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Voto: 5/10 Titolo originale: Nope , uscita: 20-07-2022. Budget: $68,000,000. Regista: Jordan Peele.

Nope: la recensione del film fanta-horror di Jordan Peele

10/08/2022 recensione film di William Maga

Daniel Kaluuya e Keke Palmer sono i protagonisti di un'opera pregna di cose da dire ma poco coesa e chiara, che non riesce a esprimere il suo potenziale, troppo intenta a cercare lo spettacolo

nope film 2022 Kaluuya

“Cos’è un miracolo cattivo?”, chiede O.J. (Daniel Kaluuya) alla sorella Emerald (Keke Palmer) a un certo punto di Nope. L’uomo è abbastanza sicuro di aver appena visto un U.F.O. e sta valutando come ‘comportarsi’ dopo un evento del genere: un momento tanto sorprendente e ultraterreno quanto un atto divino, ma che è arrivato in modo inquietante, carico di presagi e di senso di pericolo. Abbiamo una parola per descrivere una cosa del genere, che sia più tangibile di ‘incubo’?

Quello che O.J. ha visto è stato certamente incredibile, nel vero senso della parola: una qualcosa di spettacolare che avrebbe potuto distruggere lui, la sua famiglia e forse il mondo intero. Nope, che è stato scritto e diretto dall’autore di Get Out e Noi, Jordan Peele, ci chiede di considerare il modo in cui inquadriamo e contestualizziamo eventi grandiosi e singolari, in particolare così come li vediamo, in un modo così frenetico e invadente oggi, attraverso la rimozione degli schermi dei telefonini, della televisione, o del grande schermo cinematografico.

Che cos’è infatti lo ‘spettacolo’, che cos’è lo stupore, quando gran parte dell’esperienza umana viene ora, così rapidamente, mercificata in qualcosa di memorabile, ma allo stesso tempo vendibile e aneddotico?

nope film poster peeleNope mette sul tavolo molti spunti: una possibile cospirazione aliena, un po’ di vera storia di Hollywood, la critica dei media. Ma, nel suo cuore irregolare, è un thriller di fantascienza, destinato a evocare i ricordi dei film di Steven Spielberg, M. Night Shyamalan, e persino di Quentin Tarantino. C’è anche un po’ di Ai Confini della Realtà, oltre a filamenti di DNA di film di mostri dell’era atomica che vedevano persone ignare, spesso situate in qualche angolo solitario della California, assediate da uccelli o da formiche giganti o da qualche altro spaventosa creatura semi-naturale.

Jordan Peele deve districarsi quindi tra tutte queste influenze, proprio come fa il pubblico. A volte, Nope raggiunge le vertiginose vette di meraviglia e di terrore che si prefigge, piegando gli anticipabili cliché verso direzioni bizzarre, resistendo quando pensiamo che invece cadrà al tappeto. Questo è un tratto distintivo della sua carriera registica, un talento nell’alterare la fisica e le geometrie del cinema di genere e nel trasmutare oggetti e ambientazioni ‘banali’ in luoghi di terrore e di mistero.

In una scena notturna in cui O.J. – che gestisce un ranch in California dedicato all’addestramento di cavalli per produzioni cinematografiche e televisive hollywoodiane – sospetta per la prima volta che qualcosa di alieno lo stia osservando dall’alto, Jordan Peele e il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema (Dunkirk, Tenet) raggiungono vette di una bellezza spaventosa: le luci brillano solitarie ai margini di una vallata arida; un vasto cielo indaco incombe con minaccia e indifferenza.

Altrove, Jordan Peele si fa più piccolo, più interiore, catturando l’orrore di uno studio televisivo dove qualcosa è appena andato terribilmente, terribilmente storto. Nope presenta diversi momenti visivamente poderosi come questi, tracce di un regista che sta espandendo il suo raggio d’azione e trovando una nuova autorialità. Ma in questa ‘espansione’, Jordan Peele lascia anche spazio a una eccessiva indulgenza, proprio come aveva già fatto in Noi del 2019 (la recensione). Per Nope, ha messo insieme una serie di temi, di motivi e di riferimenti culturali con cui giocare, dall’eredità dimenticata dei cowboy afroamericani allo sfruttamento dei più deboli e indifesi per soldi, passando per un brutale fatto di cronaca, di cui si è parlato a livello nazionale negli USA, riguardante una donna trucidata dallo scimpanzé che si pensava ‘docile’.

nope film peele 2022È una tela affascinante, ma Jordan Peele ha difficoltà a legare il tutto in un insieme davvero convincente e coeso o, ancor di più, spaventoso. Mentre Nope oscilla e incede, sembra spesso distratto da se stesso, incapace di mantenere l’attenzione su una cosa sola abbastanza a lungo da far coagulare un significato o un sentimento più profondo.

Una volta che Emerald e O.J. hanno deciso che quest’ultimo ha effettivamente visto qualcosa di alieno, si persuadono che devono riprenderlo su pellicola. Per i posteri, certo, ma anche per i soldi. Il ranch è in pericolo finanziario, spiega di sfuggita il film. Ma in realtà, quello dei due fratelli va inteso come un istinto molto più universale: nell’America di oggi, niente di così epocale, bello o terribile che possa essere, può essere esentato dall’essere documentato e/o non monetizzato. Facciamo il tifo per questa missione improvvisata, ma ne vediamo anche la follia.

O forse no? Nel corso di Nope, non è chiaro dove dovrebbero ricadere le nostre simpatie, dove il film vorrebbe porre le sue argomentazioni. Forse siamo proprio noi spettatori, un branco di folli imbambolati e cinici, a dover essere ingannati tanto spesso dai numerosi spaventi fasulli di Jordan Peele. E siamo noi che insistiamo sempre sul fatto che ciò che consumiamo – film, reality, news e la sintesi che i social media fanno di tutto ciò – deve essere ‘in scala’, deve diventare sempre più grande e sensazionale per stimolare i nostri neuroni. Così facendo, perdiamo di vista l’umanità e la vita del mondo naturale che stanno dietro a questa realtà distorta.

Eppure, Nope sembra voler denunciare i fallimenti dei media moderni e al tempo stesso esaltarne le capacità. Almeno la versione di Jordan Peele non è un vuoto massimalismo, a differenza di tanto intrattenimento e di tanta realtà manipolata che ci viene propinata in ogni momento del giorno. In Nope ci sono idee reali, anche se spesso si ripiegano su se stesse, che esistono in confusa contraddizione l’una con l’altra. Tale confusione è certamente una prerogativa di un’opera densa come questa, e persino benvenuta.

Ma i minuti conclusivi di Nope non portano il film a degna e soddisfacente chiusura; si affretta a concludere in un modo che suggerirebbe che molti minuti, se non ore, di girato siano stati lasciati sul pavimento della sala di montaggio.

nope film peele 2022La cosa più frustrante è che le dinamiche fraterne tra O.J. ed Emerald sono pochissimo sviluppate. Il loro passato viene tratteggiato solo in minima parte, alludendo a un padre difficile e prevaricatore (Keith David) e allo scisma che ha creato tra i suoi due figli.

Nel presente del film, però, O.J. (abbreviazione di Otis Jr.) ed Emerald rimbalzano l’uno sull’altra in modo illeggibile, prendendo decisioni che sembrano molto più motivate dalla trama che dai rispettivi caratteri.

Daniel Kaluuya e Keke Palmer sono attori dinamici che fanno del loro meglio con questi ruoli esili; la seconda in particolare si muove a un ritmo tutto suo, con un effetto magnetico. Ma l’ondata emotiva del film è molto ‘attutita’ quando infine arriva.

Nope non riesce in effetti a guadagnarsi una ‘ricompensa’ del genere, perché, con deliberata ironia o meno, passa troppo tempo a spingere O.J. ed Emerald verso la prossima sequenza tecnicamente meravigliosa, verso il successivo ‘arguto’ rimando a cose molto reali. Un film – specialmente uno che prende in giro questo stesso impulso in altri media e che agita un dito ammonitore verso il suo pubblico – non può sconfiggere il suo problema dichiarato semplicemente ribadendolo a chiare lettere.

Jordan Peele ha creato un mondo affascinante, destinato a riflettere in modo rifratto quello in cui viviamo, ma non ha orientato il suo specchio con un angolo abbastanza acuto; vediamo un po’ troppo di quello che già abbiamo sotto gli occhi nella realtà di ogni giorno, e questo ne depotenzia fortemente l’impatto allegorico.

Vi lasciamo con il nostro approfondimento con spiegazione del significato di Nope e di alcuni punti chiave.

Di seguito – sulle note di Ball of confusion degli Undisputed truth – trovate il final trailer italiano di Nope, nei nostri cinema dall’11 agosto: