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Voto: 5/10 Titolo originale: The Turning , uscita: 23-01-2020. Budget: $14,000,000. Regista: Floria Sigismondi.

The Turning – La casa del male: la recensione del film di fantasmi di Floria Sigismondi

12/04/2020 recensione film di William Maga

Dopo 10 anni, la regista torna dietro alla mdp per il lungometraggio con Mackenzie Davis e Brooklynn Prince che adatta il romanzo horror Il Giro di Vite, aggiornandone l'ambientazione e infarcendolo di cliché

Mackenzie Davis e Finn Wolfhard in The Turning - La casa del male (2020)

Tralasciando il già non esattamente felicissimo 2019 (il nostro approfondimento in merito), il 2020 – per quel poco che siamo riusciti a vedere al cinema – non aveva dato segni di promettente rinascita sul versante horror, testimoniando con Fantasy Island (la recensione) e The Grudge (la recensione) la tendenza di Hollywood a sfornare film a basso budget di modestissimo valore (ma comunque in grado di incassare dignitosamente). Se meglio non ha certo poi fatto The Boy – La Maledizioni di Brahms (la recensione), la fiammella della speranza si era però riaccesa ultimamente con gli altri due titoli arrivati direttamente a noleggio saltando forzatamente l’uscita in sala, ossia The Hunt (la recensione) e soprattutto L’uomo Invisibile (la recensione).

the turning film poster 2020Con questa rinnovata fiducia, ci siamo così approcciati a The Turning – La casa del male (solita fantasia dei titolisti italiani …) — prodotto con un budget di 14 milioni di dollari addirittura dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg, distribuito dalla Universal Pictures e basato sull’acclamato romanzo del terrore di del 1898 Il giro di Vite (The Turn of the Screw), augurandoci che i primi tre mesi dell’anno fossero stati soltanto una falsa partenza.

La storia di fantasmi scritta da Henry James è stata adattata molte volte nel corso degli anni, tra cui una notevole versione per Broadway del 1950 di Harold Pinter e nell’acclamato film di Jack Clayton del 1961 (entrambi intitolati in originale The Innocents, col secondo in Italia ribattezzato Suspense dai titolisti). Sfortunatamente però, questa nuova interpretazione cade molto lontana dalla sua fonte letteraria, offrendo solamente l’ennesimo filmetto dell’orrore PG-13 blando, imbastito sui soliti jumpscare acustici, sulla presenza di bambole dall’aspetto inquietante e dalla fotografia cupa (per mano di David Ungaro).

In The Turning troviamo la maestra di scuola frustrata Kate Mandell (Mackenzie Davis, Terminator – Destino Oscuro) che viene assunta per fare da nuova tata / insegnante a un’orfana di 7 anni di nome Flora Fairchild (Brooklynn Prince, Un sogno chiamato Florida). La sconcertante logica dietro alla scelta della donna di cambiare carriera? “Adoro insegnare, ma voglio fare la differenza.”

Scopriamo quindi che la piccola Flora vive nel mezzo del nulla nel Maine, in una di quelle classiche tenebrose tenute gotiche (in realtà la Killruddery House in Irlanda) che siamo abituati a vedere negli horror o negli episodi della serie Masterpiece. Sembra che Flora abbia assistito alla morte prematura dei suoi genitori in un incidente d’auto e da allora sia diventata un “caso speciale”. Inoltre, l’ultima tata di Flora è misteriosamente scomparsa. Ah si, anche il suo istruttore di equitazione ha recentemente tirato le cuoia. Nonostante un centinaio di inquietanti segnali di avvertimento, Kate accetta ovviamente il lavoro.

Durante l’esplorazione dell’ala est sigillata del fatiscente maniero (questa donna non ha mai visto un film in vita sua?), Kate si imbatte in Miles, il fratello adolescente di Flora (Finn Wolfhard, Stranger Things). Sembra che il ragazzo sia stato espulso da un collegio (per motivi che preferirebbe non chiarire) e da allora si è nascosto nella tenuta. Ora Kate ha due giovani individui di cui prendersi cura. Kate fa del suo meglio, ma Miles e Flora iniziano presto ad agire in modo incomprensibile e scioccante, nel tipico modo in cui solitamente lo fanno i ragazzini nei film dell’orrore. Dopo un bel po’ di eventi misteriosi e inspiegabile, conditi dall’abusata esplorazione di un seminterrato completamente immerso nell’oscurità armata di solamente una torcia, Kate decide che forse la proprietà è maledetta, o infestata dagli spettri dei precedenti servitori.

the turning film 2020The Turning segue più o meno la tabella di marcia stabilita dal racconto originale del XIX secolo, ma la sceneggiatura di Chad & Carey W. Hayes (La maschera di cera, I segni del male, The Conjuring) aggiorna l’ambientazione agli anni ’90, modernizzandola ma senza doversi preoccupare tuttavia degli inconvenienti causati dall’eventuale presenza di telefoni cellulari e Internet, che potrebbero ovviamente ‘semplificare’ le cose alla protagonista.

Come saprà chi l’ha letto, il potere Il Giro di Vite risiede(va) nella sua ambiguità psicologica / soprannaturale. Questa trasposizione sceglie invece di eliminare completamente questo aspetto dalla sua equazione, rendendo maldestramente esplicita l’interpretazione comune della narrazione letteraria. Una manciata di ‘finti’ finali sconcertanti (non-finali, in effetti) non aggiungono nulla a quanto accaduto prima, dimostrando che regista e sceneggiatore non hanno avuto per niente chiara la sottile differenza tra ambiguità e confusione.

È un peccato, davvero. Dopo 10 anni di assenza dietro alla mdp di un lungometraggio per il cinema, l’italo-canadese Floria Sigismondi, che si era fatta notare nel 2010 col rispettabile The Runaways (e per il videoclip di Marilyn Manson The Beautiful People) era sembrata al tempo dell’annuncio di The Turning una scelta adatta per offrire un rinfrescante tocco al femminile alla storia di fantasmi d’epoca vittoriana pensata da Henry James. Oltre a contribuire con un po’ di musica grunge alla colonna sonora (riferimenti ai Nirvana compresi), però, l’ambientazione anni ’90 non serve fondamentalmente a niente e non dà alcun reale plus alla storia. Anche le visioni cupamente eleganti orchestrate dalla regista non possono arginare la goffaggine delle spiegazioni del mistero e la mancanza di originalità generale (per non parlare del bizzarro finale troncato …).

Mackenzie Davis in The Turning (2020)I membri del cast fanno quello che possono con il materiale impalpabile a disposizione, ma non è molto. Mackenzie Davis rimane coraggiosa, combattendo strenuamente di fronte alla crescente insensatezza che la soverchia (corvi urlanti, scricchiolii di pavimenti e facce pallide nei vetri delle finestre).

E se è vero che l’attrice televisiva britannica Barbara Marten (Hamlet) interpreta una figura angosciante nei panni della cadaverica governante della Fairchild Estate, l’unica nota forse davvero positiva è la conferma del talento della giovanissima Brooklynn Prince, 9 anni, che riesce a conferire al suo personaggio sfumature che riescono a soverchiare le battute che le vengono affidate.

In definitiva, se state cercando paura PG-13 a buon mercato e piena di cliché, almeno teoricamente potreste comunque trovare in giro di peggio di The Turning. Ma trascinare un classico come Il giro di vite in questo generico pasticcio riconducibile al sottogenere della case infestate sembra, nella migliore delle ipotesi, un’occasione mancata e, nella peggiore, un insulto alla letteratura inglese.

In attesa di capire quando lo vedremo dalle nostre parti, di seguito trovate il trailer italiano di The Turning – La casa del male, nei nostri cinema dal 29 ottobre: