Voto: 6.5/10 Titolo originale: I Saw the TV Glow , uscita: 03-05-2024. Budget: $10,000,000. Regista: Jane Schoenbrun.
Ho visto la TV brillare: la recensione del film fanta-nostalgico di Jane Schoenbrun
11/08/2024 recensione film Ho visto la TV brillare di Gioia Majuna
La regista torna sulle scene con un'opera che riflette su scoperta di sé, identità e repressione attraverso la potente connessione tra media e crescita personale

Quanti anni avevamo quando per la prima volta abbiamo sentito che un’opera mediatica di qualche tipo fosse stata creata specificamente per noi? Magari, addirittura, su di noi?
La potente natura riflessiva dei media e come possano aiutarci a vedere noi stessi è al centro di Ho visto la TV brillare (I Saw the TV Glow), opera seconda di Jane Schoenbrun dopo l’acclamato We’re All Going to the World’s Fair del 2021. Un’esplorazione inquietante, angosciante ma ottimistica di cosa significhi abbracciare il proprio vero sé, è un film capace di rimanere nella testa molto dopo averne completato la visione.
Justice Smith (Pokémon: Detective Pikachu) interpreta Owen, un adolescente solitario dei sobborghi intrigato dagli spot pubblicitari di un programma televisivo che non gli è permesso guardare, The Pink Opaque (Ian Foreman interpreta Owen da bambino.) Un giorno, quando vede qualcun altro leggere una guida agli episodi della serie nella mensa della scuola, decide di chiedere informazioni. Maddy (Lundy-Paine) convince così Owen a venire a casa sua il sabato sera per guardare The Pink Opaque insieme mentre va in onda.
Owen è subito affascinato dallo show, una serie misteriosa per ragazzi con un mostro diverso ogni settimana, che ricorda Hai paura del buio? e So Weird – Storie incredibili.
Maddy e Owen sono incantati dalle avventure televisive di Tara (Lindsey Jordan) e Isabel (Helena Howard), che condividono una connessione psichica e lavorano insieme per fermare il malvagio Mr. Malinconia (Emma Portner). Quando un giorno la ragazza scompare improvvisamente e poi ritorna affermando che The Pink Opaque è reale e la realtà inizia a distorcersi, tutto ciò che Owen capisce – e non capisce – di se stesso arriverà a un punto critico.
Ho visto la TV brillare offre una potente riflessione su identità, repressione e autoaccettazione. Il viaggio di Owen sarà familiare a chiunque abbia avvertito qualcosa di diverso in sé stesso in giovane età, ma non abbia avuto il linguaggio o qualcuno che potesse esprimere ciò che stava accadendo.
È un viaggio di scoperta di sé magnificamente interpretato da Justice Smith, che sembra scoprire nuove rivelazioni su sé stesso con ogni battuta.
Owen è una persona tranquilla, ma Smith fa un lavoro fenomenale nel trasmetterne il riconoscimento e la crescita interiore con ogni esitazione, ogni battuta pronunciata con incertezza, per poi esplodere quando necessario. Merita elogi anche Lundy-Paine, che dona a Maddy un determinazione e tormento. Irradiano sicurezza in sé stessi e in un monologo, pronunciato in un planetario gonfiabile, sembra quasi che fermino il film e il tempo stesso.
C’è molto da celebrare in Ho visto la TV brillare. L’impegno nel ricreare l’estetica molto anni ’90 delle serie soprannaturali per bambini è deliziosamente inquietante, con una potente combinazione di costumi, effetti pratici e tecniche di ripresa. Cattura con successo un momento nel tempo che rimane vivido nella mente di molte persone.
Ci sono anche molti riferimenti a capolavori del genere, inclusi Videodrome e Twin Peaks. Ma soprattutto, è una potente rappresentazione di ciò che i media possono fare per noi, specialmente da giovani.
Forse il primo show televisivo che abbiamo amato lo abbiamo amato perché ha risvegliato una parte di noi che non sapevamo fosse possibile: tutto il delizioso potenziale del nostro futuro presentato lì, sullo schermo televisivo. Forse non ce ne siamo resi conto fino a molto più tardi, da adulti.
Ho visto la TV brillare comprende questo ‘risveglio’, e che potrebbe volerci del tempo per arrivarci. Un motto disegnato con il gesso nel mezzo di una strada appare sullo schermo verso la fine del film, offrendo grazia: “C’è ancora tempo.”
L’auto-realizzazione richiede tutto il tempo necessario, ed è un processo continuo. Che la A24 abbia deciso distribuire quest’opera non è un’impresa da poco – infatti, potrebbe semplicemente aiutare il prossimo Owen o Maddy a realizzare che non sono soli.
Di seguito trovate il trailer internazionale di Ho visto la TV brillare, disponibile in Italia su Apple TV:
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