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Voto: 6.5/10 Titolo originale: The Last Voyage of the Demeter , uscita: 09-08-2023. Budget: $45,000,000. Regista: André Øvredal.

Demeter – Il risveglio di Dracula: la recensione del film horror diretto da André Øvredal

11/08/2023 recensione film di William Maga

Corey Hawkins e Liam Cunningham sono i diligenti protagonisti di un'opera che rende nuovamente spaventoso e implacabile il vampiro, guardando con rispetto al primo Alien

Demeter - Il risveglio di Dracula (2023) film

Uscito (in Italia e negli USA) molto in sordina nonostante le ottime reazioni del pubblico dell’Internet ai tempi dell’uscita del primo trailer, Demeter – Il risveglio di Dracula (The Last Voyage of the Demeter) è un film di serie B mascherato da imponente affresco d’epoca – una constatazione che arriva dalla sincera ammirazione.

Basato su un breve capitolo del romanzo epistolare Dracula di Bram Stoker, questa produzione vanta una convincente messa in scena ottocentesca – grazie al lavoro dello scenografo Edward Thomas e del costumista Carlo Poggioli.

Il tono generale serioso e il soggetto del film ricordano simili storie horror in costume della Hammer (su tutti il Dracula del 1958) o dell’American International Pictures (vedi La maschera della morte rossa), portando sul grande schermo un racconto macabro che presta grande attenzione ai dettagli storici, ma non mancano i ‘doverosi’ spargimenti di sangue.

Il regista norvegese André Øvredal (Autopsy) realizza un bel film, raccontato coi suoi tempi e arricchito da una insolita mancanza di ironia, sullo sfortunato equipaggio della nave che trasportò il ‘padre’ di tutti i vampiri dalla Bulgaria all’Inghilterra.

È quel tipo di film in cui nessuno è al sicuro: né il cane, né il bambino, né chi si aggrappa al proprio rosario per proteggersi. E dopo il Renfield estremamente sardonico e coi canini spuntati di Nicolas Cage (la recensione), è piacevole ritrovare al cinema un Dracula di nuovo spaventoso.

Demeter - Il risveglio di Dracula (2023) posterL’immaginario cinematografico del viaggio di Dracula verso l’Inghilterra a bordo della Demeter risale a un secolo fa, al Nosferatu di F.W. Murnau, dove l’incombente figura di Max Schreck emergeva da casse di terra e procedeva nutrendosi dell’equipaggio della nave.

Ma nelle mani di André Øvredal, lo spettatore attento al genere noterà che il materiale presenta notevoli somiglianze con un’altra fonte: il primo Alien del 1979. Sebbene il classico della fantascienza di Ridley Scott, che raccontava di astronauti alle prese con una creatura sconosciuta e inarrestabile, abbia ispirato molte imitazioni ambientate nella giungla (Predator), sott’acqua (Leviathan) e, naturalmente, nello spazio (Pitch Black), The Demeter – Il risveglio di Dracula potrebbe essere il primo a svolgersi su un galeone.

Come la decisione di Ridley Scott di nascondere lo Xenomorfo nell’ombra e tra i condotti, non mostrando mai l’alieno nella sua interezza fino alle scene culminanti, il regista norvegese trasforma il suo vampiro in un mostro selvaggio che incombe nell’ombra per gran parte delle due ore di durata, succhiando il sangue di marinai che non hanno idea di cosa li stia cacciando.

Da tempo in fase di sviluppo con vari registi e interpreti, la storia di Bragi Schut Jr. è stata inizialmente ispirata dalle miniature del sublime Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola, dove la Demeter non ha più di un minuto o poco più di schermo.

La sceneggiatura di Demeter – Il risveglio di Dracula, scritta da Schut con Zak Olkewicz, si apre nel 1897 sulla costa di Whitby, in Inghilterra, dove la Demeter arriva senza equipaggio e con le vele macchiate di sangue. Il magistrato locale trova il diario di bordo del capitano, che offre un triste passaggio finale: “Abbiamo cercato di fermarlo. Se non ci siamo riusciti, Dio abbia pietà delle vostre anime”.

Lo script ritorna incoerentemente al diario di bordo, con una voce fuori campo, dopo un salto indietro di quattro settimane fino al porto di Varna. Lì, il capitano Eliot (Liam Cunningham) e il suo primo ufficiale Wojchek (David Dastmalchian) mettono insieme un piccolo equipaggio per trasportare misteriose casse dalla Romania, ognuna contrassegnata dal simbolo di un drago che spaventa la gente del posto. Questo non spaventa Clemens (Corey Hawkins), un medico di Cambridge stanco del mondo che cerca di dare un senso al mondo, che si unisce al superstizioso equipaggio.

Durante un temporale, una delle casse cade e si apre. Clemens trova una giovane donna, Anna (Aisling Franciosi), nascosta nella terra. Senza volerlo, Anna funge da ‘succo di frutta itinerante’ per Dracula, ma le cure di Clemens spingono il vampiro a uscire dal suo sonno e a nutrirsi dell’equipaggio della nave.

All’inizio, l’equipaggio non riesce a dare un senso alle sparizioni e alle stragi di bestiame, attribuendo il tutto a una sorta di peste. Alla fine si rendono conto che “il Male è a bordo“.

A differenza di quanto fatto Murnau con Nosferatu, André Øvredal non tratta Dracula come una figura che emerge rigidamente dalla sua bara; al contrario, il Conte si comporta in modo più animalesco, strisciando sul ponte e nascondendosi nell’ombra. Gli scorci che si intravedono hanno un aspetto umanoide, anche se simile a quello di un pipistrello-uomo: un vero e proprio mostro che nelle scene successive, purtroppo, è reso con una CGI che ti toglie il fiato.

The Last Voyage of the Demeter film 2023 draculaTuttavia, quando Javier Botet si cala nel costume di Dracula, il risultato visivo è raggelante, ricordando la creatura pipistrello di Gary Oldman nel celebre film di Coppola.

I puristi di Dracula potrebbero essere contrariati dal fatto che il mostro, per lo più privo di dialoghi, si comporti come una bestia selvaggia invece che come una figura sinistra e persino romantica.

Tuttavia, André Øvredal mantiene lo spettatore coinvolto grazie ad alcune interpretazioni di rilievo. Sebbene l’impostazione suggerisca che Demeter – Il risveglio di Dracula possa orbitare intorno al capitano del vascello – come sempre, Liam Cunningham è una presenza affidabilissima -, il ruolo principale è quello di Corey Hawkins, che tratteggia un personaggio intelligente che rifiuta di credere a miti e leggende, anche dopo essersi confrontato con un marinaio trasformato che prende fuoco alla luce del sole.

Aisling Franciosi (Nightingale), appare invece poco valorizzata dalla sceneggiatura e il suo ruolo getta solo una piccola luce sulla storia di Dracula. È un uso deludente di Anna, poiché per un po’ sembra che potrebbe diventare l’equivalente di Ellen Ripley del caso. Ma André Øvredal dà a ciascuno di questi attori ampio spazio per brillare, con il direttore della fotografia Tom Stern che spesso ricorre a generosi primi piani per mostrare i loro volti distinti.

Come detto, il regista non ha fretta di far precipitare gli eventi. La storia di Demeter – Il risveglio di Dracula si svolge a ritmo misurato, con gran parte dei primi due terzi immersi nell’oscurità, nella nebbia e nelle ombre. La nave garantisce un ambiente suggestivo, con assi di legno umide e scricchiolanti e molte zone in cui Dracula può nascondersi, e non diversamente dalla Nostromo, la mdp può passare accanto al mostro senza che il pubblico se ne accorga all’inizio.

Quando lo spargimento di sangue entra nel suo vivo, André Øvredal non risparmia il gore; siamo davanti a un vero film horror vietato ai minori. Se gli occasionali spruzzi di CGI possono far storcere il naso e la coda finale allude a un sequel che probabilmente non arriverà mai, questo non toglie a Demeter – Il risveglio di Dracula di essere un esponente del genere ampiamente soddisfacente, efficace nella sua impostazione claustrofobica e nel modo in cui maneggia una sezione minore del romanzo originale.

Di seguito trovate il trailer italiano di Demeter – Il risveglio di Dracula, nei nostri cinema dall’11 agosto: