Titolo originale: Highlander . Regista: Chad Stahelski.
Highlander reboot: Chad Stahelski pianifica una trilogia con Cavill, riprese in autunno
13/05/2025 news di Stella Delmattino
Il regista ha parlato del suo progetto

Dopo anni di sviluppo travagliato, il reboot di Highlander con Henry Cavill protagonista è finalmente pronto a partire. Lo ha confermato il regista Chad Stahelski (saga di John Wick) in una recente intervista a Collider, dichiarando che le riprese inizieranno a settembre, con una data d’uscita prevista tra il 2027 e il 2028.
Il progetto, sostenuto ora da Amazon MGM Studios (dopo il passaggio da Lionsgate), punta a rilanciare in grande stile una delle saghe fantasy più iconiche degli anni ’80, costruendo un nuovo universo narrativo pensato per espandersi su più film e, potenzialmente, anche in televisione.
Il film sarà sceneggiato da Mike Finch, già co-autore di John Wick: Chapter 4 e American Assassin, e rappresenterà il primo dei nuovi progetti ad alto profilo firmati Cavill per Amazon, tra cui figurano anche l’universo cinematografico di Warhammer 40,000 e un adattamento live-action di Voltron. Ma sarà proprio Highlander ad aprire le danze.
Stahelski ha rivelato alcuni dettagli del suo pitch iniziale a Cavill, centrato su una rilettura più ampia e drammatica del personaggio principale:
«Hai un uomo che è vivo da oltre 500 anni. È l’ultima persona al mondo che voleva trovarsi in questa situazione. Hai un arco narrativo enorme da esplorare, un personaggio che ha appreso ogni arte marziale esistente, e che porta il peso della sua immortalità come una maledizione.»
Sul fronte dell’azione, Highlander promette un approccio simile a quello visto nella saga di John Wick, mescolando spettacolarità e attenzione per la tecnica reale:
«Il 95% di ciò che vediamo nei film su sparatorie, inseguimenti o duelli con la spada è assurdo. Ma ci diverte, è desiderio di potere e fantasia. In John Wick abbiamo cercato di essere almeno un po’ credibili: ricariche tattiche, manipolazioni delle armi. Lo stesso vale per il combattimento con la spada: ci divertiamo, ma con basi tecniche vere.»
Cavill stesso è un grande fan del franchise originale e ha definito lo script «straordinario», elogiando lo sviluppo mitologico e la profondità drammatica che questo reboot intende esplorare:
«Highlander è sempre stato più di un tipo fico con la spada. C’è una tragedia nel guerriero immortale. Questa versione va ancora più a fondo. I grandi rischi sono necessari: se giochi sul sicuro, otterrai solo un film “ok”. Ma se osi davvero, o verrà amato, o odiato. E va bene così.»
Il reboot attingerà sia dal film originale del 1986 che dalla serie TV degli anni ’90, secondo quanto anticipato dallo stesso Stahelski.
«Stiamo facendo la nostra storia, ma recuperando personaggi e dinamiche della saga precedente. Ci sono elementi della serie televisiva che non erano mai stati adattati al cinema, come i Watchers o le diverse tipologie di immortali. Stiamo costruendo un mondo narrativo più articolato.»
Il regista ha anche dichiarato che il film fungerà da prequel alla mitologia de La Riunione (The Gathering) — l’evento culminante dello scontro tra immortali che anima tutto l’universo narrativo di Highlander.
«L’idea è di arrivare a The Gathering attraverso tre film. Vogliamo raccontare The Quickenings, gli Immortali, l’espansione del mondo e della sua mitologia. È come progettare una trilogia ad alto budget, sulla scia della trilogia originale di Star Wars. Ogni capitolo deve funzionare da solo, ma anche contribuire a un disegno più grande.»
Il film originale del 1986 — con Christopher Lambert, Sean Connery e Clancy Brown — è ancora oggi un cult assoluto. Raccontava di una lotta millenaria tra immortali destinati a combattersi fino a restarne uno solo, secondo la tagline leggendaria: «Ne resterà soltanto uno». Con un’estetica kitsch, una colonna sonora firmata Queen e un impianto narrativo che mescolava fantasy, tragedia e action urbano, Highlander seppe incarnare lo spirito degli anni ’80 pur conservando un potenziale mitologico capace di attraversare decenni.
Con il reboot, Stahelski intende ricostruire quell’universo con strumenti narrativi contemporanei, rispettando il materiale d’origine ma riorganizzandolo per una nuova generazione di spettatori.
«Stiamo ristrutturando la sceneggiatura per creare tre capitoli solidi. Vogliamo rendere il primo film soddisfacente, ma con un finale aperto. E se tutto va bene, espandere davvero questo mondo come merita.»
Se i piani si concretizzeranno, Highlander non sarà solo l’ennesimo reboot nostalgico, ma una rilettura epica, stratificata e visivamente ambiziosa di un universo narrativo ancora ricco di possibilità. Per i fan di vecchia data e per chi scopre ora la leggenda degli Immortali, il ritorno di Highlander promette duelli spettacolari, riflessioni tragiche sull’immortalità e, forse, una nuova mitologia cinematografica con Cavill al centro.
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