Voto: 6/10 Titolo originale: Finch , uscita: 04-11-2021. Budget: $2,500,000. Regista: Miguel Sapochnik.
Finch: la recensione del film fanta-apocalittico di Miguel Sapochnik (su Apple TV+)
05/11/2021 recensione film Finch di William Maga
Tom Hanks è il solitario e tenace protagonista di un prodotto di soft sci-fi per famiglie, simpatico e poco più
Tom Hanks, un adorabile cane e un robot maldestro si mettono in viaggio in un’America post-apocalittica in Finch, prodotto d’intrattenimento per famiglie in stile Disney alle cui spalle c’è non casualmente la Amblin Entertainment, ma questa volta per AppleTV+. È difficile dire chi dei membri del succitato cast sia il più avvincente / riuscito, ma un plauso va in ogni caso al 65enne attore brizzolato per aver condiviso lo schermo con un bastardino ruba scena e un maldestro ammasso di bulloni e viti.
Incentrato sulla famiglia fino all’eccesso – anche della sua durata (2 ore tonde) – Finch prende il titolo dal protagonista, Finch Waldestein (Hanks), un uomo che è sopravvissuto a una catastrofe ambientale e vive ora da solo in un laboratorio sotterraneo con il robot che ha costruito e con un cane randagio di nome Goodyear, che adora. Ingegnere robotica, sta creando Jeff (doppiato n originale da Caleb Landry Jones) affinché possa prendersi cura del pelosotto quando lui non sarà più in giro, cosa che accadrà prima piuttosto che poi, a causa di danni irreparabili da radiazioni.
Questo esempio di soft sci-fi pigia tutti i pulsanti giusti di un argomento molto caldo tra i giovani adolescenti del 2021, preoccupati per l’ambiente e il loro futuro. Dà ospitalità anche ad uno scenario distopico terrificante avvolto da un soffice piumone di pucciosità: Josh, l’automa ‘neonato’, inizia a parlare alla maniera di Stephen Hawking e commette molti errori simpaticamente distruttivi come ogni altro adolescente umano, almeno fino a quando non comincia a ‘darsi da fare’ e infine trova la voce di un giovane adulto (americano).
Goodyear è interpretato invece da un vero cane randagio di nome Seamus, che suscita immediata – e protratta – simpatia. La robotica e il creature design, inizialmente messe in bella mostra in Dewey, un rover lunare modificato simile a WALL-E, e successivamente nel sorprendente concept per Josh, sono di prima classe.
Gli spettatori adulti, tuttavia, potrebbero aver necessità di qualcosa in più in termini di drammaticità da questa gita on the road, specie perché tematiche come quella dell’isolamento sociale e della sfiducia verso il prossimo rimangono in gran parte irrisolti, contribuendo a ‘mozzare’ l’arco narrativo di Tom Hanks.
Finch rimane nel suo laboratorio in una desolata St. Louis – e per gli occasionali raid di cibo (per cani) – finché non si rende conto che il tempo sta per scadere, e così il trio si mette lesto in viaggio con un camper appositamente progettato alla ricerca del Golden Gate Bridge.
Tutti i pericoli lungo il percorso provengono, ripetutamente, dagli eventi meteorologici e Tom Hanks deve fare gli straordinari per trasmettere il senso terrore vissuto quando non c’è nulla di tangibile al loro inseguimento. In un’occasione, i nostri eroi sono sì pedinati da un’automobile, ma da essa non esce mai nessun essere umano. Né Finch finisce mai le scorte di acqua, gas o di batteria per Josh (sicuramente un problema importante dopo che i pannelli solari del suo furgone vengono schiacciati …).
Lo scenario è decisamente familiare: Finch è una miscela di un po’ di tutto, da L’uomo del Giorno Dopo a The Martian, passando per Humadroid, in cui un unico sopravvissuto deve raccogliere tutte le forza rimaste – e, in questo caso, passare la conoscenza della razza umana (o il 72% di essa …) a una Intelligenza Artificiale prima di morire.
L’unico vero colpo di scena è il cane, e non parla. Eppure, il regista di molti episodi della serie Il Trono di Spade e di Repo Man, Miguel Sapochnik, riesce a trovare un certo goffo fascino in questo scenario, e il montaggio ad opera di Tim Porter è abbastanza astuto da aggiungere dosi di quell’energia di cui altrimenti si sentirebbe la mancanza.
Scritto dal veterano produttore britannico Ivor Powell (Alien, Blade Runner) assieme a Craig Luck, Finch fa seguito alle collaborazioni di Tom Hanks con AppleTV+ dell’anno scorso, Greyhound: il nemico invisibile (la recensione) e Notizie dal mondo. Questi personaggi eroici e stoici sono sempre stati adatti per l’attore premio Oscar, e ancor più con la solennità data dall’avanzare dell’età.
È difficile infatti pensare a un altro nome abbastanza generoso da reggere sulle sue spalle un’opera come Finch che, nonostante i suoi simpatici co-protagonisti, non funziona quasi mai quando Tom Hanks è fuori dallo schermo, un aspetto che diventa via via più problematico prima della fine.
Di seguito trovate il trailer internazionale di Finch, dal 5 novembre su Apple TV+:
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