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Chris Ware: in visita alla mostra ‘La prospettiva della memoria’ al PAFF! (video)

27/04/2024 news di Redazione Il Cineocchio

Il Museo del Fumetto di Pordenone ospita fino al 12 maggio le opere originali dell'artista americano, in un percorso di scoperta unico nel suo genere

chris ware paff! 2024

L’artista americano Chris Ware è il protagonista della mostra ‘La prospettiva della memoria’, allestita al PAFF! – International Museum of Comic Art di Pordenone dal 9 marzo al 12 maggio.

Autore tra i più acclamati dalla critica di fumetto mondiale, Chris Ware è considerato uno dei cartoonist più influenti degli ultimi venticinque anni, pluripremiato copertinista della rivista New Yorker e vincitore dei maggiori premi internazionali di settore.

Nato a Omaha, Nebraska, il 28 dicembre 1967, oggi vive a Chicago. La sua carriera comincia negli anni Ottanta quando pubblica i primissimi lavori sul giornalino scolastico, venendo poi notato da Art Spiegelman e da Françoise Mouly, che pubblicano i suoi fumetti sulle pagine di Raw, la rivista in cui nacque il celeberrimo Maus.

chris-ware-PAFF-2024-3.jpg Dagli anni Novanta avvia il sodalizio con l’editore americano Fantagraphics con il progetto ACME Novelty e ACME Library. Con la pubblicazione nel 1995 di Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla Terra, Chris Ware crea poi un personaggio di una tristezza e una goffaggine sconfortanti, in una storia ampiamente autobiografica, che viene accolta dal mondo della cultura statunitense come una novità sorprendente, ricevendo premi importanti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.

La versione francese riceve il premio della critica e quello per il miglior libro al Festival del Fumetto di Angoulême.

Pur nel solco di quello che è uno stile diffusamente riconoscibile, gli altri libri di Chris Ware sono sempre frutto di un enorme lavoro di ricerca e sperimentazione, tra rappresentazione del reale e interpretazione cartoonesca del reale (come in Quimby the Mouse, ispirato graficamente ai personaggi dei cartoni animati americani).

In Building Stories del 2012, Chris Ware amplia quindi ulteriormente il confine del fumetto: l’opera si presenta come una scatola di grande formato, contenente quattordici oggetti stampati di diverse dimensioni, che il lettore è invitato a ricomporre, reinventandolo come un puzzle. Al di là dell’aspetto materiale, emerge il ritratto di una donna di Chicago, fiorista disabile, i suoi desideri, le sue emozioni e le perdite di una vita.

Nel suo più recente lavoro, Rusty Brown, pubblicato nel 2019, Chris Ware mostra la fragilità del mito americano attraverso una serie di personaggi indecisi e vulnerabili, affrontando temi urgenti e caratterizzanti la società contemporanea: il razzismo, il femminismo, l’ecologia, le nuove tecnologie, la crescente violenza della società. I punti di vista si moltiplicano, i personaggi si diversificano e molti dei protagonisti sono donne, a partire da Joanne Cole, insegnante afroamericana che ha passato l’esistenza a combattere i pregiudizi razziali.

LO STILE

Chris Ware è ormai un riconosciuto maestro del fumetto, una figura capace di rivoluzionarne il linguaggio del medium. È l’inventore di un nuovo stile, grazie al quale entra nei suoi personaggi, scoprendone fino in fondo la loro intimità, il loro pensiero segreto. Non a caso è stato accostato a James Joyce, lo scrittore irlandese che ha saputo raccontare i personaggi attraverso il flusso di coscienza. Chris Ware fa lo stesso, ma con disegni e parole, nella libera rappresentazione dei pensieri dei suoi personaggi così come egli stesso (con un’incredibile capacità di immedesimazione) immagina che compaiano e si sviluppino nella loro mente. Il presente si unisce così ai ricordi e il tempo tra le vignette trascorre attraverso minimi particolari, dettagli che il lettore non può che riconoscere come veri.

chris-ware-PAFF-2024-2.jpg LA MOSTRA

L’esposizione del PAFF! è la quarta versione internazionale della mostra dedicata a Chris Ware dopo quelle di Angoulême, Parigi e Basilea.

La scoperta di questo straordinario autore comincia già dalle grafiche, realizzate appositamente per il Museo di Pordenone: i riferimenti alla città friulana sono evidenti, con chiari rimandi al municipio, al campanile cittadino e a Villa Galvani.

Assieme ai collegamenti locali, la rappresentazione della mostra pordenonese propone chiaramente il punto di vista di Chris Ware, fatto di tratti netti, urbani e grafiche definite, schematiche, dettagliate.

Nei due piani della mostra al PAFF! viene svelato il sorprendente mondo di Ware attraverso circa 200 tra tavole originali delle sue più importanti opere (Building Stories, Jimmy Corrigan, Rusty Brown e Quimby the Mouse), copertine del New Yorker da lui illustrate, schizzi, prove, pubblicità e oggetti.

Tra le peculiarità della mostra, la maestosa riproduzione del palazzo di Building Stories che accoglie il pubblico, immergendolo fin dall’inizio della visita nel fantastico mondo di Ware e delle sue suggestive rappresentazioni.

Valore aggiunto dell’esposizione è infine il catalogo originale edito dal PAFF! (128 pagine, 20 euro) che raccoglie le immagini delle opere in mostra accompagnate da una raccolta di interventi di importanti critici italiani e internazionali specializzati nel lavoro di Chris Ware come Luca Raffaelli, Valerio Bindi e Marco Dabbà, Benoît Peeters, Benoît Crucifix, Nina Eckhoff-Heindl, Lorenzo Di Paola ed Enrique Bordes.

Di seguito potete visitare virtualmente attraverso il nostro video la mostra ‘La prospettiva della memoria’: