Voto: 8/10 Titolo originale: 八佰 , uscita: 14-08-2020. Budget: $80,000,000. Regista: Guan Hu.
800 eroi | La recensione del film di guerra cinese di Guan Hu (FEFF 23)
27/06/2021 recensione film 800 eroi di Marco Tedesco
Il regista torna sulle scene con un kolossal da 80 milioni di dollari, tecnicamente impressionante e violentissimo
Gli ottocento del titolo dell’ambiziosa epopea di Guan Hu sono gli infaticabili soldati nazionalisti cinesi che furono incaricati di difendere un magazzino di Shanghai per quattro giorni durante la seconda guerra sino-giapponese. Presentato come l’equivalente cinese di Dunkirk (la recensione), 800 eroi (o 八佰) è la meticolosa ricreazione della provocatoria resistenza che ispirò – non dissimilmente dai 300 spartani di milleriana memoria – una nazione, nonché il primo film commerciale in Asia ad essere girato interamente con telecamere IMAX.
Allargando le sue ambizioni dopo il successo del crime drama Mr. Six (2015), Guan Hu si sforza ora di contestualizzare l’assedio all’interno dell’arena politica internazionale (leggi propaganda), ma sono le sequenze di combattimento architettate in modo elaborato e il risoluto spirito patriottico ad aver probabilmente spinto 800 eroi allo status di blockbuster nella Cina post-pandemia.
Questo percorso verso la gloria al botteghino è stato però irto. Atteso per la serata di apertura al Shanghai International Film Festival del 2020, la proiezione è stata annullata, suscitando speculazioni che la sua venerazione per il Kuomintang di Chiang Kai-shek fosse stata ritenuta inappropriata durante il 70° anniversario della Repubblica popolare cinese.
Poi, diverse date di uscita sono state ostacolate, mentre Guan Hu continuava a lottare e i cinema venivano chiusi a causa del Covid-19. Eppure, quando alla fine è riuscito ad arrivare sugli schermi in agosto, accorciato di 13 minuti, il film è diventato un successo colossale. Mentre i distributori di tutto il mondo speravano che Tenet potesse rilanciare gli affari, 800 eroi si è rivelato il salvatore del mercato dei multiplex cinese, rastrellando quasi 500 milioni di dollari ad oggi (su molti mercati occidentali non è ancora uscito, Italia in primis), sulle orme di blockbuster come Operation Red Sea (2018) e The Wandering Earth (la recensione).
L’azione si svolge nell’ottobre 1937, quando Shanghai cade in mano alle forze giapponesi e Chiang Kai-shek ordina ad alcune truppe di rimanere indietro nel tentativo di conquistare la simpatia internazionale all’imminente conferenza delle nove potenze a Bruxelles. Incaricato di difendere un magazzino di Sihang di sei piani, un edificio di proprietà delle quattro principali banche di Shanghai, il 524esimo reggimento dell’esercito rivoluzionario nazionale è composto da veterani brizzolati, patrioti fedeli, disertori impauriti e civili non addestrati.
I giapponesi non possono rischiare di sganciare bombe poiché il magazzino si trova sulla riva del fiume, proprio di fronte alla concessione britannica, quindi opta per lanciare una serie di attacchi furtivi. Guidati dal col. Xie Jinyuan (Du Chun), i quattrocento soldati cinesi (il numero è stato esagerato …) si sforzano così di tenere a bada il nemico, nonostante un numero di truppe e di provviste inferiori.
Dotato di un cospicuo budget di 80 milioni di dollari, 800 eroi appare in realtà più costoso del prezzo sul cartellino grazie ad effetti speciali di alta qualità e un imponente senso delle proporzioni. Come con la maggior parte dei war movie cinesi, il coinvolgimento emotivo è limitato dall’esaltazione dello sforzo di gruppo sopra all’eroismo individuale, indipendentemente da tutti i sanguinosi sacrifici in bella mostra. Anche personaggi che sembrano intesi come surrogati del pubblico, come due fratelli (Zhang Junyi e Ou Hao) coinvolti negli eventi mentre fuggono dalla loro provincia settentrionale ormai invasa, o cadono nel dimenticatoio o vengono uccisi improvvisamente.
Tuttavia, questo approccio consente a Guan Hu di creare una sorta di mosaico fatto di preparazione, anticipazione e avvincenti e prolungate esplosioni di azione assordante. La raffinata fotografia di Cao Yu assicura che i giochi strategici di entrambe le parti e le dinamiche del melting pot della concessione britannica siano sempre chiare, evitando i toni seppia di 1917 (la recensione) in favore di una sensibilità vividamente immediata. In effetti, la storia di 800 eroi è resa ferocemente contemporanea, con il pubblico gettato nel vivo delle cose attraverso riprese POV immersive e coreografie tattili di battaglia (opera di Glenn Boswell), che probabilmente si prendono alcune libertà storiche per ottenere un maggiore impatto viscerale.
Poiché la barbarie dell’esercito giapponese è dispensata – prevedibilmente – a un livello di efficienza ribollente, il contrasto che più balza all’occhio è allora quello che riguarda le classe sociali. Le incredibili scenografie di Lin Mu giustappongono il magazzino fatiscente, che è essenzialmente una gigantesca bara, con la lussuosa concessione britannica dove si può ancora godere di un relativo comfort e di una frivola – e assurda – aria di evasione.
I soldati guardano dall’altra parte del fiume, bramando un rifugio sicuro, coi cittadini cinesi borghesi e i membri della stampa straniera che si godono tale sanguinario spettacolo in diretta. Tuttavia, l’orgoglio nazionale finisce per superare inevitabilmente questa disparità di ricchezza, poiché gli spettatori si ritrovano galvanizzati e a fare il tifo per gli underdog condannati al massacro quando alcuni ‘privilegiati’ addirittura mettono a rischio le proprie vite trasportando rifornimenti o ottenendo una linea telefonica attraverso il ponte.
In definitiva, se nei suoi ipercinetici e frastornanti 148 minuti 800 eroi potrebbe risultare addirittura estenuante (e soverchiantemente retorico, come molto spesso accade), considerato anche che alcuni suoi elementi sono purtroppo deludenti (la colonna sonora di Andrew Kawczynski oscilla tra il rumoroso e il derivato) oppure semplicemente dei cliché (un cavallo bianco che galoppa tra le macerie …), il film resta comunque una visione imponente e per molti versi sorprendente, capace di tener desta l’attenzione fino ai titoli di coda.
Di seguito trovate il trailer italiano di 800 eroi, nei nostri cinema dal 25 giugno:
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