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Muore a 65 anni Val Kilmer, addio all’attore di Top Gun, Heat e The Doors

02/04/2025 news di William Maga

Una carriera brillante segnata da talento e controversie

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Val Kilmer, celebre per aver interpretato Bruce Wayne in “Batman Forever”, Jim Morrison nel film di Oliver Stone “The Doors” e Doc Holliday in “Tombstone”, è morto martedì a Los Angeles all’età di 65 anni. La figlia Mercedes ha riferito al New York Times che la causa è stata una polmonite. L’attore combatteva da anni contro un tumore alla gola.

I rappresentanti di Kilmer non hanno rilasciato dichiarazioni immediate a Variety.

Volto da eterno ragazzo e capelli biondi, Kilmer ha goduto di una brillante carriera da protagonista negli anni Ottanta e Novanta, guadagnandosi una reputazione tanto solida quanto turbolenta. Ha recitato in film iconici come “Top Gun”, “Scuola di geni”, “Willow”, “Heat” e “The Saint”. È tornato brevemente sullo schermo nel 2022 in “Top Gun: Maverick”, pur non potendo più parlare a causa del tumore.

Nel 2021 è stato distribuito il documentario “Val”, dedicato alla sua vita. Il figlio gli ha prestato la voce e il film ha utilizzato centinaia di ore di materiale video girato dall’attore stesso nel corso degli anni, offrendo uno sguardo intimo sui set e rivelando un uomo introspettivo con l’animo dell’artista.

val kilmer top gun icemanKilmer prese il posto di Michael Keaton nel “Batman Forever” di Joel Schumacher del 1995, ricevendo recensioni contrastanti per la sua interpretazione del Cavaliere Oscuro. Venne poi sostituito da George Clooney in “Batman & Robin” del 1997, flop clamoroso che rischiò di affossare la saga. Il New York Times scrisse di “Batman Forever”: “Il costume principale è ora indossato da Val Kilmer, che è un buon Batman, ma non migliore di Michael Keaton.”

Dopo aver rifiutato un ruolo in “The Outsiders” di Francis Ford Coppola, Kilmer si impose all’attenzione del pubblico nel 1984 con “Top Secret!”, una parodia di spionaggio dove interpretava una rockstar cantando anche i suoi brani. Dopo il successo nella commedia fantascientifica “Real Genius” del 1985, conquistò la fama internazionale al fianco di Tom Cruise nel blockbuster mondiale “Top Gun”. Sul set del fantasy “Willow” di Ron Howard conobbe la futura moglie, l’attrice Joanne Whalley, con cui recitò poi in “Kill Me Again” nel 1989.

Uno dei suoi ruoli più iconici fu quello di Jim Morrison in “The Doors” (1991) di Oliver Stone. Kilmer imparò a memoria tutti i testi delle canzoni dei Doors prima dell’audizione, immergendosi completamente nella parte e vestendosi come Morrison per quasi un anno. Roger Ebert scrisse: “La sua interpretazione è la cosa migliore del film – e dato che quasi ogni scena ruota attorno a Morrison, non è un elogio da poco.”

Dopo “Batman Forever”, la New Line lo convinse a partecipare alla travagliata produzione di “L’isola perduta”, dove si scontrò sia con la star Marlon Brando sia con il regista John Frankenheimer. La tensione aumentò quando Brando rifiutò di presentarsi sul set, e il documentario “Val” mostrò un clima esasperato dove la troupe scherzava amaramente sul sostituto di Brando, chiamato Norm.

Frankenheimer, secondo regista coinvolto nel progetto, affermò: “Ci sono due cose che non farò mai nella vita: scalare l’Everest e lavorare di nuovo con Val Kilmer.”

Negli anni Novanta, Kilmer recitò nel western “Thunderheart” di Michael Apted e in “The Real McCoy”, per poi offrire un’apparizione memorabile da mentore in stile Elvis nel cult “True Romance” di Tony Scott. Il suo Doc Holliday in “Tombstone” (1993) è tra le performance più amate, e nel 1995 affiancò Al Pacino e Robert De Niro in “Heat”.

Proseguì con “The Ghost and the Darkness” e con il remake poco memorabile di “The Saint”, scelto al posto di un ritorno nei panni di Batman. Kilmer suggerì che la scelta fu dettata da conflitti di agenda, ma le dichiarazioni di Schumacher, che lo definì “psicotico”, lasciano intendere altro.

Dopo la metà degli anni Novanta, i ruoli nei grandi studios si fecero sempre più rari, complice la sua reputazione di attore difficile. Si orientò allora verso il cinema indipendente e ruoli secondari, come in “Alexander” di Stone, duramente stroncato dalla critica.

the super val kilmer filmNato a Los Angeles, Kilmer crebbe a Chatsworth e frequentò la Hollywood Professional School e la Juilliard School. Debuttò off Broadway con “The Slab Boys”, accanto a Sean Penn e Kevin Bacon, prima di apparire nello special TV “One Too Many” con Michelle Pfeiffer.

Prestò la voce in film d’animazione come “Il principe d’Egitto”. Tra gli altri titoli del suo repertorio figurano “At First Sight”, “Red Planet”, “Pollock”, “The Salton Sea”, “Wonderland” e “The Missing”. Continuò a lavorare in film come “Kiss Kiss Bang Bang” con Robert Downey Jr., “Déjà Vu” con Denzel Washington, “Il Cattivo Tenente: Ultima Chiamata New Orleans” e “The Snowman”.

Cristiano scientista convinto, Kilmer evitò a lungo di confermare pubblicamente la sua diagnosi, trapelata solo dopo una dichiarazione di Michael Douglas nel 2016. Unì la sua ammirazione per Mary Baker Eddy, fondatrice della Christian Science, alla passione per Mark Twain in una sceneggiatura dove i due si incontravano. Portò in tour per anni lo spettacolo “Citizen Twain”, che alternava filmati e letture teatrali tratte dall’opera dell’umorista americano.

Nel 2012 ottenne una candidatura ai Grammy come miglior produzione parlata per una versione audio di “Zorro”. Il suo memoir, “I’m Your Huckleberry”, intitolato come una battuta di “Tombstone”, uscì nel 2020.

Kilmer visse per anni in un ranch nel New Mexico, dove continuò a possedere terreni anche dopo averne venduta gran parte. Amava la pittura e curava programmi teatrali per studenti delle superiori, dedicati a Twain e Shakespeare.

Divorziato dalla Whalley nel 1996, lascia due figli: Mercedes e Jack.