Titolo originale: The Dark Tower, uscita: 03-08-2017. Budget: $60,000,000. Regista: Nikolaj Arcel.
14 cose da sapere su La Torre Nera di Nikolaj Arcel
04/08/2017 news di Sabrina Crivelli
Differenze, similitudini e approfondimenti sull'adattamento della celebre saga fantasy di Stephen King che vede protagonisti Idris Elba e Matthew McConaughey

La Torre Nera (The Dark Tower – la nostra recensione), adattamento/aggiornamento cinematografico della saga fantasy best seller firmata da Stephen King, vede protagonisti il giovanissimo Tom Taylor (Doctor Foster) e gli esperti Idris Elba (Luther) e Matthew McConaughey (Interstellar).
Nel film, diretto da Nikolaj Arcel (A Royal Affair), vediamo il giovane newyorkese Jake Chambers (Taylor) attraversare un misterioso portale e ritrovarsi in un’altra dimensione, il Medio-Mondo, in cui incontra e si unisce al cavaliere di frontiera Roland Deschain (Elba), un Pistolero in cerca di vendetta nei confronti del malvagio Uomo in Nero, lo stregone Walter Padick (McConaughey), che intende abbattere La Torre Nera, scatenando così le tenebre nell’universo.
La versione cinematografica tratta dalla celebre serie di libri kinghiana, nel cui cast figurano anche Fran Kranz, Jackie Earle Haley ed Abbey Lee, arriva nelle sale italiche il 10 agosto e in attesa dunque di vederlo sul grande schermo, scopriamo insieme le 10 cose da sapere sulla versione cinematografica di La Torre Nera e sulle eventuali relazioni con l’originale cartaceo:
14) Non si tratta di un adattamento pedissequo dei romanzi di Stephen King. La longeva serie del maestro dell’horror, da cui è stata peraltro liberamente già tratta una versione in fumetti ad opera della Marvel, costituisce una mole di materiale a cui attingere tutt’altro che indifferente, quindi non stupisce che si stia ragionando su un ampio franchise destinato al piccolo e al grande schermo (è in lavorazione una serie TV, sempre con Idris Elba). Inoltre, è necessario non trascurare che ci sono molti aspetti dei volumi kinghiani che non funzionerebbero su pellicola, basti pensare alle moltissime sottotrame di cui è costellata la prosa dello scrittore americano (ne esiste perfino una in cui lui stesso è protagonista!). Se dunque è probabile che una trasposizione diretta non regga più di tanto la struttura machiavellica, a che cosa ci troveremo davanti?
13) In realtà si tratta di un sequel. SPOILER. Alla fine dell’ultimo romanzo, apprendiamo che Roland ha compiuto il viaggio verso la Torre Nera molte volte in precedenza e che ogni volta che è arrivato, è stato ricatapultato indietro all’inizio del percorso, senza alcuna memoria di quanto ha affrontato prima. Sin da principio è chiaro che il personaggio sia assai più preoccupato di raggiungere la sua meta più che della sorte dei suoi amici e dell’intero mondo circostante, quindi l’essere rispedito indietro potrebbe essere la punizione per la sua indifferenza verso agli altri. Durante il viaggio però, il protagonista impara a prestare attenzione alle persone e viene ricompensato con il Corno di Eld, un’arma misteriosa che ha lasciato lungo la via nei cicli precedenti. Farà la differenza? Non c’è ancora una risposta definitiva, ma il film narra proprio dell’ultimo tragitto di Roland alla Torre …
12) È ambientato nel Medio-Mondo e nella New York “dei nostri giorni”. È necessario anzitutto specificare che, visto il periodo in cui sono stati scritti – soprattutto i primi 4 libri – è comprensibile il lasso di tempo in cui sono collocate le peregrinazioni del Pistolero e dei suoi compagni, ossia tra gli anni ’60 e i ’90; il capostipite della saga, L’ultimo Cavaliere (The Dark Tower: The Gunslinger) fu pubblicato nel 1982, mentre gli ultimi tra il 2003 e 2004. Nel film tuttavia ci sarà una lieve ridislocazione temporale e la storia si svolgerà ai giorni nostri, seppure dalle foto diffuse sinora non sia immediato comprendere se si tratti esattamente del nostro presente (appaiono dei taxi blu a New York per esempio …). Questo altresì non è certo un aspetto nuovo rispetto all’originale cartaceo, in cui esistono innumerevoli universi alternativi caratterizzati da aspetti lievemente differenti gli uni con gli altri. Passando invece a cosa sia il Medio-Mondo, si tratta della dimensione di Roland, in cui esistono reliquie dal nostro, ma che sono state obliate in una realtà dominata dalla guerra. Il protagonista, nello specifico, è un discendente diretto di Arthur Eld (una sorta di Re Artù alternativo), anche se come Gunslinger, non possiede una spada, ma due revolver. È l’ultimo della sua stirpe.
11) Il piccolo Jake Chambers ha un ruolo centrale nell’economia del racconto. Nel primo romanzo della saga, Roland sta inseguendo l’Uomo in Nero attraverso il deserto e lungo la strada incontra un adolescente, Jake appunto, il cui ultimo ricordo, prima di essersi ritrovato nella realtà parallela, è di essere stato spinto davanti ad un’auto, per poi risvegliarsi laggiù. Il giovane si unisce al Pistolero, ma questi lo abbandona al suo destino poiché troppo intento nel rincorrere la propria nemesi. Nella sua declinazione cinematografica, incontra invece Roland prima nei suoi incubi/visioni e poi nel Medio-Mondo. Perché? Il ragazzo ha invero potenti poteri psichici che potrebbero essere usati per distruggere ogni cosa …
10) Quali sono i terribili piani dell’Uomo in Nero? Il villain si nasconde in un luogo chiamato Devar-toi all’inizio del film, una comunità utopica/prigione in una dimensione alternativa in cui chi ha poteri psichici viene rapito con il fine ultimo di usarlo per distruggere la Torre Nera, smembrando così i legami della materia che tengono uniti insieme i differenti universi. Se dovessero riuscirvi, ogni mondo esistente sarebbe eliminato e si scatenerebbe un’oscurità capace di consumare ogni cosa. Non appena l’Uomo in Nero scopre dell’esistenza di Jake – colui che forse hai i maggiori poteri mai visti -, si avventura a New York per condurlo con sé nella sua dimensione e portare a compimento il suo compito.
9) I personaggi secondari. In La chiamata dei Tre (il secondo romanzo), Roland porta nella sua realtà un tossico di nome Eddie e una donna senza gambe e affetta da disturbo della personalità, Odetta, per farsi aiutare nella sua ricerca. Le personalità della seconda si fondono e generano Susannah, mentre il primo vince la sua dipendenza e insieme si uniscono a Jake, che Roland riesce a far viaggiare nel tempo in modo tale da salvarlo. Il tutto avviene poiché esistono portali che permettono di viaggiare nel tempo e nello spazio, tra universi differenti. Si accoda poi l’ultimo membro del quartetto: Billy Bumbler Oy, un incrocio tra un cane e un tasso con capacità di comunicazione limitate, così il Ka-tet ( la convinzione che un gruppo di persone sia unito dal destino) è al completo. Dovrete però ridimensionare le vostre aspettative, cari cultori dei libri, poichè in questo primo capitolo filmico compariranno soltanto Roland e Jake, gli altri sono tenuti in serbo per il possibile sequel!
8) Stephen King ha aiutato a stendere il copione. Lo scrittore non è un grande fan degli adattamenti delle sue opere, che spesso non sono state particolarmente entusiasmanti (leggete la nostra riflessione Perchè gli adattamenti cinematografici dei romanzi di Stephen King spesso non funzionano?), ma Arcel, che ha scritto la sceneggiatura con Akiva Goldsman, stavolta ha lavorato a stretto contatto con l’autore, sottoponendogli lo script, che lui stesso ha rivisto in più punti. Ciò ha incluso il netto ridimensionamento dei dialoghi di Roland, nei libri tutt’altro che chiacchierone e più propenso all’azione. Il fatto che King abbia dato al film la propria benedizione dovrebbero tranquillizzare non poco gli estimatori degli originali e non solo: dacché si tratta di un sequel rispetto alla storia primigena, e non di un adattamento, può ancor più rappresentare un fattore di interesse. In caso invece di spettatori totalmente nuovi alle vicende contenute nella serie kinghiana, La Torre Nera è facilmente accessibile e godibile da tutti.
7) Il film si apre partendo dallo stesso incipit di L’ultimo cavaliere, ma poi se ne discosta. King ha raccontato infatti che il film conterrà la frase: “L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì”. Gran parte della trama però non deriva da quel libro, ma dai successivi, e mentre è probabile che venga procrastinata l’esplorazione di Tull, non ci si sofferma oltre nelle descrizione di Richard Sayre e dei Can-toi, che sono Sono essenzialmente dei gatti giganti vestiti come esseri umani. Compare inoltre il ristorante/bar Dixie Pig, quale luogo a New York City in cui si aggregano vari mostri, tra cui i succhiasangue e gli incantatori, per adorare il Re Rosso ed eseguire gli ordini dell’Uomo in Nero. Difficile aspettarsi massicce dosi di gore, visto il PG-13 …
6) Chi o cosa è il Re Rosso e cosa vuole? Quesiti che per anni i più assidui lettori della saga si sono posti, quando infine gli viene data una risposta è assai deludente. L’unico obiettivo del Crimson King era quello di porre fine alla realtà in modo da poter governare sull’oscurità, scatenata dalla distruzione della Torre Nera. La versione filmica prenderà un’affine direzione nell’affrontare il personaggio, che è stato definito “una folle entità divina che verrà risuscitata per governare il caos di questi mondi collassati”, se la missione dell’Uomo in Nero avesse successo. Potrebbe comunque risultare una qualche miglioria al non proprio brillantissimo originale libresco.
5) La scelta di colui che ha incarnato Roland Deschain, tra pro e contro. Aspetto che in alcuni puristi ha suscitato più di un dubbio è la scelta di Elba per dare volto al paladino: se infatti il protagonista è bianco, descritto come un tipo alla Clint Eastwood, è anche vero che l’etnia del suddetto non è un aspetto esattamente centrale e viene specificata solo in pochi frangenti (emerge in particolare quando una delle personalità di Susannah, Detta Holmes, ne fa chiara menzione); in altri casi ci sono solo sparuti riferimenti ai suoi occhi azzurri. Idris Elba è tuttavia un grande attore e ha tutto il potenziale in termini di carisma per impersonare il complesso eroe; inoltre King ha approvato la scelta di casting.
4) Sono presenti riferimenti a numerose opere letterarie di King. I personaggi dei libri della serie sono spesso apparsi in altre storie del Re del brivido (uno dei cattivi della saga è anche il principale antagonista di L’ombra dello scorpione) e viceversa. La Sony ha anche diffuso un filmato che li rivela tutti).
3) Le ispirazioni per la serie di libri. La saga attinge dai poemi Childe Roland alla Torre Nera giunse di Robert Browning (1855) e La terra desolata di Thomas Stearns Eliot (1922). Nella prefazione all’edizione del 2003 di L’ultimo cavaliere, King ha indicato tra le sue fonti Il Signore degli Anelli e Il buono, il brutto, il cattivo.
2) Precedenti tentativi di adattamento. Inizialmente i libri erano stati adattati da Carlton Cuse, Damon Lindelof e J. J. Abrams (già dietro alla serie Lost). Poi, nel 2010, Ron Howard, Akiva Goldsman e Brian Grazer – il trio dietro Il Codice Da Vinci – avevano pianificato una trilogia per la Universal interpretata da Javier Bardem come Roland, unitamente a svariate stagioni televisive che avrebbero fatto da ponte tra un film e il successivo.
1) La spiegazione della breve durata del film. All’annuncio che la versione per il cinema durerà solo 95′, molti fan si sono preoccupati. Arcel ha rassicurato tutti dicendo: “Il motivo per cui molti si sono preoccupati è che pensano che stiamo cercando di mettere tutto quanto in questo film. Ma non è così. Questo è idealmente il primo film, è un’introduzione a questo mondo e ai suoi personaggi.”
Di seguito il secondo trailer ufficiale italiano:
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