Don Mancini su La Bambola Assassina: “Vi parlo di Blood Buddy, il primo concept per il film”
07/11/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Il creatore della saga horror con Chucky ha rivelato quali fossero i suoi iniziali piani per la trama del film, decisamente differente da quanto poi visto al cinema
I fan più accaniti di La Bambola Assassina (Child’s Play) probabilmente conoscono ormai ogni più piccolo retroscena sulla saga horror iniziata nel 1988, ma un articolo pubblicato nei giorni scorsi ha dissotterrato alcuni aspetti interessanti del film originale, che ha superato una serie disastrosa di proiezioni di test prima diventare un piccolo grande classico del genere. Soprattutto, Child’s Play, non è in realtà nemmeno il titolo inizialmente pensato.
Prima che Tom Holland salisse a bordo del progetto come regista, una versione più vecchia della sceneggiatura scritta da Don Mancini si intitolata infatti Blood Buddy, e il voodoo non faceva ancora parte della storia. Come ha spiegato lo stesso Don Mancini in un’intervista:
Nella premessa originale, Chucky – o Buddy, come veniva chiamato allora – non era posseduto da un serial killer. Invece, nella mia sceneggiatura, il bizzarro incidente soprannaturale era diverso. Una delle caratteristiche dei bambolotti Good Guy era la presenza di sangue finto al loro interno, perché mi ero ispirato alle bambole delle mie sorelle – facevano la pipì, gli si potevano far crescere i capelli … – e pensavo, nel contesto di un film dell’orrore, quanto sarebbe stato fantastico avere una bambola che poteva sanguinare.
E dato che stavamo facendo una satira sul marketing, l’idea era che quando qualcuno giocava con la bambola, se ci giocavi troppo duramente la sua pelle in lattice si sarebbe rotta e il sangue avrebbe iniziato a fuoriuscire, quindi avresti dovuto uscire di casa per comprare i cerotti ufficiali del Good Guy da applicare. Era solo un espediente per vendere dei prodotti.
Don Mancini ha continuato:
Pertanto, il modo in cui la bambola avrebbe preso vita era perché Andy era un bambino solitario – non c’era un papà nei paraggi, sua madre era una mamma lavoratrice molto impegnata -, così, secondo quel classico rito di fratellanza, lui si tagliava il pollice e quello della bambola in modo che sarebbero stati migliori amici per sempre – ‘amici fino alla fine’ – e dopo ciò sarebbero iniziati gli omicidi. Chucky era una sorta di espressione della rabbia inconscia del bambino.
Nella sceneggiatura di Blood Buddy, Chucky si animava solamente quando Andy dormiva. Il modo in cui funzionavano le regole … gradualmente saremmo arrivati a capire che poiché Chucky è l’incarnazione del subconscio di Andy, lui avrebbe capito che, se avesse ucciso il bambino, allora Andy avrebbe dormito per sempre e lui sarebbe stato vivo per sempre.
Alla fine, è stato il produttore David Kirschner a proporre l’idea di un serial killer che trasferiva la sua anima nel corpo di un bambolotto, e così si è fatta la storia del cinema horror.
Di seguito il trailer originale di La Bambola Assassina:
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Fonte: THR