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Voto: 6.5/10 Titolo originale: The Dead Zone , uscita: 21-10-1983. Budget: $10,000,000. Regista: David Cronenberg.

Riflessione: La Zona Morta di David Cronenberg, cambiare un futuro che ormai è vicinissimo

06/07/2024 recensione film di William Maga

Nel 1983 Christopher Walken e Martin Sheen erano al centro di un adattamento di Stephen King sottovalutato e premonitore

la zona morta film 1983 walker

E se avessimo la concreta possibilità di cambiare il destino dell’umanità? Questo è il dilemma che affrontava l’eroe di La Zona Morta (The Dead Zone).

Johnny Smith è un normale maestro di inglese di scuola elementare che sembra avere la propria vita sotto controllo. Fidanzato con Sarah, una collega insegnante, un giorno un devastante incidente d’auto lo sprofonda nel coma. L’uomo si risveglia cinque anni dopo, solo per scoprire che il mondo è andato tranquillamente avanti anche senza di lui, inclusa Sarah, che si è intanto sposata e ha avuto addirittura un figlio con un altro.

Ma Johnny scopre di essersi svegliato con il dono della chiaroveggenza, che gli permette di vedere il futuro delle persone che tocca. È una svolta piuttosto ironica degli eventi, che l’individuo con l’incredibile potere di vedere il destino degli altri non sia stato minimamente in grado di vedere il proprio e poter così proteggere ciò che amava di più.

Basato sull’omonimo romanzo di Stephen King pubblicato nel 1979, La Zona Morta potrebbe essere considerato uno degli adattamenti meno noti del Re del Brivido, tuttavia è uno di quelli che merita forse maggiore attenzione.

la zona morta film 1983 posterArrivato nei cinema nel 1983, il film segna anche la prima volta che il regista canadese David Cronenberg ha avuto la possibilità di lavorare con attori di prim’ordine, principalmente l’attore premio Oscar Christopher Walken nel ruolo del protagonista chiaroveggente Johnny Smith, e Martin Sheen in quello del losco politico e futuro presidente degli Stati Uniti Greg Stillson.

Ciò che eleva La Zona Morta rispetto al mucchio di adattamenti di Stephen King è il suo avvincente dramma umano al centro della storia personale di Johnny Smith.

Christopher Walken infonde di vita il personaggio, e nonostante gli elementi soprannaturali della storia, il film rimane radicato nella realtà mentre vediamo Johnny lottare con le sue nuove abilità che lo alienano dal resto della comunità.

Procedendo a un ritmo incessante, La Zona Morta inizia come un melodramma soprannaturale mentre ci abituiamo a come Johnny cerchi di bilanciare la sua vita con i suoi nuovi poteri.

Le sue visioni gli permettono di avvertire le persone, salvandole così dalle loro imminenti tragedie. Tuttavia, quelle visioni hanno un prezzo, poiché Johnny diventa sempre più debole ad ogni contatto. Alla fine, dopo aver assistito la polizia locale nell’identificare un serial killer in libertà, Johnny realizza che i suoi poteri non sono una maledizione, ma un dono.

La seconda metà del film prende una svolta più oscura e si evolve in quella che sembra essere una profezia del turbolento clima politico americano di oggi.

Ed è qui che entra in gioco il personaggio di Stillson. È un uomo affascinante vestito con abiti costosi, il suo potere è quello di rivolgersi a una folla rumorosa e trasformarla in fedeli sostenitori della sua causa. Durante uno dei suoi comizi, Johnny entra in contatto con Stillson e improvvisamente ha una visione del futuro: Stillson, ora presidente degli Stati Uniti, preme furiosamente il pulsante di lancio dei missili nucleari, scatenando la Terza Guerra Mondiale, mentre afferma che è il suo destino.

Questa potrebbe tranquillamente essere considerata la scena più agghiacciante e spaventosa mai apparsa in un adattamento di Stephen King, per il solo motivo di quanto sembri prescientificamente realistica.

Il Re del Brivido ha parlato apertamente della somiglianza inquietante tra il suo personaggio fittizio Greg Stillson e Donald Trump, in particolare per il suo esplosivo desiderio di potere. In un’intervista che lo scrittore ha rilasciato a NowThis News nel 2019, affermava che vedere Donald Trump come presidente americano “è più spaventoso di qualsiasi mio romanzo”.

Considerando l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 da parte dei fedeli lealisti di Donald Trump, sembra che un futuro abominevole sia stato per un pelo sventato e che la politica americana abbia apparentemente deviato verso un percorso più ‘giusto’ scegliendo Joe Biden. Almeno fino alle elezioni del 2024 …

David Cronenberg infonde la sua visione da cittadino canadese nella storia in qualità di ‘osservatore distaccato’ degli aventi americani. La Zona Morta potrebbe quindi offrire al pubblico le immagini meno grottesche o viscerali di qualsiasi altra opera dell’autore di Toronto, allontanandosi dalla sua nota fascinazione per il body horror e le trasformazioni dei corpi umani.

la zona morta film 1983 sheenPiuttosto, David Cronenberg dirige questo racconto ammonitore e politicamente ansiogeno come uno studio intimo del carattere di un uomo solo che impara a canalizzare le sue incredibili abilità verso una causa nobile e altruista.

Tra l’altro, La Zona Morta è ambientato nella città fittizia di Castle Rock, che fa da sfondo alla maggior parte dei romanzi di Stephen King.

E dato l’inverno apparentemente eterno che funge da sfondo alla vicenda, che serve anche a esaltare la malinconia perpetua di Johnny, David Cronenberg ha girato il film nell’adeguata area di Toronto.

Ad esempio, all’inizio, prima dell’incidente, Johnny porta Sarah a trascorrere una giornata di svago al parco divertimenti locale, il Canada’s Wonderland. In un’altra sequenza successiva, quando la polizia recluta Johnny per aiutare a identificare un serial killer locale, vediamo scorci di Niagara-on-the-Lake. Un gazebo costruito per la produzione del film è stato successivamente donato e si trova ancora nella cittadina.

Insomma, La Zona Morta rimane uno dei più affascinanti esperimenti creativi di David Cronenberg. È un film freddo, cupo e disperatamente malinconico, ma anche splendidamente girato: l’immagine cruda di una figura in piedi in un tunnel, con la luce sulle pareti di pietra a formare una specie di ragnatela, è stata considerata così suggestiva da diventare la base della locandina ufficiale.

E, come è giusto che sia per un film che parla di previsioni del futuro, La Zona Morta lasciava intendere il nuovo filone che il filmmaker canadese avrebbe portato avanti in seguito, come Inseparabili, Spider e A History Of Violence. Titoli drammatici, minacciosi e pieni di fredda moderazione.

Di seguito trovate la profetica scena di La Zona Morta: