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Titolo originale: Ready Player One , uscita: 28-03-2018. Budget: $175,000,000. Regista: Steven Spielberg.

16 cose da sapere su Ready Player One di Steven Spielberg

27/03/2018 cose da sapere di Redazione Il Cineocchio

Curiosità e retroscena sull'adattamento del romanzo sci-fi di Ernest Cline che vede protagonisti i giovani Tye Sheridan e Olivia Cooke

Dopo il meditativo e impegnato The Post, Steven Spielberg torna nei nostri cinema con Ready Player One (la nostra recensione), film scenggiato da Zak Penn ed Ernest Cline, autore dell’omonimo romanzo sci-fi rimasto per oltre 100 settimane nella lista dei Best Sellers del New York Times. Tra i protagonisti troviamo Tye Sheridan (X-Men: Apocalisse, Mud), Olivia Cooke (Quel fantastico peggior anno della mia vita, “Bates Motel”), Ben Mendelsohn (Rogue One – A Star Wars Story, Bloodline), Lena Waithe (“Master of None”), T.J. Miller (Deadpool), Philip Zhao, Win Morisaki, Hannah John-Kamen (Star Wars: Il risveglio della forza), con Simon Pegg (i film di Star Trek e Mission: Impossible) e il premio Oscar Mark Rylance (Il ponte delle spie, Dunkirk).

Questa la sinossi ufficiale:

Nel 2045, il mondo reale è un luogo impervio e ostile. Gli unici momenti in cui Wade Watts (Sheridan) si sente veramente vivo è quando si immerge in OASIS, un intero universo virtuale dove evade la maggior parte dell’umanità per trascorre le proprie giornate. In OASIS, si può andare ovunque, fare qualsiasi cosa, essere chiunque – gli unici limiti sono la propria immaginazione. OASIS è stato creato dal brillante ed eccentrico James Halliday (Rylance), che alla sua morte lascia la sua immensa fortuna e il controllo totale di Oasis al vincitore di una competizione in tre round che aveva progettato per trovare un degno erede. Quando Wade vince la prima sfida di una caccia al tesoro che va oltre la realtà, insieme ai suoi amici – chiamati gli Altissimi Cinque – verranno catapultati in un universo fantastico fatto di scoperte e pericoli per salvare OASIS e il loro mondo.

Prima di entrare in sala e cominciare l’esplorazione dell’immaginifico OASIS, preparatevi con le 16 cose da sapere su Ready Player One:

1) Ernest Cline considera il regista una delle sue più grandi fonti d’ispirazione nella creazione del suo primo romanzo. Lo scrittore ha infatti rivelato: “È difficile quantificare l’effetto profondo che ha avuto il lavoro di Steven Spielberg sulla mia vita e sui miei interessi; non avrei mai potuto scrivere Ready Player One se non fossi cresciuto nutrendomi dei suoi film. Proprio come chi è cresciuto con la passione per il cinema negli anni ’70 e ’80, il suo lavoro è intessuto nella trama della mia vita. Gran parte di esso ha finito per direzionare la storia e il modo in cui ho scelto di scriverla, e la prova di ciò è evidente in tutto il libro”.

2) L’autore ha inoltre raccontato che il modello per la storia di Ready Player One è costituito da alcune delle pietre miliari della sua giovinezza. “L’idea iniziale è venuta dal gioco Atari Adventure, che è stato il primo videogioco ad avere un Easter Egg – il suo designer, Warren Robinett, aveva creato una stanza segreta nel gioco che al suo interno mostrava il suo nome. E’stata la prima volta che ho trovato qualcosa in un mondo virtuale, nascosto dal creatore di quel mondo. È stata un’esperienza profonda che mi è rimasta impressa. Ero anche un grande fan delle opere di Roald Dahl, specialmente dei libri di Willy Wonka, e un giorno mi è venuta un’idea: e se Willy Wonka fosse stato un designer di videogiochi invece di un produttore di dolci? Ho iniziato a pensare a tutti gli enigmi e i rompicapi che questo eccentrico miliardario avrebbe potuto lasciare per trovare un degno successore, e ho capito che avrebbe funzionato”.

3) Zak Penn ha svelato che, per coincidenza, aveva già familiarizzato con Cline prima delle riprese di Ready Player One, attraverso un altro progetto legato al gioco. Penn ha affermato difatti: “Stavo lavorando su un documentario che trattava il declino di Atari, e una delle persone a cui mi è stato chiesto di avvicinarmi è stato proprio Ernie Cline, così ci siamo incontrati e abbiamo stretto amicizia ancor prima di usare carta e penna, come si suol dire”.

4) Uno dei cambiamenti più rilevanti nella trasposizione dalle pagine del libro al grande schermo, ha detto Steven Spielberg stesso, riguardava proprio i suoi film: “Nel libro c’erano molti riferimenti ai miei film come regista e produttore degli anni ’80, ma non volevo che il film mostrasse lo specchio di me stesso. Abbiamo lasciato giusto un paio di riferimenti, ma sono soprattutto le impronte culturali che altri registi, artisti, stilisti e musicisti di quell’epoca hanno lasciato”.

5) Anche se ambientato a Columbus, nell’Ohio, “Ready Player One” è stato girato in Inghilterra, e la maggior parte delle riprese delle scene principali sono state realizzate presso i Warner Bros. Studios di Leavesden.

6) “I livelli che dovevamo raggiungere per portare OASIS sul grande schermo sono stati una delle cose più complicate che abbia mai fatto”, ha dichiarato Steven Spielberg. “C’erano motion capture, live action, animazione al computer … Sembrava davvero la realizzazione di quattro film in contemporanea”. Il regista ha persino utilizzato degli strumenti della realtà virtuale di oggi per meglio rendere quella di domani su cui si basa OASIS. Macosko Krieger ha specificato: “Usando gli occhiali VR, ha potuto effettivamente entrare nei set digitali, ottenere una visione a 360 gradi degli ambienti, e capire le angolazioni della telecamera nelle riprese”.

7) Prima di scegliere Ben Mendelsohn per Ready Player One, Spielberg era già un suo fan. Ha raccontato infatti: “Ho visto Ben per la prima volta nella serie TV Bloodline, di cui andavo matto”.

8) F’Nale (Hannah John-Kamen) e i-R0k (T.J. Miller) sono gli unici personaggi principali che appaiono esclusivamente in un solo ambito; tutti gli altri passano dalla loro vera identità nel mondo reale al loro avatar virtuale e li vediamo quindi in due forme differenti.

9) Spielberg ha precisato: “Ogni singolo set in OASIS è virtuale, quindi hanno creato un avatar per me che mi ha permesso di camminare attraverso lo spazio e vedere il vero set. Una volta capito come avrei dovuto girare ogni sequenza, ho chiesto agli attori di indossare le visiere in modo che potessero avere un’idea di come fosse il loro ambiente. Altrimenti si girava in una grande stanza bianca piena di macchine da presa digitali che ti riprendevano dall’alto in basso. È difficile per qualsiasi attore o regista muoversi su un set vuoto e provare a immaginare cosa ci sia. Con le visiere, non dovevamo immaginare. Tutto quello che dovevamo fare era ricordare com’era quando eravamo nel ‘volume’ del motion capture“.

10) Il regista ha anche utilizzato un sistema di telecamere virtuali personalizzato e sviluppato appositamente per lui dal supervisore alla produzione del motion capture Clint Spillers, che aveva lavorato con il regista su entrambi i suoi precedenti film in mocap. Avendo preso nota delle simpatie e delle antipatie di Spielberg su quei progetti, Spillers si è consultato con l’ingegnere robotico Jim Kundig del Digital Domain per sviluppare e fabbricare una fotocamera palmare virtuale più leggera ed ergonomica, completa di un piccolo schermo per monitorare il rendering del motore di gioco in tempo reale. “Steven poteva gestire gli obiettivi rapidamente, o regolare la sua prospettiva con la semplice pressione di un pulsante. È la macchina da presa più intelligente mai progettata”, ha dichiarato Spillers con un sorriso.

11) Parzival e Art3mis si danno il loro primo appuntamento al Distracted Globe, una strabiliante discoteca di OASIS, dove la pista da ballo che sfida la forza di gravità non è affatto un pavimento. Per consentire ai loro personaggi di volare, Sheridan e Cooke sono stati rimossi dalle imbracature durante le riprese sul palco del ‘volume’. Tuttavia, per le più complesse mosse di giravolte e rotazioni, sono stati usati ballerini professionisti e persino un trapezista come controfigure, che erano imbrigliati al loro posto.

12) Situato all’interno di OASIS c’è l’intero compendio delle riviste di Halliday, che sono il principale punto di riferimento sia per i Gunter che per gli oologi dell’IOI. Sono state tutte catalogate in una biblioteca moderna, il cui design si è parzialmente ispirato alla biblioteca del film Breakfast Club di John Hughes.

13) Lo scenografo Adam Stockhausen ha utilizzato il colore, o la sua mancanza, per definire ulteriormente le differenze. Secondo quanto da lui stesso spiegato: “OASIS è un’esperienza visiva intensa con una ricca tavolozza di colori, mentre il mondo reale è desaturato e quasi privo di colori vivaci. Molto si è evinto direttamente dal libro”. Una vivida eccezione sono i graffiti che sempre secondo lui: “Sono serviti per diversi scopi. I nostri personaggi sono presenti in entrambi i mondi. Pensavamo che i graffiti potessero rappresentare dei cenni di OASIS che ispiravano le persone ad evadere per esprimersi – piuttosto che etichettarsi con i loro nomi, lo fanno con i loro avatar. Questo è diventato un modo sottile per portare i loro avatar nella vita reale. I graffiti sono anche una protesta contro l’IOI, e un simbolo della resistenza”.

14) Oltre ai Leavesden Studios, le riprese si sono svolte anche nella città di Birmingham, in Inghilterra. L’edificio simbolo che un tempo era la fabbrica del tè di Thyphoo è stato riproposto da Stockhausen e dalla sua squadra come la location per la casa dei ribelli. Il Jewellery Quarter nel centro della città ha fatto da sfondo ad un inseguimento automobilistico, che ha coinvolto Nolan Sorrento e F’Nale sui mezzi blindati dell’IOI, e gli Altissimi Cinque con Helen alla guida di un furgone postale modificato.

15) Tra le altre location ci sono l’atrio dell’Holland Park School a West London, che è diventato la Divisione Orologi dell’IOI, e il Sun Park, nel Surrey, che rappresenta la sede principale della Gregarious Games. L’esterno dell’IOI è stato ripreso a Londra.

16) L’elemento artistico a completamento è stata la colonna sonora di Alan Silvestri. Ready Player One segna la quinta collaborazione tra il compositore e Steven Spielberg come produttore, inclusa la celebre trilogia di Ritorno al futuro. Curiosamente, è stata la prima volta che hanno lavorano insieme in un film diretto effettivamente da Spielberg.

Di seguito il trailer italiano di Ready Player One, nei nostri cinema dal 28 marzo: