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Voto: 6/10 Titolo originale: Comment je suis devenu super-héros , uscita: 19-11-2020. Budget: $18,000,000. Regista: Douglas Attal.

Come sono diventato un supereroe | La recensione del film di Douglas Attal (su Netflix)

11/07/2021 recensione film di William Maga

Il romanzo del francese Gérald Bronner viene adattato in modo modesto, coi protagonisti Benoît Poelvoorde e Pio Marmaï che non riescono a incidere, persi in uno script indeciso e poco coraggioso

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Nel 2021, i supereroi non sono già da un bel pezzo qualcosa al di fuori dall’ordinario. Ci siamo infatti da tempo abituati al fatto che ci sono alcune persone dotate di poteri ‘sovraumani’. Ma se, invece, tutti quanti potessero averli? In effetti, c’è una droga in circolazione che garantirebbe proprio di raggiungere tale incredibile risultato anche all’uomo più ‘comune’. L’idea è certo allettante ma, come spesso avviene, la situazione va velocemente fuori controllo, coi primi individui ad averla sperimentata che iniziano ad abusare di questi nuovi poteri per finalità non esattamente encomiabili. Così, il poliziotto Gary Moreau (Pio Marmaï) viene incaricato con la sua nuova collega Cécile Schaltzmann (Vimala Pons) di andare a fondo della faccenda e di ritirare la droga dal mercato. Nel non semplice compito è supportato da Monté Carlo (Benoît Poelvoorde) e da Callista (Leïla Bekhti), due veri supereroi che usano le loro facoltà a fini di bene …

come sono diventato un supereroe film poster 2021Questa è la non esattamente innovativa premessa di Come sono diventato un supereroe (Comment je suis devenu super-héros), film di produzione francese appena finito nel catalogo dalle maglie larghe di Netflix, attentissimo al filone. Di certo non sono mancati i tentativi di trarre profitto di riflesso dall’ampia popolarità dei titoli Marvel e DC usciti nell’ultimo decennio. D’altro canto, i tentativi che si possono dire riusciti si contano sulle dita di una mano.

The Umbrella Academy è una delle poche produzioni del servizio di streaming rivelatasi un successo di pubblico e critica. Ma non vanno scordati – o forse si … – i recenti Thunder Force, Project Power (la recensione) o Jupiter’s Legacy, freschissima di cancellazione. Film e serie che potranno pure contare su grandi nomi da spendere sui poster, ma non su sceneggiature altrettanto valide. E nemmeno sul fronte degli effetti speciali possono suscitare particolare entusiasmo negli appassionati, pagando dazio a un segmento che semplicemente è troppo in mano ai ricchi studi hollywoodiani perché ci sia spazio per delle copie ‘economiche’

Sfortunatamente, questo vale anche per Come sono diventato un supereroe (budget: 18 milioni di dollari). In origine, il film diretto dall’esordiente Douglas Attal avrebbe dovuto arrivare nei cinema almeno nel suo paese d’origine, ma la persistente pandemia di COVID-19 ha costretto a cambiare i piani più volte. Alla fine, come spesso abbiamo visto accadere, il team di programmazione di Netflix è intervenuto, lesto a raccogliere quei titoli finiti nel ‘limbo distributivo’ con l’intento di gonfiare il proprio catalogo. È assai improbabile che trovi un pubblico più vasto. Chiunque non abbia molta familiarità con il cinema francese – e quindi conosca e apprezzi già il cast di volti impiegati – probabilmente non avrà nemmeno questo motivo per ricordarlo tra qualche tempo e riuscire a distinguerlo così in mezzo agli altri ‘colleghi’ che arrivano a cadenza mensile.

A tal proposito, l’impressione più forte la suscita – non sorprendentemente – il 56enne Benoît Poelvoorde, fattosi conoscere nel 1992 con il docufilm duro noir Il cameraman e l’assassino e che da allora è diventato uno degli attori transalpini più apprezzati nel campo della commedia. La sua performance prova a garantire un po’ di ‘sollievo comico’ in Come sono diventato un supereroe, grazie al suo anziano eroe che ha problemi con la prole, e a volte gioca la carta del vecchietto rimbambito, ma – in ogni caso – questi brevi momenti non sono sufficienti a far pendere l’ago dell’atmosfera generale verso una leggerezza diffusa.

Sebbene l’adattamento dell’omonimo romanzo di Gérald Bronner del 2007 avrebbe avuto tutto il potenziale per giocare con il concetto di supereroe e di prendere in giro molti dei cliché tipici di queste figure, lo script fa relativamente poco in quella direzione. Piuttosto, i ben cinque sceneggiatori (Cédric Anger, Douglas Attal, Gérald Bronner, Melisa Godet e Charlotte Sanson) cercano di aggiungere in qualche modo elementi tragici alla storia.

come sono diventato un supereroe film netflix 2021Anche l’apparizione dell’attore protagonista Pio Marmaï è un po’ deludente a conti fatti. Il 36enne di Strasburgo ha già dimostrato il suo talento recitativo in molti film, come Felicità (2019) e serie TV. come En thérapie, ma qui non riesce a esprimersi al meglio, con il suo distintivo fascino scarmigliato che si perde in mezzo agli effetti speciali. Viene fatto un tentativo di assicurare un po’ di profondità al personaggio attraverso il suo background, che tuttavia si rivela abbastanza poco interessante. Almeno l’interazione con Vimala Pons (Vengo subito) funziona un po’ meglio ma, ancora una volta, la sceneggiatura di Come sono diventato un supereroe non fornisce abbastanza ‘ciccia’ in questi punti per consentire ai due di concretizzare l’interazione in qualcosa di rilevante. Se due personaggi non riescono ad andare d’accordo all’inizio, allora sappiamo già cosa succederà alla fine.

Detto questo, non siamo davanti a un fallimento totale. Di tanto in tanto è divertente. Gli effetti speciali raggiungono la sufficienza, almeno per una produzione che costa un decimo delle controparti statunitensi. E in qualche modo i personaggi che si muovono in questo mondo sono affascinanti. Solo sarebbe stato meglio che avessero avuto qualcosa di avvincente da fare. Ma così com’è, Come sono diventato un supereroe è un altro titolo che si somma alla lunghissima lista di storie di supereroi nella media (mediocri?). Un prodottino estivo da cominciare se non c’è niente di meglio da fare e che si può saltare senza rimpianti. Ma se dovesse davvero essere messo in cantiere un sequel, come promesso prima dei titoli di coda, allora sarà meglio lavorare su una sceneggiatura che sappia rendere giustizia all’ambientazione e all’ensemble.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Come sono diventato un supereroe, nel catalogo di Netflix dal 9 luglio: