diversa dalla graphic novel; alcuni fili narrativi, certi elementi di fantascienza futuristica e salti temporali sono stati modificati, alcuni sono stati esplorati con maggiori sfumature e profondità, mentre altri sono ancora da affrontare – apparentemente omessi dalla prima stagione.
Più in generale, ci troviamo davanti a un’avventura in scala ridotta dell’ambizioso materiale di partenza, con una storia più contenuta e concreta che abbraccia i drammi emotivi della maturità, richiamando classici come Terminator 2 – Il giorno del giudizio e Stand by Me.
Nonostante l’episodio di apertura sia ricco di azione e dal ritmo incalzante, la natura sci-fi del fumetto lascia presto il posto a un racconto più consapevole e incentrato sui personaggi. In alcuni casi, questa scelta può essere accolta con una certa delusione (niente battaglia contro un Tardigrado gigante …), tuttavia le interpretazioni principali e le dinamiche tra i personaggi guadagnano in intensità. Il casting delle quattro protagoniste si può dire molto riuscito, e ognuna di loro offre una prova sorprendente, sia nel proprio arco narrativo che all’interno del gruppo.
Sofia Rosinsky riesce a incarnare in modo impressionante la coolness innata del John Connor di Edward Furlong, mentre Camryn Jones stupisce nel ruolo della geniale Tiffany. Riley Lai Nelet si rivela come il cuore emotivo dello show, mentre Fina Strazza è forse la più affascinante nei panni di KJ. Insieme, la loro risoluta determinazione a non rinunciare a essere ciò che sono, nonostante le insidie e il loro futuro incerto, risplende amabilmente.
Lo showrunner Chris Rogers si concede più tempo per esplorare ulteriormente i momenti più riflessivi e personali toccati solo brevemente nelle pagine di Paper Girls. Aspetti importanti come la sessualità di KJ e la sequenza letterale di ‘coming-of-age in costume’ vengono approfonditi con molte più nuance, mentre una nuova aggiunta all’arco narrativo di Mac è uno sviluppo incredibilmente commovente.
Con molte serie di fantascienza storicamente affidate a protagonisti maschili, è interessante assistere a un prodotto seriale così femminile e capace di scavare in tematiche reali e più inclusive, come i dolori della crescita, la dura realtà dell’adolescenza e le amicizie ‘positive’ tra ragazza.
L’altro lato della medaglia è che con la maggior parte del minutaggio riservato alle quattro protagoniste, i personaggi di contorno appartenenti alle opposte fazioni in guerra (i Teenager e gli Anziani) sono decisamente poco caratterizzati, soprattutto i giovani.
Per chi li ha letti, alcuni aspetti dei fumetti sarebbero stati sempre molto difficili da concretizzare in una serie live-action che non avesse il gigantesco budget di Il Signore degli Anelli. E sì, i ‘non molti’ dollari spesi per Paper Girls si fanno sentire in particolar modo nel reparto degli effetti speciali visivi, il che potrebbe rispondere alla domanda sul perché alcuni elementi futuristici sembrerebbero essere stati epurati dallo show. Date le dimensioni e la portata del materiale di partenza, la serie si sarebbe potuta orientare allora maggiormente verso una soluzione in animazione, specie dopo il successo di Invincible.
Tuttavia, la fotografia di Tarin Anderson e Zack Galler dà magicamente vita allo stile visivo distintivo delle pagine disegnate attraverso un’estetica (e una colonna sonora) un po’ più grintosa e decadente della provincia americana degli anni ’80 rispetto a quanto ci ha abituato Stranger Things.
Anche se verranno fatti inevitabili paragoni con la popolare serie di Netflix, è affascinante vedere come Paper Girls si allontani da quelle atmosfere di nostalgia patinata, soffermandosi piuttosto sulle questioni storiche effettivamente capitate in quel decennio, come ad esempio la ‘Reaganomics’, o il cambiamento di atteggiamento nei confronti della sessualità e della questione razziale, o ancora i problemi di disoccupazione.
Insomma, con gli elementi fantascientifici e legati ai viaggi nel tempo che lasciano il posto a un dramma di formazione fortemente guidato dai personaggi, l’adattamento ‘dal vivo’ di Paper Girls potrebbe dividere gli spettatori. Ma con interpretazioni principali così convincenti e archi narrativi così intriganti, non sarà difficile immergersi nell’avventura.
E con un finale aperto che lascia presagire ulteriori peripezie temporali, c’è sicuramente del potenziale per vedere una seconda stagione ancora più riuscita.
Di seguito trovate il trailer internazionale (con sottotitoli italiani) di Paper Girls, in esclusiva su Prime Video dal 29 luglio:
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