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Titolo originale: Child's Play , uscita: 19-06-2019. Budget: $10,000,000. Regista: Lars Klevberg.

La Bambola Assassina 2019 | La recensione del reboot di Lars Klevberg

20/06/2019 recensione film di Alessandro Gamma

Il film con Aubrey Plaza azzera e aggiorna la storica saga slasher secondo quelli che sono i moderni standard hollywoodiani, cercando equilibrio tra il passato e il presente

la bambola assassina 2019 film chucky buddi

Dopo una serie di corti, tra cui Polaroid, che ha finito per diventare un lungometraggio recentemente arrivato nelle nostre sale dopo un lungo ‘purgatorio distributivo’ (la recensione), il regista norvegese Lars Klevberg torna sulle scene con il criticatissimo reboot di un classico dell’horror anni ’80, La Bambola Assassina (Child’s Play).

la bambola assassina 2019 film posterL’atto di toccare un franchise appartenente al decennio di culto per gli amanti dei film di genere attraverso un lavoro che deve per forza di cosa anche soddisfare le esigenze del pubblico contemporaneo, è un esercizio senza dubbio pericoloso, ma ampiamente sistematizzato sin dai primi anni 2000 a Hollywood. Abbiamo così avuto i ‘restyling’ di L’alba dei morti viventi di Zack Snyder, NightmareNon aprite quella porta di Marcus Nispel, passando poi per i vari AmityvilleThe Hitcher, Venerdì 13Omen – Il Presagio, per arrivare infine al Suspiria di Luca Guadagnino (la recensione).

Insomma, non c’è titolo classico del cinema del terrore che fosse stato risparmiato dall’ondata di rifacimenti (quasi tutti stroncati da pubblico e critica peraltro), con l’eccezione, curiosamente, proprio di La Bambola Assassina, saga slasher che dal primo capitolo di Tom Holland del 1988 è fiorita fino ad arrivare a contare ben 6 seguiti, di cui l’ultimo – Il Culto di Chucky di Don Mancini (la recensione) nel 2017.

E se la MGM ha giocato abbastanza al ribasso nella campagna marketing del film, per limitare la possibile ondata di critiche preventive da parte dei fan, va detto che, almeno nella prima metà, La Bambola Assassina 2019 riesce perlomeno a risultare sufficientemente interessante come approccio.

Dimenticando prevedibilmente l’aspetto soprannaturale / vudù della vicenda originale, il nuovo Chucky – già, il nome è rimasto lo stesso, altro che Buddi … – lambisce, non troppo diversamente da I Morti Non Muoiono di Jim Jarsmusch (la recensione), i confini della satira alla società dei consumi e al nostro uso smodato delle nuove e invasive tecnologie (nella finzione è il colosso Kaslan, ma i riferimenti ad Alexa e alle auto Tesla che si guidano da sole sono del tutto non casuali), specialmente quelle che finiscono nelle mani degli adolescenti. Lars Klevberg risale addirittura alla fabbrica vietnamita dove si producono le bambole, rintracciando lì l’origine del Male, nella moderna schiavitù degli operai sottopagati e vessati. Uno sfruttamento che dà vita a un bambolotto high-tech dotato di chip per l’Intelligenza Artificiale che registra – audio e video – ogni cosa, i cui blocchi di sicurezza vengono rimossi per consentirgli di esercitare il suo pericoloso libero arbitrio.

la bambola assassina 2019 film Brian Tyree Henry e Gabriel BatemanEsportato negli Stati Uniti per essere commercializzato nei migliori negozi come giocattolo alla moda del momento, la bambola Buddi – in un curioso e cercatissimo parallelismo (viene riformulata sarcasticamente la canzone ‘Hai un amico in me’) con Toy Story 4 (la recensione) – vede l’assurdità della sua condizione minata in un contesto sociale povero, dove la cattiva educazione dei ragazzini abbandonati a se stessi da genitori più o meno assenti vanificherà la sua capacità di scegliere il Bene …

Che idea balzana lasciare che il nostro sintetico protagonista dai capelli rossi scopra nel corso di una notte qualsiasi un’antologia delle scene più gore di Non aprite quella porta – Parte 2 – un film non a caso della MGM – in compagnia di un pubblico di giovanissimi che si cappottano sul pavimento dalle risate vedendole. L’omicidio efferato diventa quindi ai suoi occhi qualcosa di divertente e il nostro nuovo ‘amico per la vita’ Buddi / Chucky si adeguerà rapidamente. Uccidere fa parte dell’atto di giocare!

Dopo diversi ‘incidenti’, la bambola assassina si ritroverà suo malgrado inspiegabilmente abbandonata, tradita e, a queste condizioni, cercherà di (ri)assicurarsi l’amicizia di Andy Barclay, il ragazzino che lo aveva adottato  (Gabriel BatemanLights Out) e del quale era diventato una sorta di contorta guardia del corpo – facendo leva sulla sua volontà di spargere sangue. E proprio i legami di sangue sono il filo conduttore di questa sardonica horror comedy R-Rated, che ha senz’altro il pregio di essere breve (85 minuti), non puntare sugli abusati jumpscare e che tutto sommato è rispettosa della semplice struttura in tre atti in stile whodunit del capostipite, non dimenticandosi di gettare nella mischia una spolverata di dark humor (su tutto i ragazzini che impiegano Chucky per fare scherzi) e qualche momento splatter, tra arti mozzati e ossa fratturate.

Il regista e lo sceneggiatore Tyler Burton Smith, per provare a unire due generazioni – i giovani sempre connessi del 2020 e i quarantenni che hanno amato il capostipite – ricorrono subdolamente all’utilizzo di tutti quegli elementi ritenuti oggigiorno ormai essenziali per riuscirci, inevitabilmente strizzando l’occhio ai coming-of-age nostalgici del recente passato come la serie Stranger Things o IT, e di riflesso indurre a rimembrare lo spirito delle produzioni della Amblin come Explorers, I Goonies o D.A.R.Y.L. . Nel giovane eroe di La Bambola Assassina 2019 – e nei suoi amici – possono quindi essere ritrovate tutte le caratteristiche stereotipiche di tali classici, ma gli adulti non dovrebbero avere grossi problemi a relazionarsi con il suo turpiloquio ‘moderno’, nonostante la differenza di età. Anzi.

la bambola assassina 2019 film Aubrey PlazaIn un contesto di distopia commerciale dove il lancio di un nuovo prodotto scimmiotta gli isterici Black Friday americani poi, la presa di coscienza collegata a una Intelligenza Artificiale da parte di Chucky rievoca inesorabilmente Halloween III – Il signore della notte, in cui le forze del male prendevano possesso dei bambini nel corso della notte di Halloween attraverso uno spot televisivo malefico. In La Bambola Assassina 2019 non mancano inoltre alcuni gustosi omaggi: Poltergeist III – Ci risiamo (un’altra produzione MGM) viene tirato in ballo in modo non casuale, poiché uno dei temi di quel film era proprio  il ricorso da parte di forze del male delle tecnologie moderne, là sotto forma di lussuoso grattacielo; Frankenstein, RoboCopRe-Animator di Stuart Gordon e il già citato Non Aprite Quella Porta – Parte 2 sono altri rimandi frutto di palese ammirazione.

Se qualche appunto invece va mosso, oltre che per la mancata possibilità di godere dello sfaccettato doppiaggio di Mark Hamill di Chucky e alla assoluta prevedibilità dell’ultimo atto (che sulla carta aveva ben altre potenzialità vista la situazione e le ‘new entry’) c’è la scarsa verve dei membri cast, che non vanno oltre il compitino di routine in ruoli piuttosto standard e che implicano comportamenti talvolta assurdi (senza contare che il problema all’udito di Andy in sostanza non ha alcuna ripercussione significativa sullo svolgimento), e dove la mamma single Aubrey Plaza non può brillare come avrebbe meritato. Sugli sforzi mimici in CGI del bambolotto – che ineluttabilmente richiama il grottesco T-800 di Terminator Genisys – il giudizio resta invece piuttosto soggettivo. Qualcuno li troverà simpatici, qualcun altro fastidiosi.

Non ci sono scene post credits.

Di seguito il full trailer italiano di Child’s Play / La Bambola Assassina, nei nostri cinema dal 19 giugno: