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Voto: 5/10 Titolo originale: The Haunting of Hill House , uscita: 12-10-2018. Stagioni: 1.

The Haunting of Bly Manor (stagione completa) | La recensione della serie che adatta Henry James (su Netflix)

10/10/2020 recensione serie tv di Marco Tedesco

Mike Flanagan questa volta opta per diverse fonti letterarie illustri, ma il risultato è molto lontano dai fasti di Hill House

Amelie Bea Smith in The Haunting of Bly Manor (2020)

Una delle più grandi sorprese televisive del 2018 è stata sicuramente Hill House (la nostra recensione), serie originale di Netflix acclamata generalmente da pubblico e critica che mescolava sapientemente spaventi e colpi di scena ben scritti con protagonisti interessanti e un casting azzeccato. Dalla ragazza impiccata al gentiluomo fluttuante, ha regalato sufficienti salti sulla sedia per mantenere sull’attenti e soddisfatti i fan dell’horror, mentre la fotografia e la direzione di Mike Flanagan hanno saputo catturare magnificamente le sue tenebrose atmosfere.

Con aspettative così alte, è facile quindi immaginare le tre domande che gli abbonati si staranno ora facendo su The Haunting of Bly Manor, secondo capitolo di questa saga antologica: è di buona qualità come Hill House? Fa paura? E la storia è abbastanza intrigante da sostenere 9 ore di drama? Per farla breve, la risposta a tutte è un sonoro NO.

The Haunting of Bly Manor poster netflixQuesta volta, Mike Flanagan ha preso ispirazione da un classico della letteratura ancora più sacro e notoriamente difficile da adattare, Il giro di vite (The Turn of the Screw) di Henry James. Come ha dimostrato il recente The Turning – La casa del male di Floria Sigismondi (la nostra recensione) il romanzo  del 1898 può essere difficile da portare sul grande schermo, con solo Suspense (The Innocents) del 1961 che ha ottenuto un ampio successo di critica.

Fortunatamente per Mike Flanagan, le libertà che si prende con il materiale originario e il ricorso a pezzi di altri racconti di Henry James come The Jolly Corner e The Romance of Certain Old Clothes rendono The Haunting of Bly Manor più di una semplice rivisitazione.

Come dramma in costume che indossa una maschera horror gotica, la serie in realtà non è affatto male. Ci sono abbastanza twist per farci proseguire la visione dei 9 episodi, e un paio di segmenti capaci di suscitare un certo terrore all’inizio sicuramente riescono nell’intento di convincere gli spettatori a investire almeno un po’ di altro tempo nella storia per saperne di più.

Sfortunatamente, tutto ciò viene però presto minato dal semplice fatto che, generalmente, il risultato non fa paura. Ci sono – ad occhio e croce – tre segmenti belli tesi e un quinto episodio (The Altar of the Dead) ben scritto, ma a parte questo, il resto di The Haunting of Bly Manor si diletta in una litania di flashback e dramma da soap opera.

Questi flashback estenuanti non solo ammazzano il ritmo, ma sono anche accompagnati da una bella dose di dialoghi che annulla completamente qualsiasi atmosfera che si era creata. La storia è così prevedibile che avrete capito la maggior parte dei colpi di scena successivi già all’episodio 3 (The Two Faces, Part One) e il resto dello show si prende il suo tempo per spiegare ciò che già sappiamo. Il season finale arriva persino a concludere tutto quanto nei primi 10 minuti, lasciando il resto del minutaggio a una coda prolungata e prolissa che – alla fine – si ricongiunge alle sequenze di apertura.

Ma torniamo indietro un momento. La storia stessa inizia in modo abbastanza interessante, con un personaggio familiare di Hill House che arriva alle prove di un matrimonio e inizia a raccontare una storia di fantasmi. Da qui, torniamo indietro nel tempo fino al 1987, quando si svolge la narrazione principale. La brillante e allegra ragazza alla pari Dani (Victoria Pedretti) viene assunta dal ricco Henry Wingrave (Henry Thomas) per prendersi cura dei suoi nipoti Flora (Amelie Bea Smith) e Miles (Benjamin Evan Ainsworth). Quando Dani arriva a Bly Manor, diventa presto evidente che non tutto è come sembra e che quelle vecchie e antiche antiche nascondono molti segreti.

È decisamente un ottimo inizio e l’allegro ottimismo di Flora che saluta ogni cosa con un “perfettamente splendido!” è sia inquietante che stranamente accattivante per tutta la stagione. Man mano che gli episodi procedono, ognuno scegli di concentrarsi su un personaggio diverso ed esplorare il relativo background. Apprendiamo così di più sul tragico passato di Dani, la governante Hannah (T’Nia Miller) ottiene il suo personale segmento (che è anche il migliore in generale) e c’è anche un intero episodio che ci riporta indietro nel tempo fino alle origini della magione.

haunting bly manor serie netflix 2020Senza spoilerare nulla, The Haunting of Bly Manor appare come l’equivalente televisivo di un tizio che spiega una battuta semi-divertente più e più volte. I pochi assi nella manica che possiede la serie vengono ripetuti così frequentemente da perdere in fretta la loro efficacia. Ancora peggio, l’episodio 7 (The Two Faces, Part Two) termina con un clamoroso cliffhanger che incredibilmente non viene rirpeso fino all’inizio dell’episodio 9 (The Beast in the Jungle). Invece, l’ottavo (The Romance of Certain Old Clothes, diretto da Axelle Carolyn) si inserisce in un’altra lunga sequenza di flashback – girata interamente in bianco e nero nientemeno – che vi farà venire voglia di tornare quanto prima al presente.

In effetti, questo è un problema che affligge l’intera serie. Alla parte moderna / contemporanea non viene mai dato il tempo di respirare o di godersi davvero il suo mistero, perché ci vengono costantemente propinati flashback e sequenze che ci ricordano, senza mezzi termini, che questo non è un horror e che abbiamo bisogno che tutto ci venga spiegato. Invece, questo è un dramma molto romantico mascherato grottescamente all’interno dello scheletro formale di Hill House.

Come uno spin-off di The Walking Dead che si aggrappa meramente al nome del suo franchise, The Haunting of Bly Manor è allora uno show che cerca di cavalcare l’hype generato da Hill House ma scivola costantemente, dimenticando ciò che aveva reso l’originale così accattivante.

Questo non vuol dire però che la serie sia un completo disastro. La recitazione è valida, soprattutto da parte dei due bambini. Amelie Bea Smith e Benjamin Ainsworth compiono uno splendido lavoro nei panni dei due figli problematici. E anche T’Nia Miller rifulge.

Anche il design della produzione è buono e quando il montaggio intenzionalmente confuso funziona, è davvero incredibilmente efficace. Dopo l’episodio 5, i rimanenti cercano soltanto di ripetere la formula che lo rende così virtuoso, senza mai riuscire a replicarlo.

The Haunting of Bly Manor serie netflix 2020Mentre la prima storia dell’antologia parlava della perdita e del modo in cui ciò può influenzarci, The Haunting of Bly Manor parla invece dell’amore e di come può unire le persone. In effetti è una giustapposizione intrigante con Hill House e ci sono alcuni momenti che affondano nell’ossessione e nel romanticismo distorto. Invece di trasformare queste idee in una storia contorta e crudele, otteniamo però una telenovela melodrammatica priva di spaventi o anche solo di un qualsiasi momento capace di rivaleggiare con la prima stagione.

In definitiva, The Haunting of Bly Manor è, purtroppo, una delle più grandi delusioni dell’anno. È un sequel che dimostra come il fulmine non colpisca mai due volte nello stesso punto. Spesso si legge che Mike Flanagan sarebbe un “moderno maestro dell’horror”, ma l’unica cosa di terrificante qui è quanto stavolta abbia mancato il bersaglio. È uno show che getta sì le basi per trasformarsi in un prodotto angosciante e spettrale, ma non arriva mai al punto.

Proprio come la casa delle bambole di Flora, resta un’idea con cui si è giocato per un po’ di tempo prima che fosse dimenticata e lasciata in un angolo a raccogliere la polvere, scalzata dalla successiva attrazione luccicante che ci ha fatto perdere di vista ciò che ha reso quella casa così bella in principio.

Se volete individuare tutti i fantasmi nascosti in bella vista nei 9 episodi, vi rimandiamo a questo video.

Di seguito trovate il full trailer in versione italiana di The Hauting of Bly Manor, nel catalogo di Netflix dal 9 ottobre: