A. Bustillo e J. Maury su Halloween II: “Vi sveliamo i dettagli del nostro sequel mai girato” (esclusivo)
21/10/2021 news di Alessandro Gamma
I due registi francesi parlano dello script che presentarono alla Dimension nel 2008, prima che Rob Zombie subentrasse in cabina di regia per realizzare il seguito di The Beginning
Se ci seguite con regolarità, saprete che negli ultimi anni non abbiamo perso occasione per intervistare ad ogni occasione Alexandre Bustillo e Julien Maury.
Rinnovando quindi questa ‘amicizia’ di lunga data coi due registi francesi, li abbiamo nuovamente incontrati pochi giorni fa al Festival del Cinema Fantastico di Sitges, dove hanno presentato la loro ultima fatica, La Casa in Fondo al Lago (la nostra recensione).
Non abbiamo però approfondito l’horror subacqueo, bensì, un po’ come già avvenuto nel 2020 con Hellraiser (l’intervista), la tribolata partecipazione a un progetto alla fine mai andato in porto (almeno per loro due) riguardante un’altra icona del cinema di genere, Michael Myers.
I più preparati forse sapranno infatti che Alexandre Bustillo e Julien Maury vennero contattati dai fratelli Weinstein per dirigere il sequel di Halloween – The Beginning, arrivato proficuamente nei cinema nel 2007, ma che dopo aver lavorato alla sceneggiatura del film, vennero infine messi da parte proprio per il ritorno del ‘figliol prodigo’ Rob Zombie, più gradito ai vertici della Dimension.
A parte qualche informazione sparsa, nessuno ha mai approfondito di cosa avrebbe parlato questa versione di Halloween II, e così abbiamo deciso di chiedere direttamente ai due sceneggiatori e registi, che ne hanno raccontato i dettagli:
Fondamentalmente, la nostra idea per Halloween II era di mantenere la stessa struttura usata nel primo film di Rob Zombie, poiché noi l’avevamo amato molto. Quando i Weinstein ci offrirono l’opportunità di scriverne e dirigerne il sequel, scrivemmo un trattamento molto velocemente.
In sostanza, il film sarebbe stato diviso in due parti: la prima si sarebbe svolta all’interno del manicomio di Smith’s Grove, durante i 15 anni di prigionia di Michael Myers, in cui il Dott. Loomis avrebbe cercato di riportarlo ‘alla vita’ e di fargli recuperare la sua umanità, ma senza successo.
Era una prima parte molto insolita, senza i soliti omicidi e la violenza, soltanto sessioni di terapia tra uno psicopatico e il dottore che lo aveva in cura. Certo, avremmo visto anche dei personaggi secondari, ma essenzialmente sarebbero stati solo il Dotto. Loomis e Michael. Nella seconda parte, invece, sarebbe stato uno slasher più classico, sulla scia di Il Signore della Morte di Rick Rosenthal del 1981.
Avrebbe seguito da vicino la trama di The Beginning, con Michael Myers ancora vivo, condotto all’ospedale e riportato in vita durante l’operazione, che avrebbe cominciato a uccidere tutti quanti nella struttura per poi rimettersi a dare nuovamente la caccia a Laurie.
Sarebbe poi riuscito a scappare e sarebbe cominciato una sorta di gioco al nascondino in giro per tutta Haddonfield. A quanto pare, anche se non lo abbiamo ancora visto, ma sembra che in Halloween Kills di David Gordon Greene [la recensione] succeda proprio qualcosa del genere. Il personaggio principale della seconda parte della storia sarebbe stato lo Sceriffo Leigh Brackett [Brad Dourif].
Come siete arrivati all’idea di una prima parte così azzardata all’interno di questo lungo franchise?
Per noi era importante mostrare un lato inedito di Michael Myers, perché volevamo creare una certa empatia per lui. Sarebbe rimasto una macchina di morte, ma parimenti umano. Almeno nella concezione di Rob Zombie. Sappiamo che nel primo Halloween di John Carpenter del 1978 era stato tratteggiato come ‘Male puro’, un robot invincibile e ultraterreno, ma in Halloween – The Beginning era un ragazzino con enormi problemi, ma pur sempre umano.
Sbaglio, o è un po’ quello che avete fatto anche con il giovane ‘faccia di cuoio’ del vostro Leatherface per l’omonimo film del 2017 (la recensione)?
Esattamente, è così. Per quello abbiamo accettato di dirigere quel film. Quando all’inizio ci chiesero se fossimo interessati pensammo: ‘Oh no, un altro film coi soliti ragazzetti perfettini squartati da una motosega …’.
Ma quando leggemmo la sceneggiatura capimmo che era qualcosa di diverso, qualcosa di più simile a La Casa del Diavolo, un film che amiamo proprio per l’idea di creare empatia coi ‘mostri’.
E come mai alla fine non avete diretto Halloween II?
La ragione è piuttosto semplice. Dopo Halloween – The Beginning, Rob Zombie avrebbe dovuto girare un altro film coi Weinstein, dal titolo T-Rex, ma i due fratelli dopo averne letto la sceneggiatura si rifiutarono di metterci dei soldi per produrlo. Così, visto che aveva firmato un contratto per dirigere due film con la Dimension, lo spinsero ad accettare Halloween II. Lui accettò, tra l’altro scrivendolo, girandolo e montandolo poi in appena sei mesi. Quindi, visto che noi due non siamo delle rockstar come lui [ridono], i Weinstein ci salutarono cordialmente!
Di seguito il trailer internazionale di Halloween II di Rob Zombie:
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