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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Little Monsters , uscita: 29-08-2019. Regista: Abe Forsythe.

Little Monsters: recensione del film di zombi di Abe Forsythe con Lupita Nyong’o

19/10/2019 recensione film di William Maga

L'attrice premio Oscar è la deliziosa protagonista, tutta cuore e colpi di pala, di una horror comedy dissacrante e scorretta, che mescola mirabilmente splatter e buoni sentimenti

little monsters film 2019 Lupita Nyong'o

Cercare di capire se c’è “ancora vita” nell’inflazionatissimo genere horror degli zombie movie è diventato da tempo uno degli argomenti di discussione più logori tra gli appassionati. Serie TV, libri, fumetti, film, videogiochi, meme e giocattoli presentano a cadenza mensile i morti viventi al pubblico, eppure, sorprendentemente, di tanto in tanto una o due voci riescono a sollevarsi dal coro di piattume generale, dimostrando che qualche soddisfazione si può ancora trovare se si cerca bene nella massa informe di prodotti che arrivano sul mercato.

Zombie contro Zombie (la recensione) e Train to Busan (la recensione) sono due dei migliori esempi in tal senso (L’alba dei morti dementi ha già 15 anni sulle spalle) è, capaci di regalare nuovi spunti interessanti e decostruzioni intelligenti e separarsi dalla mediocrità diffusa. Ora, anche Little Monsters dello sceneggiatore e regista australiano Abe Forsythe (Ned, Down Under) si aggiunge all’elenco di graditi titoli che riescono a ritagliarsi uno spazietto al sole all’interno del sottogenere che mescola i non morti con umorismo e buoni sentimenti. Evidentemente, non si tratta della prima zombie comedy della storia, ma la sua sensibilità comica e il suo approccio sincero alla caratterizzazione dei personaggi la rendono unica e decisamente divertente, oltre che genuinamente dissacrante.

little monsters film 2019 posterDave (Alexander England) è un musicista fallito che pensa di avere talento, ma che in realtà non è in grado di assumersi alcuna responsabilità o di crescere, è stato scaricato dalla sua ragazza ed è finito a vivere nella casa di sua sorella, peraltro madre single. Pessima influenza per il ragazzino di 5 anni, Felix (Diesel La Torraca), quando un giorno decide di accompagnarlo a scuola si innamora a prima vista della sua maestra, la raggiante Miss Caroline (il premio Oscar Lupita Nyong’o).

Tentando di far breccia nell’insegnante, Dave si offre allora volontario per accompagnare la classe di Felix durante una gita scolastica, che riserva però un paio di grosse sorprese: la prima è l’apparizione del famoso conduttore di show per bambini Teddy McGiggle (Josh Gad), la seconda è l’improvviso scoppio di una epidemia di zombi, che iniziano a divorare tutte le creature che trovano sul loro cammino.

Spetta quindi ai tre adulti rimasti (due dei quali a malapena definibili come tali) proteggere i bambini e trovare una via d’uscita dalla quella raccapricciante situazione.

Abe Forsythe ha detto che almeno in parte, l’ispirazione per Little Monsters gli è venuta dall’eroismo che ha osservato negli insegnanti – per quanto ci tengano e per come cerchino di sostenere e ispirare i comportamenti migliori nei piccoli, così da aiutare a crescere degli individui con dei principi sani, il tutto esibendo una pazienza e un equilibrio invidiabili – e questa idea arriva sullo schermo con genuina forza.

Una così semplice considerazione, spesso da molti trascurata – quando non data per scontata – finisce infatti per donare un essenziale cuore sincero all’opera, dimostrando al contempo però anche l’ingegnosità del regista, capace di (de)scrivere uno scenario in cui tutti questi attributi sono messi a durissima prova dalle circostanze.

Ciò che fa funzionare benissimo questa dolcezza di fondo è che la sanguinaria violenza tipica dei film di zombi, che qui non manca di certo (assistiamo ai consueti sbudellamenti e morsi, tra budella pendenti e fiotti di sangue, che gli sono valsi l’R-Rating), così come molto dark humor e comportamenti assolutamente fuori luogo di Dave e Teddy (egoismo e linguaggio scurrile sono parte integrante del loro essere), la contrastano con efficacia. Questa apparentemente insanabile dicotomia fa brillare gli elementi narrativi principali (cuore, umorismo cupo, gore) separatamente, rendendoli molto più luminosi, per creare qualcosa di stratificato e coinvolgente.

Gran parte del divertimento di Little Monsters deriva dai tre protagonisti adulti. Alexander England (Alien: Covenant) è perfetto nei panni del tipico fannullone che non sa cosa fare della sua vita; si tratta di un cliché facile da trovare in molte commedie, ma c’è una specificità nel comportamento maleducato, menefreghista ed individualista di Dave, insieme al suo naturale arco di ‘crescita’ personale, che lo fa funzionare meravigliosamente.

Josh Gad sembra invece sputare in faccia ai suoi trascorsi Disney (è stato LeFou nel live action di La bella e la bestia, ma è anche la voce ufficiale di Olaf nei film di Frozen) nei panni del presentatore marcio e falso fino al midollo, il peggior esempio di adulto che un bambino possa trovarsi davanti. Ogni volta che sembra essere arrivato sul fondo dei comportamenti deplorevoli, Teddy inizia a scavare. Sconfina a tratti nel cartoonesco o nel bizzarro, ma è adattissimo all’interno di questo microcosmo dove un gruppo di piccolini si trova a fronteggiare l’apocalisse di zombi.

little monsters film 2019Ultima ma sicuramente non meno importante è allora Lupita Nyong’o, che va al di là del delizioso come Miss Caroline, Audrey. Un ruolo del genere avrebbe potuto essere facilmente unidimensionale, ma la donna, se da un lato è naturalmente molto premurosa e protettiva nei confronti dei suoi studenti, dall’altro non si mostra mai in posizione di debolezza, proiettando tutta la sua forza quando raduna i bambini con una canzone di Taylor Swift (ma c’è spazio anche per gli Hanson …) o quando stacca teste a colpi di pala ai cadaveri putrescenti per aprirsi un varco.

Tuttavia, non è soltanto un ‘supereroe’, come Dave la definisce a un certo punto, ma ha senso dell’umorismo e rivela anch’essa una vera vulnerabilità, che non solo la rendono assolutamente credibile come personaggio, ma fanno rislatare quanto sia tosta dentro e fuori dall’aula.

Volendo trovare un punto debole Little Monsters, è che, nonostante i suoi 93 minuti di durata, di tanto in tanto incespica nel ritmo. È abbastanza comune nei film di zombi e / o nei film in cui i personaggi sono bloccati per del tempo in una location ristretta. Nulla di grave, ma alcune situazioni tendono a ripresentarsi con risultati simili, rallentando invece che intensificando l’azione. Ad ogni modo, alla fine lo script di Abe Forsythe trova le basi per una conclusione soddisfacente e divertente.

In definitiva, Little Monsters – che non manca di omaggiare George A. Romero (“Gli zombi sono lenti questa vola. Per fortuna!”) –  adotta un approccio straordinariamente inventivo – e scorretto – al sottogenere, elogiando al contempo la determinazione e il coraggio di cui genitori e insegnanti necessitano ogni giorno per guidare i più piccoli attraverso la crescita. E riuscire nell’intento gettando nel mucchio esilaranti battute sulla masturbazione e splatter non fa che accrescere le note positive del lavoro svolto.

Di seguito il red band trailer di Little Monsters, ancora senza una data di distribuzione per l’Italia: