Voto: 5/10 Titolo originale: Missing , uscita: 19-01-2023. Budget: $7,000,000. Regista: Will Merrick.
Missing: la recensione del film screenview di Merrick & Johnson
09/03/2023 recensione film Missing di William Maga
Storm Reid e Nia Long sono le protagoniste di un 'quasi sequel' che corre verso la meta senza curarsi dell'assurdità di molte situazioni
Missing è il ‘sequel’ stand-alone di Searching, il mystery/thriller che in maniera abbastanza originale presentava la sua storia attraverso le finestre pop-up aperte sullo schermo di un computer. Sebbene sia solo tangenzialmente collegato al film del 2018 e presenti un cast completamente nuovo, Missing utilizza più o meno lo stesso approccio per sviluppare la sua narrazione.
Sceglie di ‘barare’ più spesso del suo predecessore (ricorrendo a filmati delle telecamere di sicurezza e ai notiziati piuttosto che una rigorosa ‘messa a fuoco’ in tempo reale), evidenziando una limitazione intrinsecamente inerente al format scelto. E come nei found-footage, le regole di questi screenview movie vengono spesso ‘piegate’ affinché l’insieme acquisti una coerenza altrimenti impossibile.
Diciamolo subito: Missing è inferiore a Searching (quindi se già quello non vi aveva convinti, beh …). Entrambi fanno un buon lavoro nell’impostare la situazione che verrà, nell’introdurre lo stato di tensione e nell’aumentare il livello di suspense quando i vari colpi di scena iniziano a far deragliare le aspettative di chi guarda. Purtroppo, però, si spinge anche un po’ troppo in là; la risoluzione è assurda, al punto che si è quasi tentati di ridere di gusto alla ‘rivelazione’ da B movie.
Un altro problema è che l’attenzione per gli arrovellamenti della trama in Missing riduce uno dei punti di forza di Searching: l’uso dei media online per dare corpo al personaggio ‘assente’. Nel film precedente, il padre, spulciando tra gli account e i post della figlia, veniva infatti a conoscenza di lati della ragazza che gli erano stati nascosti. Questo elemento non è gestito altrettanto bene in Missing.
La squadra di sceneggiatori e registi è cambiata: Nick Johnson e Will Merrick (i montatori di Searching) hanno preso il posto di Sev Ohanian e Aneesh Chaganty, anche se questi ultimi due hanno un credito come “story by … “.
C’è da chiedersi perché la Sony abbia scelto di portare questo film nelle sale piuttosto che spedirlo dritto streaming (risposta: il budget di appena 1 milione di dollari dovrebbe garantire lauti guadagni facili).
Ogni aspetto del film, soprattutto il modo peculiare in cui è girato, è evidentemente più adatto alla visione casalinga. L’idea stessa di ‘imitare’ lo schermo di un computer urla allo spettatore che il modo migliore per guardare un film come Missing è su un tablet o un computer portatile.
In ogni caso, le quasi due ore si aprono con un filmato che mostra l’ultima vacanza in famiglia di June Allen (interpretata da adulta da Storm Reid) e dei suoi genitori, Grace (Nia Long) e James (Tim Griffin). Poco dopo quel viaggio, James muore di cancro e Grace si ritrova a dover crescere la figlia da sola. Saltando al presente, apprendiamo che Grace e il suo attuale fidanzato, Kevin (Ken Leung), stanno per partire per una vacanza di una settimana in Colombia.
Rimasta a Los Angeles, June fa festa con la sua migliore amica Veena (Megan Suri), ma quando arriva il momento di andare a prendere sua madre all’aeroporto, non trova nessuno. Inizialmente perplessa, ma sempre più frenetica, June utilizza allora la rete per provare a scovare le ultime tracce della madre, ottenendo il supporto di un investigatore privato locale (Joaquim de Almeida) e, quando sembra trattarsi di un probabile rapimento, dell’agente Park dell’FBI (Daniel Henney). Ma questa pista si fa presto tortuosa, con la rosa dei sospetti che cambia e la rivelazione che Grace potrebbe aver nascosto il segreto più grande di tutti.
Missing procede a ritmo serrato, vanificando ogni tentativo di impiegare la logica e non fornendo allo spettatore sufficienti tempi morti per soffermarsi a considerare quanto siano insensati alcuni elementi della storia. Questi espedienti raggiungono però la massa critica verso la fine, quando il film tira fuori dal cilindro un coniglio bianco di troppo.
Un problema che si verifica spesso in thriller di questo tipo è la necessità di esagerare per mantenere gli spettatori sulle spine, che di solito si traduce in ‘illuminazioni’ sciocche e poco convincenti.
Il cast è composto da volti riconoscibili, ma nessuno con una potenza sufficiente a danneggiare l’illusione che si tratti di persone ‘qualsiasi’. La 19enne Storm Reid è in fase ascendente di carriera e per una buona ragione; ha ottenuto ruoli sempre più importanti a partire da Nelle pieghe del tempo del 2018.
Nia Long (Big Mama) è probabilmente il nome più noto del mazzo, anche se la sua presenza è in qualche modo limitata a causa del suo status di ‘scomparsa’. Mentre il veterano Joaquim de Almeida (Desperado) si fa notare – letteralmente – come ‘uomo di June’ sul campo in Colombia.
Insomma, Missing funziona abbastanza bene come ‘film del sabato sera’ che non richiede molta concentrazione e può offrire del sano intrattenimento presto dimenticabile.
Tuttavia, se questo insolito metodo di narrazione poteva avere un qualche valore di novità nel 2018, ne è ormai passata di acqua sotto i ponti per accontentarsi.
Di seguito trovate il trailer italiano di Missing, nei nostri cinema dal 9 marzo:
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