Home » Cinema » Sci-Fi & Fantasy » Ben Affleck sul futuro dell’IA nel cinema: “I film saranno tra le ultime cose a essere sostituite”

Ben Affleck sul futuro dell’IA nel cinema: “I film saranno tra le ultime cose a essere sostituite”

27/11/2024 news di Redazione Il Cineocchio

La star è meno pessimista di altri

ben affleck film 2022

L’intelligenza artificiale (IA) sta da tempo influenzando vari settori, ma nell’ultimo anno è diventata un tema particolarmente rilevante, soprattutto nell’industria cinematografica. È stata una delle questioni centrali degli scioperi di sceneggiatori e attori del 2023, con la preoccupazione che l’IA potesse essere usata per emulare o sostituire il lavoro creativo degli artisti.

Ben Affleck, tuttavia, ha offerto una visione più ottimistica su come l’IA potrebbe influire sul cinema, sostenendo che i film saranno tra le ultime forme di arte a essere rimpiazzate dalla tecnologia.

Un futuro pragmatico per l’IA nel cinema

Durante un intervento all’evento Delivering Alpha di CNBC, Affleck ha spiegato la sua prospettiva sul ruolo dell’IA nel cinema. L’attore e regista, noto per il suo lavoro in Air e altri progetti di successo, ha dichiarato:

I film saranno una delle ultime cose, se tutto verrà sostituito, a essere sostituite dall’IA.

Affleck vede l’IA non come un sostituto della creatività umana, ma come uno strumento per ridurre i costi e semplificare aspetti più tecnici e laboriosi della produzione cinematografica. Ha affermato:

L’IA sarà utilizzata per eliminare gli aspetti più costosi, meno creativi e più complessi della realizzazione di un film, permettendo di abbassare i costi.

In questo modo, secondo Affleck, la tecnologia non andrà a creare film o serie TV da zero, ma supporterà la produzione di progetti esistenti, evitando i rischi di un approccio completamente automatizzato.

il mondo dei robot 1973 film yul brynnerCreatività contro automazione: i limiti dell’IA

Affleck ha sottolineato che, nonostante l’IA sia in grado di generare contenuti imitativi, non riesce a creare qualcosa di veramente originale. Ha spiegato:

L’IA può scrivere versi eccellenti che sembrano elisabettiani, ma non può scrivere Shakespeare. La funzione di avere due o tre attori in una stanza e il gusto per discernere e costruire qualcosa sfugge completamente alle capacità dell’IA, e credo che sarà così per un periodo significativo.

Per Affleck, la vera arte risiede nel sapere quando fermarsi, una sensibilità che l’IA non possiede:

Un artigiano sa come lavorare, ma l’arte è sapere quando fermarsi. Questo è un aspetto che l’IA difficilmente imparerà: mancano il gusto, la coerenza e la qualità.

Applicazioni future e preoccupazioni

Affleck ha discusso di come l’IA potrebbe influenzare la creazione di esperienze personalizzate per gli spettatori. Ha immaginato un futuro in cui i fan possano richiedere episodi personalizzati di serie popolari come Succession, pagando una somma per creare una versione alternativa della storia. Tuttavia, ha sottolineato che questa tecnologia dovrebbe essere vista come un’estensione promozionale dei media principali, piuttosto che come un rimpiazzo.

Nonostante il suo ottimismo, Affleck ha ammesso che alcune aree dell’industria potrebbero essere maggiormente colpite dall’IA, come il settore degli effetti visivi:

Non vorrei essere nel business degli effetti visivi. Quello che costava molto denaro ora costerà molto meno, e questo settore è già sotto pressione. Forse non è necessario che servano mille persone per creare un rendering.

Un equilibrio da trovare

Sebbene Affleck riconosca il potenziale dell’IA per migliorare alcuni aspetti del cinema, rimane consapevole delle sfide etiche e pratiche che la tecnologia comporta. La sua visione ottimistica è che l’IA possa democratizzare il cinema, permettendo a più voci di essere ascoltate e riducendo i costi di produzione per i creatori indipendenti.