Dario Argento e Ugo Tognazzi nel 1982: “Vicinissimi a lavorare insieme, ma poi …” | Tra le pieghe del tempo
02/02/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista e l'attore ricordano la mancata collaborazione un decennio prima
Dopo aver scoperto che nel 1971 Dario Argento avrebbe voluto mollare il cinema e ritirarsi appena terminati 4 Mosche di velluto grigio e Le Cinque Giornate, cosa che naturalmente non si è poi verificata, siamo andati oggi a ripescare negli archivi de La Stampa un’intervista doppia realizzata nel 1982 da Cintia Paladini proprio al regista romano e ad Ugo Tognazzi.
Il motivo di questo strano faccia a faccia sulle colonne del quotidiano? La possibile collaborazione poi sfumata tra i due proprio per Le Cinque Giornate del 1973, film atipico nella corpus di Argento che inizialmente avrebbe dovuto avere Nanni Loy in regia e che finì per avere come protagonista Adriano Celentano.
Alle perplessità mostrate ‘giustamente’ dall’intervistatrice circa il possibile ingaggio del grande attore nato a Cremona, Argento rispondeva così:
Non è vero che nei miei film non ho mai voluto ricorrere ai ‘mostri sacri’. Proprio Ugo Tognazzi avrebbe dovuto fare un film con me, ma poi non si è concluso l’accordo. Non ricordo nemmeno il perchè. Non era un film dell’orrore. Non mi sembra giusto far cambiare completamente genere a un attore apprezzato e ricordato per determinati ruoli. Credo che Tognazzi sia più adatto a fare quello che fa anche il drammatico, ma è inutile voler imporre tutto a tutti. Lui è bravissimo, lo conosco molto bene e lo stimo tantissimo. Ha segnato un’epoca.
Dal canto suo, Tognazzi replicava:
Nessun regista mi ha mai considerato per un ruolo in un giallo e io invece amerei moltissimo farne. Dario Argento mi offrì una parte, ma era per l’unico film non giallo che ha girato, Le 5 Giornate di Milano. Il mancato accordo derivò da certe mie opinioni sul personaggio. Io stesso suggerii Celentano per quella parte, anche per una questione d’età. Argento però è unico in Italia. Nel suo genere lo si deve considerare alla pari di tanti celebrati registi stranieri.
Alla fine, il film non fu né un clamoroso successo di critica né di pubblico, probabile motivo per cui rimase l’unica escursione nel dramma storico di Argento, che negli anni subito successivi si sarebbe fatto conoscere nel mondo coi suoi capolavori, Profondo rosso (1975), Suspiria (1977) e Inferno (1980).
Il trailer di Le cinque giornate:
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Fonte: La Stampa