Home » Cinema » Horror & Thriller » Woman of the Hour: la recensione del film con serial killer di – e con – Anna Kendrick (su Netflix)

Voto: 5.5/10 Titolo originale: Woman of the Hour , uscita: 03-10-2024. Regista: Anna Kendrick.

Woman of the Hour: la recensione del film con serial killer di – e con – Anna Kendrick (su Netflix)

18/10/2024 recensione film di Gioia Majuna

L'attrice esordisce con un'opera che pur mantenendo una forte componente di denuncia sociale fatica a bilanciare il thriller psicologico con i suoi messaggi femministi, spesso sacrificando la tensione narrativa in favore di temi più esplicitamente morali

Matt Visser, Daniel Zovatto e Jedidiah Goodacre in Woman of the Hour (2023)

Woman of the Hour, diretto da Anna Kendrick al suo debutto dietro la mdp, affronta un episodio poco conosciuto ma inquietante della storia di Rodney Alcala, noto serial killer americano degli anni ’70.

L’uomo, che fu poi condannato per l’omicidio di sette donne e collegato ad altre decine di crimini, partecipò come concorrente al popolare show televisivo The Dating Game (Il Gioco delle Coppie) nel 1978, un evento che divenne poi oggetto di incredulità e paura per molti.

In quell’occasione, Alcala venne scelto dalla concorrente Cheryl Bradshaw come “bachelor” vincitore, ma fortunatamente la donna decise di non uscire con lui, trovandolo “strano” e “inquietante”. Questo episodio, che poteva facilmente degenerare in tragedia, diventa il punto di partenza per una riflessione più ampia da parte della regista su come gli uomini predatori abbiano operato impunemente per decenni in una società cieca ai segnali d’allarme.

Anna Kendrick sceglie un approccio interessante e diverso da ciò che ci si aspetterebbe: invece di limitarsi a raccontare il singolo episodio televisivo, la regista e protagonista amplia la narrazione per esplorare il comportamento predatorio di Alcala e come sia riuscito a “mimetizzarsi” nella società del tempo.

Woman of the Hour (2024) film posterDaniel Zovatto interpreta Alcala non come il classico “boogeyman” che si nasconde nell’ombra, ma piuttosto come un uomo apparentemente innocuo, il “bravo ragazzo” con cui le donne si sentono a proprio agio, prima di rendersi conto troppo tardi delle sue vere intenzioni.

La pericolosità di Alcala, come viene rappresentata in Woman of the Hour, non sta nel suo aspetto minaccioso, ma nella sua capacità di attirare le donne grazie alla sua gentilezza e apparente sensibilità. Questo aspetto è al centro del film, che lo dipinge come il classico “nice guy” che si nasconde dietro una facciata di sicurezza e affidabilità per manipolare e sfruttare le sue vittime.

Uno degli aspetti più disturbanti è come mostri Alcala nel momento in cui perfeziona il suo “metodo” nel corso degli anni, osservandolo mentre utilizza la fotografia come scusa per avvicinare le donne e guadagnare la loro fiducia.

Una scena particolarmente scioccante, ripresa direttamente dai fascicoli del caso, vede Alcala strangolare una donna fino a farla svenire, solo per rianimarla con la rianimazione bocca a bocca e continuare il suo abuso. Questa crudele metodologia viene trattata con una certa distanza dal film, che non tenta mai di entrare nella mente perversa di Alcala, lasciando il suo personaggio come una figura oscura e indecifrabile.

Parallelamente alla storia di Alcala, Woman of the Hour introduce il personaggio di Cheryl Bradshaw, interpretata dalla stessa Kendrick. Cheryl è una giovane attrice che fatica a trovare ruoli significativi e si trova a partecipare a The Dating Game come una sorta di ripiego. La sua esperienza nel mondo dello spettacolo, però, non è meno umiliante.

In una scena che mette in evidenza i temi di genere del film, vediamo Cheryl costretta a sopportare commenti degradanti e misogini durante un’audizione. Questo sottolinea come il film non voglia semplicemente raccontare la storia di Alcala, ma piuttosto esplorare come la cultura di quegli anni (e in molti modi ancora oggi) abbia permesso ai predatori di prosperare indisturbati, rendendo difficile per le donne ottenere rispetto e considerazione.

L’intera atmosfera del game show viene utilizzata come una metafora di una società che oggettivizza e marginalizza le donne. La Kendrick enfatizza questo tema con piccoli dettagli, come il presentatore dello show (interpretato da Tony Hale) che ignora Cheryl e si concentra sul suo aspetto, o cartelli che incoraggiano le donne a controllare il trucco prima di apparire davanti alle telecamere.

Tuttavia, sebbene queste scelte siano ben intenzionate, Woman of the Hour a volte appare eccessivamente didattico nel suo desiderio di criticare le dinamiche di potere di genere. Un esempio di questo è quando Cheryl riscrive le domande sessiste che le sono state assegnate per umiliare i concorrenti maschili, un momento che appare un po’ forzato e fuori contesto.

Woman of the Hour (2024) film kendrickUn’altra sottotrama inventata, che introduce un personaggio femminile che riconosce Alcala come l’assassino della sua amica, sembra inserirsi male nella narrazione principale. Il personaggio cerca disperatamente di avvisare le autorità, ma viene ignorata, rafforzando il messaggio che le donne non vengono ascoltate o credute.

Sebbene l’intenzione sia quella di sensibilizzare su un problema reale, il modo in cui viene presentata questa situazione risulta a tratti ‘predicatorio’, quasi come se Woman of the Hour volesse impartire una lezione morale piuttosto che lasciare che la storia si sviluppi organicamente.

In generale, Woman of the Hour è un’opera che, pur essendo coraggiosa nel voler affrontare questioni importanti, rischia di cadere nella trappola di un eccessivo didascalismo. Anna Kendrick ha chiaramente una visione potente e personale, e il film riesce in molti momenti a essere un efficace commento sulla cultura patriarcale.

Tuttavia, la sua struttura episodica e l’eccessiva enfasi sui messaggi femministi tolgono parte della tensione narrativa che avrebbe potuto renderlo più coinvolgente come thriller psicologico. Nonostante queste debolezze, il film rimane una riflessione interessante sul modo in cui la società ha chiuso un occhio per decenni su comportamenti predatori come quelli di Rodney Alcala, e sulle sfide che le donne continuano ad affrontare nel tentativo di navigare in un mondo che spesso non le prende sul serio.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Woman of the Hour, in esclusiva per Netflix dal 18 ottobre: