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Riflessione | Il 2019 del cinema di fantascienza in Italia: film in picchiata, per numero e per incassi

27/12/2019 news di Alessandro Gamma

Ripercorriamo l'anno appena concluso, indagando tra le pieghe della distribuzione nostrana e i dati del botteghino per capire lo stato di salute del genere

film fantascienza 2019 ita

Come già fatto nel 2017 e nel 2018, anche alla fine di questo anno che sta per concludersi ci troviamo a fare il punto non solo sul cinema horror, ma anche su quello di fantascienza in Italia, tra uscite in sala, arrivi semi nascosti direttamente in home video e offerta originale delle piattaforme di streaming.

Come di consuetudine, partiamo dai film che sono arrivati nei nostri cinema nel corso degli ultimi 12 mesi, che sono stati appena 8 (abbiamo preferito lasciar fuori i cinecomic Marvel e DC come Shazam!, Captain Marvel, Avengers: Endgame, X-Men: Dark Phoenix, oltre a Spider-Man: Far from home ed Hellboy, che riteniamo troppo ‘controversi’ per il genere e ormai facenti parte di una categoria a sé).

John Goodman in Captive State (2019)A dominare la classifica degli incassi è così – come ampiamente prevedibile – Star Wars: l’ascesa di Skywalker di J. J. Abrams, nono e conclusivo capitolo della ‘terza’ trilogia della saga stellare più famosa della storia, che ha già superato i 500 milioni di dollari incassati nel mondo, di cui 8 in Italia in una decina di giorni di programmazione. Anche se difficilmente raggiungerà gli 1.3 miliardi di dollari di Gli Ultimi Jedi del 2017, non è difficile capire che si tratta del film di fantascienza più redditizio dell’anno (nel mondo), nonché l’unico che – purtroppo – andrà in attivo.

Qui infatti iniziano le noti assai dolenti, perché nessuno dei sette film sci-fi restanti (cinque dei quali costati oltre i 100 milioni di dollari) hanno ottenuto risultati al box office vagamente soddisfacenti per gli studi che li hanno prodotti. L’atteso adattamento del popolare manga di Yukito Kishiro, Alita: Angelo della battaglia da parte di James Cameron, costato ben 170 milioni di dollari, ne ha infatti incassati poco più di 400 nel mondo (di cui un paio in Italia); il sequel Godzilla II: King Of The Monsters di Michael Dougherty, dal budget di 170 milioni di dollari, ne ha portati a casa globalmente 385 (2.2 milioni da noi). Men in black international di F. Gary Gray, quarto capitolo con nuovi protagonisti (Chris Hemsworth e Tessa Thompson), che nelle intenzioni avrebbe dovuto rilanciare la serie in grande stile, è sì il secondo incasso sci-fi in Italia dell’anno con 2.8 milioni, ma ha raccolto solo 253 milioni nel mondo a fronte di un budget di 110.

Peggio hanno fatto Terminator: Destino Oscuro di Tim Miller, costato 185 milioni e capace di racimolarne appena 261 in totale (1.5 milioni in Italia) e il potenzialmente pionieristico Gemini Man di Ang Lee, che il pubblico non ha per nulla premiato (175 milioni di dollari complessivi – 2.2 milioni qui da noi – a fronte di un budget di 140).

Concludiamo con due film dal budget ‘contenuto’, ma ugualmente bistrattati, ovvero il ‘filosofico’ Ad astra di James Gray, che nonostante la presenza di Brad Pitt ha rastrellato la non proprio clamorosa somma di 127 milioni di dollari (1.7 in Italia) dietro a un budget di 50 milioni di dollari e Captive State di Rupert Wyatt, fanalino di coda – e peggior incasso sci-fi italiano per distacco, con appena 161.000 euro – costato 25 milioni e ‘premiato’ con un incasso globale di quasi 9 milioni. Catastrofico.

Rim of the World (2019) film mcg netflixCome avrete notato, ma certo non deve stupire, non figurano film italiani in questa lista.

Da una rapida occhiata si deduce che la situazione generale è piuttosto tragica, a prescindere dalla qualità ‘oggettiva’ del singolo titolo, sebbene in Italia non si siano registrati picchi particolarmente negativi di ‘disaffezione’. Né i film originali né i sequel / reboot di saghe storiche sembrano però fare la minima presa sugli spettatori tale da giustificare investimenti così elevati nella loro produzione, che restano tuttavia necessari per garantire un’adeguata dose di effetti speciali, fondamentale nel cinema di fantascienza ‘di massa’. Difficile capire quale politica adotteranno gli studi di Hollywood nel prossimo futuro, ma non aspettiamoci certo un aumento dei titoli prodotti …

Spostandoci sull’offerta in streaming, se gli Amazon Studios ancora non hanno deciso di entrare in gioco sul fronte della fantascienza pura, Netflix ha garantito ai suoi abbonati anche per il 2019 una decina di titoli riconducibili al genere (tra originali e distribuiti in esclusiva), dalla qualità non proprio eccelsa e che difficilmente se portati al cinema avrebbe incassato bene (i nomi coinvolti, tra registi, attori e produttori non sembrano certo capaci di portare le masse in sala).

Nel corso dei 12 mesi di quest’anno sono infatti stati inseriti a catalogo IO – Sola sulla Terra, con Anthony Mackie e Margaret Qualley, I am mother con Hilary Swank, See you yesterday (prodotto da Spike Lee) e Rim of the World di McG. Lodevolmente, visto che l’Asia nei nostri cinema non va certo per a maggiore, troviamo a catalogo anche i kolossal cinesi campioni di incassi in patria Shanghai Fortress con la superstars Shu Qi e The Wandering Earth di Frant Gwo.

Anche nel caso di Netflix, l’impegno nei confronti dei film di fantascienza non è certo particolarmente ‘importante’ … Il punto è però che in generale si producono molti meno titoli appartenenti a questo genere, proprio perché troppo costosi e / o poco redditizi, quindi si lavora su altro, che dà soddisfazioni certe nonostante la qualità (vedi l’horror, ne parleremo nell’apposita riflessione).

Keanu Reeves in Replicas (2018)Cosa resta quindi agli appassionati? L’home video naturalmente. Per quanto concerne la distribuzione di titoli direttamente in DVD / Blu-ray, l’unico che – forse – merita una doverosa segnalazione è Dredd – Il Giudice Dell’Apocalisse, lungometraggio diretto da Pete Travis (o Alex Garland …) rimasto inedito nel nostro paese dal 2012, che finalmente ha visto ora la luce. I rimanenti sono lungometraggi generalmente prodotti in paesi che non sono gli Stati Uniti, presentati magari con successo in qualche Festival internazionale ma già destinati / condannati sul nascere a dover essere cercati dagli appassionati di fantascienza col lanternino.

E così abbiamo i lodevoli Attraction (dalla Russia), Anon con Amanda Seyfried e Clive Owen, Prospect con Pedro Pascal, A.I. Rising – Il futuro è adesso (con la ex pornostar Stoya) e l’animato Renaissance (inedito dal 2006 …); e poi i meno lodevoli Replicas don Keanu Reeves, Kin con James Franco ed Encounter con Luke Hemsworth, oltre a tutta una serie di titoli da paesi ‘insoliti’, come Kill switch (USA / Olanda), Singularity – L’Attacco Dei Robot (Svizzera / USA) e Broken Darkness (Sudafrica). Vale la pena di ricordare infine l’uscita di Domani Si Balla!, film diretto da Maurizio Nichetti nel lontanissimo 1982, clamorosamente inedito fino ad oggi in DVD.

Le speranza per una ‘resurrezione’ in grande stile della fantascienza nel 2020 sono tutte affidate alla nuova versione di Dune di Denis Villeneuve, anche se visto com’è andato Blade Runner 2049 c’è poco da star tranquilli.

Di seguito il trailer di Ad Astra: