Titolo originale: Event Horizon , uscita: 15-08-1997. Budget: $60,000,000. Regista: Paul W. S. Anderson.
Jason Isaacs su Punto di Non Ritorno: “Scene tagliate erano illegali e immorali; ve le descrivo”
08/01/2021 news di Redazione Il Cineocchio
Il protagonista rivela cosa avremmo visto nelle leggendarie sequenze ultra-violente e scabrose perdute del fanta-horror del 1997, compresi i dettagli della morte del suo personaggio
Se siete fan di Punto di Non Ritorno (Event Horizion) di Paul W.S. Anderson ormai saprete bene che da anni si fantastica sulla leggendaria versione uncut e ultra splatter del fanta-horror del 1997 (il nostro dossier). Questa avrebbe allungato la durata del film addirittura a 130 minuti complessivi (il regista ha dichiarato che la sua ‘director’s cut’ sarebbe arrivata alla fine comunque a 106), rispetto agli appena 96 decretati scelleratamente dalla Paramount Pictures, che si occupò unilateralmente del montaggio.
Il rimpianto più grande va forse per la pletora di violenza cruentissima che avrebbe coinvolto l’equipaggio della Event Horizon, torturato in modo infernale e allucinante, vista solamente in lampi quasi subliminali durante alcuni momenti chiave della versione arrivata effettivamente nei cinema e in home video di Punto di Non Ritorno.
In ogni caso, se Paul W.S. Anderson ha recentemente detto che potrebbe rigirare ora ex novo gli spezzoni andati apparentemente perduti per sempre del film se gli venisse concesso il giusto budget, il protagonista Jason Isaacs, in una nuova intervista ha sì ribadito che quelle mitiche scene non riaffioreranno, ma ha rivelato per la prima volta cosa contenevano tali malsane sequenze, che furono girate dal regista della seconda unità:
Stava facendo cose che erano, senza dubbio, contro la legge. Certamente contro ogni codice etico e professionale della Guild of America. C’erano coinvolte delle pornostar. C’erano individui amputati. C’erano persone reclutate dai club S&M. Bollivano diverse cose in pentola. Di tanto in tanto, [il regista della seconda unità] si avvicinava al nostro set con una specie di sguardo da anzianissimo veterano della guerra del Vietnam e diceva: “Non credereste a quello che ho visto stamattina”. Quindi, hanno girato parecchio di quel tipo di materiale.
Jason Isaacs ha quindi proseguito:
Queste sequenze furono usate in modo subliminale in Punto di Non Ritorno attraverso dei flash, ma non ho idea se Paul ne abbia inserite più di quelle arrivate al cinema. Forse l’ha fatto in un certo montaggio, oppure no. Aggiungere altro materiale, credo, non avrebbe migliorato il film. Non so se gli venne chiesto di tagliarle dallo studio. Non ricordo quel tipo di discussioni all’epoca. Sono abbastanza sicuro che non siano accadute, ma potrei sbagliarmi.
Tuttavia, questi ‘lampi infernali’ di follia non furono gli unici pezzi tagliati dal montaggio finale di Punto di Non Ritorno. Jason Isaacs ha infatti parlato della scena della morte del suo personaggio, D.J., che avrebbe dovuto essere molto più scabrosamente dettagliata:
So che girarono una scena poi tagliata, una inquadratura leggermente più cruenta riguardo il mio corpo. Quando scopriamo il mio cadavere, sono nudo, scorticato, appeso con dei ganci, eviscerato dal collo all’ombelico con tutti i miei organi sparsi sopra al tavolo operatorio. Penso che sia stato girata una scena all’interno della mia cavità gastrica … la cinepresa usciva fuori, faceva una panoramica, mostrava tutto il sangue, turbinava e poi si vedeva entrare Sam Neill. Era così disgustosa … ma era anche una morte molto più grandiosa rispetto alle morti più importanti che sarebbero arrivate a breve, che in un certo senso capovolgeva le cose in termini di priorità. Quindi, iniziarono con un campo lungo. Penso che, prima di tutto, il pubblico sarebbe rimasto scioccato. Non lo so.
Di seguito una scena di Punto di non ritorno:
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Fonte: Collider