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Voto: 5.5/10 Titolo originale: The Hurricane Heist , uscita: 28-02-2018. Budget: $35,000,000. Regista: Rob Cohen.

Hurricane – Allerta Uragano: la recensione del film di Rob Cohen

24/05/2018 recensione film di William Maga

Maggie Grace e Toby Kebbel sono al centro di un heist / disaster movie uscito direttamente dagli anni '90, nel bene e nel male

Domanda: come mai un film che vanta un cast di volti più o meno noti provenienti quasi esclusivamente dalla TV, uno script redatto da due sceneggiatori quasi esordienti e la regia di un direttore d’orchestra che negli ultimi 15 anni ha inanellato titoli dalla dubbia caratura come Il ragazzo della porta accanto, Alex Cross – La memoria del killer, La mummia – La tomba dell’Imperatore Dragone e Stealth – Arma suprema, una volta uscito sorprendentemente nei cinema americani, non riesce, nonostante sia costato la contenuta somma di 35 milioni di dollari, a racimolarne nemmeno 7 milioni?

Risposta veloce: perché Hurricane – Allerta Uragano (The Hurrican Heist) di Rob Cohen arriva totalmente fuori tempo massimo ed è inutilmente prevedibile. Addirittura la M2 Pictures sembra essersene accorta, tanto che – impossibilitata per qualche ragione a non poterlo distribuire subito, come avrebbe dovuto essere fin dal principio, in home video – ha fissato l’uscita italiana a fine giugno, periodo storicamente destinato a prodotti ‘estivi’ dalla qualità casuale e senza grandi aspettative.

Difficile capire chi chiedesse a gran voce nel 2018 un reboot ancora più sciocco e meno costoso di Twister mischiato con l’heist movie classico Pioggia Infernale con Christian Slater, fatto sta che qui i suoi desideri sono stati esauditi grazie a questo ibrido di film catastrofico vecchia scuola al contempo eccezionalmente insignificante e affascinante.

Non è totalmente chiaro se la pedissequa aderenza ai cliché dei film d’azione degli anni ’90 – da Die Hard, alla messa in scena sfrontata del disastro atmosferico e al sound design assordante – sia presentata in modo consapevole, tesa a sfruttare un qualche effetto nostalgia, o se invece il regista creda davvero che i principali cambiamenti nella realizzazione di un blockbuster avvenuti nel corso degli ultimi due decenni non abbiano mai avuto luogo.

Rob Cohen è stato un sostenitore dell’azione e dell’avventura di serie A durante gli anni ’90, e il suo approccio sfacciatamente vistoso agli stereotipi di questo genere sopra le righe per antonomasia, abbracciando al contempo gli effetti speciali in CGI – allora innovativi -, indipendentemente dal fatto che la narrazione li richiedesse o meno, si adattava perfettamente al suo stile di riprese.

Sì, ha anche diretto il primo Fast and Furious (2001), dettaglio che l’ufficio marketing di Hurricane – Allerta Uragano non ha certo scordato (vedere il poster qui sopra), ma giocando come uno audace rip-off di Point Break, le origini di questa pellicola sono ancora saldamente radicate negli anni ’90.

Come detto in apertura, Cohen ha continuato a lavorare nell’ultima decade, finito il suo periodo d’oro, ma non ci è certo preoccupato di tenere il passo dei tempi che stavano cambiando. In molti modi, la mancanza di auto-consapevolezza da parte di Hurricane – Allerta Uragano di quanto appaia datato gioca sorprendentemente a suo vantaggio.

Se state infatti cercando di rivivere per qualche ragione la stessa esperienza provata in sala quella domenica pomeriggio del maggio del 1997, allora dovreste arrivare alla fine dei 90′ abbastanza soddisfatti dall’effetto creato da questa capsula del tempo cinematografica.

L’ultima fatica di Cohen non tenta mai di fare nient’altro che mantenere le promesse del suo titolo (originale) semplice e accattivante (giustamente da noi l’aspetto assolutamente centrale della rapina sparisce magicamente …). Sul lato dell’evento metereologico, abbiamo Will (Toby Kebbel), una perfetta fusione dei personaggi di Bill Paxton e Helen Hunt in Twister, tanto che potrebbe essere tranquillamente loro figlio.

hurricane uragano film 2018Proprio come nel disaster movie del 1996, Hurricane – Allerta Uragano si apre con un flashback che mostra il papà di Will mentre viene inghiottito da un uragano. Qualche decennio dopo, Will è divenuto un meteorologo che insegue gli uragani per scoprire di cosa sono veramente fatti, un modo per affrontare i demoni del suo passato. Suona familiare?

Dal lato della rapina invece, troviamo Casey (Maggie Grace), una tostissima agente federale che si ritrova a dover proteggere suo malgrado il malloppo da una banda di criminali che ha pianifica di sfruttare il caos creato dal potente uragano in arrivo per farla franca con i 600 milioni di dollari custoditi in un deposito apparentemente inespugnabile portandoli via con tre camion giganti.

Esattamente come ogni eroe action degli anni ’90, Casey è tutta d’un pezzo, ma è stata degradata dopo che un suo errore ha portato alla morte del partner ed è quindi ora molto cauta nel tornare a maneggiare nuovamente una pistola in servizio.

Purtroppo Maggie Grace non è stata la scelta più felice per un ruolo che avrebbe richiesto una presenza scenica ben più carismatica e credibile, nonostante un contesto comprensibilmente incurante di certe minuzie come la recitazione. Comunque, dopo che il fratellino di Will, Breeze (Ryan Kwanten), viene preso in ostaggio dai rapinatori, il ragazzo non ha altra scelta che fare squadra con Casey, mescolando le sue conoscenze scientifiche degli uragano con le abilità nel combattimento di Casey per pareggiare le probabilità di successo degli avversari.

Questa situazione porta rapidamente a una lunga serie di inseguimenti e sparatorie in auto e con altri mezzi di superficie tanto rumorosi quanto prevedibili, ma tutto sommato efficaci, che coprono gli stunt dal vivo con un sovraccarico di CGI tempestosa. (A proposito, qualcuno pensava davvero che il passato da veterano di Breeze, particolare stabilito fermamente nel corso del primo atto, non entrerà in gioco in un secondo momento?).

In tutto questo non mancano i momenti che fanno deliziosamente deragliare il tono generale assai grave della vicenda, come quando delle borchie per automobili vengono utilizzate come armi da lancio sfruttando i forti venti. Purtroppo, più che per fortuna, rimangono dei casi assai isolati.

In definitiva, approcciarsi a Hurricane – Allerta Uragano e alla sua seriosità fuori dal tempo con lo spirito del millennial nostalgico è l’unico modo per arrivare in fondo (oppure se vi è piaciuto il recente Geostorm …). Astenersi tutti gli altri.

Un’ultima cosa! Vale la pena segnalare ben due elementi alquanto insoliti per una pellicola hollywoodiana: 1) a un certo punto la macchina su cui viaggiano i protagonisti si schianta contro una barriera e … scoppiano gli airbag, anche nel lato passeggero!; 2) Maggie Grace si accorge di non avere una pistola dai colpi illimitati e cosa fa? Va nella macchina dei cattivi e ruba loro un mitra e un caricatore! Un ‘+’ sul registro.

Di seguito il trailer italiano di Hurricane – Allerta Uragano, in uscita nei nostri cinema il prossimo 27 giugno: