Riflessione | Il 2019 del cinema horror in Italia: moltissimi film, incassi certi per praticamente tutti
29/12/2019 news di Alessandro Gamma
Uno sguardo sull'anno che si sta chiudendo, tra numeri al botteghino, pregi e mancanze della distribuzione nostrana e variegati gusti del pubblico
Come successo nel 2017 e nel 2018, ci ritroviamo in questi ultimi giorni di dicembre a ripercorrere l’anno che si sta concludendo per capire – proprio come fatto da poco per la fantascienza – lo stato di salute del cinema horror in Italia, tra incassi dei film arrivati in sala, offerta ‘alternativa’ delle piattaforme streaming e uscite straight-to-video, per capire dove sta andando questo popolarissimo genere.
Partendo naturalmente da quelli distribuiti nei cinema del nostro paese, i titoli offerti agli appassionati sono stati ben 33, addirittura più dello scorso anno, senza preferenze particolari per un dato periodo o mese. E avrebbe potuto essercene un altro, se solo la Universal Pictures non avesse improvvisamente cancellato l’uscita di Black Christmas, prevista per il periodo natalizio.
In ogni caso, passiamo subito al primo metro di giudizio del successo di un film, ovvero gli incassi.
Oltre un quarto dei titoli (9) ha superato la soglia del milione di euro: dietro al ciclone IT Capitolo Due di Andy Muschietti, con addirittura 9.4 milioni di euro rastrellati al nostro botteghino (472 milioni globali, a fronte di 91 di budget), ci sono il sequel Annabelle 3 con 3.4 milioni (229 milioni nel mondo) e lo spin-off La Llorona – Le lacrime del male con 1.9 milioni (122 milioni totali, 9 di budget) ed Escape room di Adam Robitel con 1.6 milioni (155 milioni nel mondo, 9 di budget). Seguono quindi Doctor sleep di Mike Flanagan con 1.4 milioni (71 milioni totali, ma un costo produttivo di circa 50 milioni di dollari), L’esorcismo di Hannah Grace con 1.3 milioni (43 milioni globalmente, 7.7 di budget), Noi di Jordan Peele con 1.2 milioni (255 milioni complessivi, 20 milioni di budget), il sequel Ancora auguri per la tua morte con 1.1 milioni (64 milioni racimolati in totale, 9 di budget) e il reboot di Pet Sematary con 1.1 milioni di euro (112 milioni nel mondo, costi per 21 milioni).
Come facilmente si può dedurre, il pubblico italiano ha premiato quegli stessi film che sono andati bene anche altrove (merito della vasta distribuzione garantita dagli studi hollywoodiani alle spalle), a parte l’ambizioso adattamento del romanzo di Stephen King, vero e proprio flop dell’anno in solitaria.
A superare la soglia ‘psicologica’ del mezzo milione di euro incassati ci sono altri 8 film. Si tratta di Crawl – Intrappolati di con 830mila euro (91 milioni totali, 13.5 di budget), Countdown con 653.000 (39 milioni complessivi, 6.5 milioni di budget), il sequel Zombieland – Doppio colpo con 600mila (121 milioni di dollari globali, ma un budget di 42 milioni), il tribolato Polaroid con 605mila (2.5 milioni di dollari globali), il reboot di La bambola assassina con 585mila euro (44 milioni nel mondo, budget di 10 milioni), The Crucifixion di Xavier Gens con 565mila (oltre 6 milioni in totale), Scary stories to tell in the dark con 566mila euro (104 milioni di dollari nel mondo, 25 milioni di budget) e I morti non muoiono con 550mila (13.9 milioni complessivi).
Anche per questa seconda tornata di titoli, nessuna clamorosa sorpresa e incassi in linea col resto del mondo, anche se – probabilmente (visti i costi a monte più alti e i nomi coinvolti) – i produttori si sarebbero aspettati qualcosa in più dagli horror diretti da Ruben Fleischer, Lars Klevberg, André Ovredal e Jim Jarmusch. Nessuno di tali film può comunque dirsi un insuccesso commerciale.
A ruota arriva quindi la parte più corposa del gruppo, costituita da una decina di titoli che si sono attestati tra i 100 e i 500.000 euro. Qui troviamo Midsommar – Il villaggio dei dannati di Ari Aster con 473mila euro (42 milioni totali, 6.5 milioni di budget), The prodigy – Il Figlio del Male con 430mila euro (21 milioni complessivi, 6 di budget), il censuratissimo L’angelo del Male – Brightburn con 410mila euro (32 milioni nel mondo, 6 di budget), Finché morte non ci separi con 380.000 (57 milioni globalmente, 6 milioni i costi), Hole – l’Abisso con 356mila (3.3 milioni globali) e Isabelle – L’ultima evocazione con 307mila (incassi mondiali e budget non pervenuti).
Un po’ staccati ci sono The Vanishing – Il mistero del faro, che ha raccolto 213.000 euro (1.2 milioni globali), Unfriended – Dark Web con 122mila euro (16 milioni globali, 1 milione di budget) e La casa di Jack di Lars von Trier con 117mila (5.5 milioni complessivi). Un discorso a parte merita la versione estesa di Shining di Stanley Kubrick, capace di portare a casa ben 150.000 euro in pochissimi giorni di programmazione.
Gli unici due film ad aver incassato meno di 100.000 euro sono stati MA – abbastanza inspiegabilmente – col premio Oscar Octavia Spencer, con soli 66mila euro (ben 60 milioni incassati nel mondo a fronte di un budget di appena 5) e il piccolissimo Eat local – A cena coi vampiri del 2017, con appena 3.500 euro e una distribuzione invisibile.
Chiudiamo quindi con i film italiani, cui riconduciamo (anche se non dovremmo) anche il controverso Suspiria di Luca Guadagnino, uscito l’1 gennaio e rimasto nei cinema pochissimi giorni, che gli sono comunque valsi 670.000 euro di incasso (8 milioni complessivamente). E se molti scopriranno solo leggendo questo speciale che lo zombi movie Go Home – A Casa Loro di Luna Gualano e Il carillon di John Real sono effettivamente arrivati in sala (non si sa quante, non si conoscono gli incassi o il budget), meglio è andata a The nest (Il Nido) dell’esordiente Roberto De Feo e a Il Signor Diavolo del veterano Pupi Avati che, nonostante il non proprio invitante periodo (pieno agosto), hanno saputo portare a casa rispettivamente 300.000 e 1 milione di euro. Risultati piuttosto incoraggianti, che dovrebbero convincere i produttori / distributori nostrani a scommettere maggiormente sulle nostre produzioni.
I dati parlano chiaro: praticamente 3 film horror in sala al mese, praticamente tutti con incassi intorno o superiori ai 500.000 euro. Una (finta) scommessa che paga sostanzialmente sempre e la conferma che gli spettatori hanno voglia di spaventarsi, a prescindere dalla qualità del titolo, dagli attori e registi coinvolti o dal sottogenere rappresentato sul grande schermo.
Passando all’offerta streaming, gli Amazon Studios non si sono ancora buttati nella produzione di film horror originali, mentre Netflix ha scelto di proseguire sulla strada intrapresa negli anni precedenti offrendo ai sui abbonati una decina di titoli (tanto sulla carta intriganti quanto spesso nei risultati modesti), vale a dire: Velvet Buzzsaw con Jake Gyllenhaal, la dark comedy franco-belga Girls with Balls, Serpente a sonagli, Influenze maligne, Nell’erba alta di Vincenzo Natali, The perfection, Eli, Wounds di Babak Anvari, The Silence con Kiernan Shipka e l’indonesiano Il terzo occhio 2.
Cosa resta fuori da questa già abbondante offerta? Ma naturalmente l’home video, che va ad arricchirla ulteriormente con un’altra trentina di film mai passati dalle sale cinematografiche. Così, al fianco di titoli indipendenti italiani come 42 – 66 Le Origini Del Male di Dario Almerighi, Doggo And The Shotguns Choir di Paolo Treviso, Midway – Tra La Vita E La Morte di John Real, McBetter di Mattia De Pascali e The last heroes – Gli ultimi eroi di Roberto D’Antona, troviamo opere come The Monster di Bryan Bertino del 2016 (già passato sul digitale tra l’altro), Pet con Dominic Monaghan, La Notte Ha Divorato Il Mondo di Dominique Rocher, Mandy di Panos Cosmatos, The Head hunter, The Heretics e Piercing di Nicolas Pesce, che certo non avrebbero sfigurato al cinema ma che, forse, sono stati ritenuti troppo ‘di nicchia’ per meritare l’upgrade.
Interessanti i recuperi degli ancora inediti Red (2008), Phantasm IV: Oblivion (1998) e Phantasm: Ravager (2016). Il resto è una serie di piccoli titoli che solo in home video possono trovare collocazione. Stiamo parlando di Antisocial 1 e 2, Blood fest, Escape room di Will Wernick, Let Her Out, Scherzo Diabolico di Adrián García Bogliano, The night watchmen, Stake Land 2, Escape Room – The Game, Escape From Marwin, Vampyres di Victor Matellano, The Field Guide To Evil e Among The Shadows – Tra Le Ombre con Lindsay Lohan. Proprio per i più insaziabili.
Se sorvoliamo sul fatto che la proposta di titoli asiatici è stata pressoché nulla, si può tranquillamente affermare che il cinema horror in Italia goda di buona salute su tutti i fronti e sia una garanzia di introiti ‘facili’. Mettiamoci quindi comodi che già il 16 gennaio arriverà il bel The Lodge di Severin Fiala e Veronika Franz, già presentato con successo nel 2018 nei Festival europei più importanti, seguito a stretto giro – il 23 gennaio – dall’italianissimo In The Trap di Alessio Liguori e dallo shark movie 47 Metri – Uncaged di Johannes Roberts.
Di seguito il trailer italiano del film che ha dominato il 2019, IT – Capitolo Due:
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