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Voto: 5/10 Titolo originale: Wizards of the Lost Kingdom , uscita: 01-10-1985. Regista: Héctor Olivera.

Recensione story: L’anello Incantato di Hector Olivera (1985)

29/12/2021 recensione film di Redazione Il Cineocchio

Roger Corman è il produttore di un film poverissimo di idee, che peraltro ricicla malamente il materiale di titoli precedenti

L'anello Incantato di Hector Olivera film (1985)

Verso la metà degli anni ’80, Roger Corman era ai minimi storici in quanto a creatività, un periodo in cui decise che la strada giusta da percorrere fosse quella di pigramente riciclare le colonne sonore di I magnifici sette nello spazio (by James Horner) e di Deathstalker (by Christopher Young) oltre a tonnellate di filmati di repertorio per costruirci intorno un buona metà dei film che poi realizzò. La sua Concorde Pictures si ritrovò molto impegnata infatti a sfornare rip-off da due soldi di genere ‘sword & sorceress’ all’indomani dei clamorosi successi di Conan il barbaro e Kaan principe guerriero, e l’uscita nel 1985 di L’anello Incantato (Wizards of the Lost Kingdom) è zeppa di sequenze prelevate a forza direttamente sia da Deathstalker che da La spada e la magia dello stesso Corman.

Il problema principale, al di là di tutto, è però che il materiale ‘di repertorio’ scelto non è nemmeno usato sapientemente, in quanto spesso viene semplicemente inserito a caso nella narrazione ‘originale’, che viene riversata su di esso per provare a colmare le lacune della storia.

Lanelloincantato.jpgProprio come nel coevo La regina dei barbari, L’anello Incantato è stato girato in Argentina dal regista locale Hector Olivera. Quest’ultimo – classificato PG – punta però anche ad un pubblico family friendly, un aspetto che ha sicuramente deluso i fan del sottogenere in cerca delle consuete dosi di sangue e di grazie al vento. Se non altro, per quel che vale, la sceneggiatura è densa di umorismo involontario, frutto dell’incompetenza tecnica generale e delle performance del cast.

Scritto da Ed Naha (Troll), autore di un libro su Roger Corman, troviamo il malvagio stregone Shurka (l’attore di soap opera Thom Christopher, al tempo appena uscito dalla serie TV di Buck Rogers) che cospira con la regina Udea (la sensuale Barbara Stock, che da lì a poco avrebbe debuttato nel serial Spenser) per far fuori il re di Axholm e prendere il suo trono.

A cercare di fermarlo sono il giovane mago Simon (Vidal Peterson, la giovane star del disneyano Qualcosa di sinistro sta per accadere), il cui padre è stato assassinato a sua volta da Shurka; il suo grande compagno peloso bianco Gulfax (Edward Murrow, che indossa il costume alla Chewbacca più ridicolo che abbiate mai visto); e Kor il Conquistatore, pigramente interpretato da Bo Svenson in una scanzonata performance.

Maria Socas, la cui recitazione assai discinta era stata il momento clou del modestissimo Kain il mercenario del 1984, compare qui giusto il tempo necessario per introdurre una clip estratta da La Spada e la Magia e trasformarsi in un insetto di gomma delle dimensioni di una donna.

Premesso ciò, L’anello Incantato avanza spedito. Potrebbe non avere alcun senso, ma alterna una goffa scena d’azione all’altra in rapida successione. Una di queste vede Bo Svenson fare a pezzi degli zombi, anche se – palesemente – non si è mai stato sullo stesso set con questi (né è presente durante il momento clou di L’anello Incantato, vediamo infatti solo primi piani dell’attore su un set scuro che agita una spada sopra la testa …). Un altro duello a colpi di spada tra Svenson e un gigante non ricorre a effetti speciali; la mdp è posizionata a terra rivolta verso l’alto per far sembrare enorme l’avversario di Svenson.

L'anello Incantato di Hector Olivera (1985) filmDato che Ed Naha è stato probabilmente incaricato di scrivere la sceneggiatura che ‘punteggia’ il materiale riciclato, non sorprende che la storia sia per lo più priva di logica. Le star americane del film, avendolo capito con largo anticipo, decidono di seguire il flow e adeguare le loro prove all’assurdità generale.

Così, Bo Svenson canta una sorta di popolare irlandese durante una battaglia contro i fantasmi, mentre Thom Christopher si ‘campizza’ alla grande, fulminando i suoi scagnozzi nani con raggi poveramente animati e trasformando i soldati in topi.

Insomma, L’anello Incantato è terribile, ma – curiosamente – anche una delle incursioni nel fantastico più divertenti prodotte da Roger Corman negli anni ’80. Ha addirittura incassato dei soldi, dal momento che nel 1989 uscì un sequel – completamente scollegato – dal titolo Il regno dei malvagi stregoni (Wizards of the Lost Kingdom II).

Di seguito trovate il trailer internazionale di L’anello Incantato: