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Voto: 6/10 Titolo originale: The New Mutants , uscita: 02-04-2020. Budget: $67,000,000. Regista: Josh Boone.

The New Mutants: la recensione del film di Josh Boone sui giovani mutanti tormentati

02/09/2020 recensione film di William Maga

Dopo mesi di rinvii, il tormentato spin-off dark degli X-Men con Charlie Heaton, Anya Taylor-Joy e Maisie Williams vede la luce, ma l'attesa non è del tutto ripagata

the new mutants 2020 film

Il lungamente rimandato The New Mutants di Josh Boone (Colpa delle stelle) vede finalmente la luce in fondo al tunnel in questo inizio di settembre 2020, distribuito senza troppa enfasi (e senza anteprime stampa, il che la dice già lunga …) in un mondo ancora largamente in preda alla pandemia da COVID-19.

Questo film è l’ultima vestigia della ‘vecchia’ 20th Century Fox, prima che la Disney la acquisisse, appena dopo l’uscita di due titoli R-Rated di grande successo come Deadpool e Logan – The Wolverine (la recensione), pronta a tentare qualcosa di diverso anche per il suo popolare franchise dedicato ai mutanti dei fumetti Marvel. Per farla breve, sfortunatamente The New Mutants spreca  tutto l’hype che – bene o male – aveva generato negli ultimi mesi, offrendo una visione tonalmente incoerente e priva di quella scossa lasciata intendere dagli innumerevoli trailer (lasciarsi entusiasmare da 90 secondi di montato è umano).

Cinque giovani ‘speciali’ sono isolati e fondamentalmente vivono in cattività, nonostante definiscano “casa” una struttura destinata ai mutanti che insegni loro come imparare ad adattarsi ai relativi poteri appena scoperti prima di essere nuovamente lasciati andare per il mondo.

the new mutants poster 2020La dottoressa Reyes (Alice Braga) è la misteriosa custode / unico medico che sovrintende a ogni loro mossa, compito già di per se impegnativo con un gruppo di adolescenti ‘normali’, ma ora reso esponenzialmente più pericoloso per via dei loro incontrollabili poteri mutanti. Rahne (Maisie Williams), Illyana (Anya Taylor-Joy), Sam (Charlie Heaton) e Roberto (Henry Zaga) sono gli attuali residenti del centro, con Danielle (Blu Hunt) che è l’ultima arrivata e che funge da ‘occhi’ dello spettatore.

The New Mutants segue questi cinque giovani individui mentre aumentano la consapevolezza nei loro poteri e diventano amici, legando a poco a poco affrontando insieme l’ignoto di ciò che significa veramente essere un individuo nella loro particolare ‘condizione’ e per la scarsa capacità di comprendere come siano effettivamente finiti in quello strano posto.

Sono prigionieri? Sono cavie di una qualche sperimentazione militare? O si tratta davvero di una ‘casa’ pensata per sbloccare il loro vero potenziale e per prepararli al mondo reale che un giorno affronteranno?

The New Mutants – il cui budget si aggira attorno ai 70 milioni di dollarinon si sforza esattamente molto nel cercare di rispondere a queste pur lecite domande, stabilendo presto che tipo di film voglia effettivamente essere, inclusa la creazione di ‘confini convenienti’ per mantenere i suoi personaggi dove devono essere in ogni dato momento. E va anche bene, perché il film – che nelle intenzioni doveva essere il primo di una trilogia votata all’horror – in questo modo permette alle sue giovani star di avere la possibilità di risplendere (senza strafare …) nei loro vari ruoli archetipici, dal tipo tranquillo e amichevole a quello ribelle, passando per il presuntuoso e arrogante fino al nuovo arrivato.

The New Mutants – che pur prende spunto dall’omonimo gruppo nato dalla mente di Chris Claremont nel 1982 – assomiglia molto a un mix tra Breakfast Club e Nightmare 3 – I guerrieri del sogno, solo che il risultato della curiosa fusione non trova piena realizzazione, lasciandoci con qualcosa che non lievita come avrebbe dovuto nelle intenzioni del cuoco Josh Boone. E ciò rende la visione frustrante, soprattutto per i noti trascorsi del film, che includono innumerevoli rinvii della data di uscita, ipotesi di reshooting, tagli e rimontaggi (tutte quante negate), prima che finisse in mano alla Disney.

Quindi, è probabilmente giusto additare interamente il regista e co-sceneggiatore (con Knat Lee) per le carenze di The New Mutants, proprio perché – almeno per qualche tempo ancora (in genere le magagne vengono ‘svelate’ molti mesi dopo l’uscita) – si ha al momento la certezza quasi assoluta che questa arrivata nei cinema sia proprio la sua visione originaria e non, invece, che lo script abbia in qualche modo subìto intromissioni e ‘manomissioni’ di terzi in corso d’opera (tutte smentite ufficiosamente).

Addirittura pare che il risultato, considerato così disastroso e ‘irreparabile’ fin dall’inizio – come trapelato -, abbia spinto i vertici della ex 20th Century Fox prima a tentare di ricominciare da zero, poi a temporeggiare a oltranza, consci comunque ormai delle limitate eventuali perdite finanziarie a cui sarebbero andati incontro (resta infatti il film degli X-Men meno costoso). Quello che possiamo dire, basandoci sulla versione arrivata in sala, è che The New Mutants appare come un gigantesco pasticcio di idee e concetti che non vengono mai concretizzati oltre il punto di “è una bella idea, usiamola!.”

I mutanti stessi sembrano avere il controllo completo sui loro poteri un minuto, solo per perderlo completamente il successivo, senza una vera spiegazione sul perché. Inoltre, sembra che non ci sia mai un qualche tipo di ‘studio’ o di ‘riabilitazione’ in corso, a parte per la nuova arrivata Danielle e le sue misteriosamente potenti abilità che innalzano i livelli di pericolo oltre la soglia di guardia.

La famosa sequenza ‘horror’ (vedere l’immagine sotto) in cui i muri sembrano muoversi con volti e mani che ne fuoriescono (avete detto Freddy Krueger?) è invece assente, il che ci porta a un altro punto cruciale: The New Mutants spesso sembra un ozioso esercizio di ‘storia delle origini’, senza però alcuna reale attenzione alle suddette origini.

Ad ogni personaggio viene affidato uno scarno background che non ha nulla a che fare con il film, a parte il focus sulla paura. Questo, di nuovo, è a causa della nuova arrivata, che si porta dietro una strana presenza nel centro di recupero, utile per mettere in scena alcune intriganti sequenze a effetto che, tuttavia, non hanno molta consistenza (e nemmeno una reale ‘logica’). I momenti che virano verso l’horror (siamo comunque in un PG-13) sono ben fatti, puntando su una costruzione lenta e una rivelazione improvvisa, ma sempre il tono improvvisamente si sposta verso qualcosa di molto più leggero e meno ‘rischioso’. Una scelta normalmente anche accettabile, se solo avesse concrete ripercussioni sugli archi narrativi di crescita dei protagonisti o per l’incedere della storia.

new mutants film 2018La Illyana Rasputin di Anya Taylor-Joy è un’impavida e cazzuta eroina in un frangente, quello dopo solo una debole ragazzina coi piercing, e non ha molto senso. Nessuna delle interpretazioni in The New Mutants esalta il valore dei talenti a disposizione a essere completamente onesti. La Rahne di Maisie Williams è la meno offensiva, provenendo da quello che sembra essere un luogo di piena sincerità mentre lottiamo con l’esplorazione del suo personaggio di sentimenti come l’amore e la vulnerabilità.

Il resto del cast, nella migliore delle ipotesi, è accettabile, con la performance della 24enne Anya Taylor-Joy (Split) che risulta forse la più disorientante (per alcuni potrebbe essere addirittura fastidiosa, a parte forse per gli ultimi dieci minuti).

Va comunque dato atto a Josh Boone di aver almeno tentato di far qualcosa di diverso dagli usuali cinecomic Marvel e DC, predisponendo un oscuro spin-off dei più noti X-Men che non si preoccupi di problemi come la fine del mondo e, piuttosto, cerchi di concentrarsi su un gruppo di adolescenti che cercano solamente di adattarsi a un serio cambiamento di vita, con tutto il bagaglio di ciò che un simile evento comporta. The New Mutants – che inizialmente si incastrava nella timeline del primo X-Men di Bryan Singer – è a tratti audace e bizzarro, garantendo momenti di vera chiarezza per i personaggi, salvo, come detto, fare marcia indietro in un batter d’occhio, rendendo tutto ciò che è venuto prima sostanzialmente inutile.

Sarebbe stato auspicabile passare più tempo a conoscere i protagonisti mentre vivono nella struttura e meno a saltabeccare confusamente nel loro passato, passando poi rapidamente a un’altra scena senza alcuna vera spiegazione di come siamo arrivati lì in primo luogo.

new mutants film 2020Infine, l’atto finale di The New Mutants si srotola in un crescendo di azione che viene eccessivamente semplificata da una CGI discutibile e forzata, che lo fa sembrare non solo a buon mercato ma, soprattutto, smarrito.

Se la vostra idea di blockbuster di fine estate è guardare un gruppo di adolescenti combattere contro un grosso orso – Demon Bear – in computer graphic, allora investi con tutti i mezzi in The New Mutants. Ma se state cercando qualcosa di un po’ più … consistente, state lontani. È ‘meglio’ di X-Men: Dark Phoenix (la recensione)? Insomma …

È un progetto senz’altro ambizioso (sulla carta), ma troppo disordinato, incerto e visivamente poco ispirato.

The New Mutants si sforza davvero di distinguersi dal resto del gruppo, ma nel tentativo finisce per diventare un’altra vittima della macchina produttiva di Hollywood, senza esser mai del tutto sicuro di quale storia stia cercando di raccontare, non preoccupandosi delle mancanze e concentrandosi sul pompare la dose di action e CGI quando le cose si fanno un po’ più complicate.

In fondo, a chi importa di personaggi complessi e delle loro emozioni quando c’è in scena un orso gigante con gli occhi rossi luminosi?

Di seguito trovate il trailer italiano, di The New Mutants, nei nostri cinema dal 2 settembre: