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Titolo originale: The Acolyte , uscita: 04-06-2024. Stagioni: 1.

Riflessione: la cancellazione di Star Wars – The Acolyte è riconducibile a un solo grande problema

20/10/2024 news di Redazione Il Cineocchio

"E pluribus unum"

Lauren Brady, Jodie Turner-Smith e Leah Brady in The Acolyte (2024)

Nelle ultime settimane, la cancellazione di The Acolyte – La Seguace da parte di Disney ha suscitato numerosi dibattiti tra fan e critici. La serie, ambientata nell’universo di Star Wars, non continuerà oltre la prima stagione, e non è chiaro se i personaggi introdotti o le trame abbozzate verranno ripresi in futuro.

Alcuni spettatori hanno apprezzato elementi come il personaggio dello “Straniero” e l’apparizione di Darth Plagueis, ma ciò non è bastato a salvare la serie dal flop.

Una delle ragioni principali di questo insuccesso è la percezione diffusa che The Acolyte fosse male scritta, con una sceneggiatura piena di buchi di trama e personaggi poco sviluppati. Questo ha contribuito a una recitazione discontinua e a una produzione che, nonostante un budget enorme, non è riuscita a tradurre l’investimento in un prodotto visivamente convincente.

THE ACOLYTE LA SEGUACE serie posterIl risultato è stato un prodotto percepito come debole sia dal pubblico che dalla stampa. Alcuni media hanno cercato di spiegare la cancellazione legandola a conflitti interni al fandom, mentre altri sostengono che Disney eviterà di esplorare nuove direzioni creative dopo questo fallimento.

Tuttavia, le vere ragioni sono più profonde e possono essere ricondotte a due principali problemi.

Il primo è legato ai costi. La produzione di The Acolyte è stata incredibilmente costosa, con un budget complessivo che ha raggiunto i 180 milioni di dollari. Tuttavia, la serie non ha attirato un numero sufficiente di spettatori per giustificare una spesa così elevata.

Il secondo problema è stato la ricezione tiepida da parte della critica e dei fan. Se The Acolyte avesse ottenuto recensioni entusiastiche o avesse raggiunto numeri di visualizzazioni paragonabili a serie ‘cugine’ come The Mandalorian, avrebbe probabilmente ottenuto una seconda stagione. Ma così non è stato: l’accoglienza è stata in gran parte negativa, con critiche rivolte sia alla qualità della scrittura che alla direzione creativa.

Un’analisi comparativa tra le varie serie di Star Wars su Disney+ mette in luce i costi elevati di The Acolyte. La serie è stata la seconda più costosa, dietro solo a Andor, ma il costo per minuto di The Acolyte è stato di gran lunga superiore: circa 671.000 dollari per minuto, rispetto ai 529.000 di Andor.

Questo si deve al fatto che Andor ha avuto una stagione più lunga, con episodi più densi e significativi. Per The Acolyte, invece, il budget non si è tradotto in un impatto equivalente, né dal punto di vista narrativo né visivo.

Nonostante l’ambizioso investimento, la serie ha ottenuto risultati ben inferiori rispetto ad altre produzioni Star Wars. Se fosse riuscita a catturare l’attenzione del pubblico come The Mandalorian, o a ottenere l’apprezzamento della critica come Andor, il suo destino sarebbe stato quasi certamente diverso.

Ma i numeri di ascolto sono stati bassi e i fan non ne sono rimasti coinvolti. La trama, che include un misterioso intreccio di gemelli, non ha funzionato, e momenti imbarazzanti come i canti delle streghe sono stati largamente criticati in rete. Inoltre, la scelta di eliminare uno dei personaggi potenzialmente più carismatici già nei primi minuti del primo episodio ha infastidito il pubblico.

Molti sostengono che The Acolyte avesse del potenziale e che una seconda stagione avrebbe potuto sviluppare meglio le premesse iniziali, ma ciò solleva interrogativi su come Disney abbia potuto investire così tanto su una showrunner come Leslye Headland con poca esperienza.

Star Wars The Acolyte (2024) serie Carrie-Anne MossQuesto aspetto ricorda il caso di Gli Anelli del Potere degli Amazon Studios, un’altra serie con un budget enorme ma guidata da showrunner inesperti che non sono stati in grado finora di giustificare l’investimento a monte.

Sperimentare nuove idee è certamente necessario per il futuro di Star Wars, e la diversità è un aspetto fondamentale da preservare. Andor, ad esempio, è stato elogiato non solo per la sua rappresentazione diversificata, ma anche per la qualità della narrazione. Tuttavia, è cruciale che Disney sia più accorta nella scelta dei creativi alla guida di progetti così ambiziosi. La mancanza di esperienza o di una visione chiara può portare a esiti disastrosi, come è stato appunto per The Acolyte.

Il problema principale che affligge Star Wars sotto la gestione Disney è la mancanza di una strategia coerente per il franchise. Questo difetto è emerso già con la trilogia sequel, che ha diviso il pubblico e confuso la direzione narrativa della saga. Senza una guida forte e unificata, Star Wars ha rischiato di perdersi in progetti scollegati, ciascuno dei quali tenta di trovare la propria strada senza una visione globale.

In definitiva, la cancellazione di The Acolyte riflette una sequela di problematiche strutturali che vanno ben oltre i singoli episodi. Sebbene la serie avesse elementi interessanti, come l’esplorazione del Lato Oscuro in un contesto storico nuovo per il franchise, i difetti di esecuzione e la mancanza di attrattiva per un ampio pubblico ne hanno segnato il destino.

Per il futuro di Star Wars, sarà essenziale che Disney non solo sperimenti, ma lo faccia con una chiara visione e una gestione più esperta dei suoi progetti più rischiosi.

Di seguito trovate il trailer italiano di The Acolyte: La Seguace:

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