Voto: 5/10 Titolo originale: The Hole , uscita: 09-09-2009. Regista: Joe Dante.
Recensione (per me, è no): The Hole 3D di Joe Dante (2009)
16/08/2024 recensione film The Hole in 3D di Marco Tedesco
Il regista tornava sulle scene con un teen horror all'acqua di rose, incapace di regalare i dovuti brividi
Sebbene The Hole possa contare su una storia simpatica e con un discreto tocco di psicologia pop, il grande problema del film diretto da Joe Dante uscito nel 2009 è che la sua atmosfera dolciastra e le sessioni di ‘connessione adolescenziale’ in tipico stile Disney cozzano costantemente coi supposti elementi più spaventosi e da thriller, annullandosi a vicenda.
Tecnicamente, gli effetti 3D all’epoca molto sottolineati sono modesti, ma garantiscono abbastanza momenti di oggetti che ‘escono’ dallo schermo da poter soddisfare i giovani spettatori (si, il mercato principale di The Hole era consapevolmente quello della fascia dagli undici ai quattordici anni).
Per i più grandicelli, invece, il risultato è evidentemente troppo addomesticato e patinato, sebbene il curioso elemento della tridimensionalità estendesse un po’ il target e potesse magari farlo funzionare come prodotto adatto a una serata romantica approvata dai genitori.
Dane (Chris Massoglia), 15 anni, e suo fratello minore Lucas (Nathan Gamble) si trasferiscono dalla grande città in una classica cittadina della provincia americana, insieme alla madre Susan (Teri Polo), che è medico. Presto i fratelli scoprono una misteriosa botola nel seminterrato che conduce a un pozzo oscuro e senza fondo, che sembrerebbe sul punto di liberare strane forze soprannaturali.
La simpatica ma intelligente vicina Julie (una convincente Haley Bennett) viene coinvolta nel segreto, e Susan sembra felice di lasciare i suoi figli a giocare da soli durante i lunghi turni in ospedale, permettendo loro di interagire con pupazzi spaventosi e bambine anziane che piangono lacrime di sangue.
La trama di The Hole evolve poi prendendo alla lettera il vecchio detto secondo cui l’eroe deve affrontare i propri demoni interiori e esorcizzarli. Tutti e tre i ragazzi lo faranno infatti, ma è la battaglia di Dane contro il suo particolare mostro personale ad andare oltre i cliché horror degli anni Settanta (clown malvagi, parchi di divertimento abbandonati …) spingendosi in territori più innovativi.
Joe Dante, allora reduce da un episodio dei Masters of Horror del 2006, il suo team di effetti speciali e il reparto artistico fanno un tentativo ragionevolmente convincente di drammatizzare le paure dell’infanzia di un adolescente giocando con le dimensioni e creando un ambiente domestico espressionista in stile Tim Burton, con mobili distorti e lampade inclinate.
La cosa migliore di The Hole resta però la dinamica leggera che si instaura tra i tre protagonisti, che risulta più vicina a come sono i ragazzi di oggi rispetto, ad esempio, quanto facevano Harry Potter e i suoi amici.
Tuttavia, questa scelta ha anche un importante lato negativo: invece di abbassare leggermente la tensione tra le scene di paura, la sceneggiatura la elimina completamente, poiché questi teenager – che trovano “figo” avere una porta verso l’Inferno nel seminterrato – si prendono delle pause per caffè, videogiochi e feste in piscina.
Se il ricorso agli occhialini 3D per effetti che includono una palla da baseball che vola verso il pubblico, chiodi arrugginiti che cadono nel pozzo e alcune buone sequenze subacquee era forse sufficiente a giustificare da solo la clemenza verso The Hole nel 2009, a distanza di quindici anni – e su uno schermo TV – è davvero difficile ritenerla un’opera che degna del Joe Dante che avevamo imparato a conoscere prima.
Di seguito trovate il trailer di The Hole 3D:
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