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Voto: 6/10 Titolo originale: Doomsday , uscita: 14-03-2008. Budget: $30,000,000. Regista: Neil Marshall.

Dossier: Doomsday di Neil Marshall, retrofuturismo di maniera, ma col cuore

24/10/2024 recensione film di Marco Tedesco

Nel 2008, Rhona Mitra era l'eroina senza fronzoli di un'opera ambiziosa nonostante il budget limitato, un omaggio consapevole ai classici del post-atomico del passato

doomsday film 2008 rhona

Diretto dall’inglese Neil Marshall e distribuito nel 2008, Doomsday – Il Giorno del Giudizio si propone come un omaggio ai film d’azione e fantascienza post-apocalittici degli anni ’70 e ’80. Mescola infatti – tra gli altri – elementi presi da classici come Mad Max, Waterworld, Fuga da New York e 28 Giorni Dopo, creando una trama che si concentra su un mondo devastato da un letale virus chiamato Reaper.

La Scozia, epicentro dell’epidemia, viene messa in quarantena, e una muraglia isola l’intero paese per impedire la diffusione dell’infezione. Anni dopo, il virus riemerge però a Londra, costringendo il governo britannico a inviare una squadra d’élite in Scozia per cercare una cura. La protagonista, Eden Sinclair, interpretata da Rhona Mitra, è incaricata di guidare questa complicata missione.

La trama segue principalmente sulla missione di Sinclair, che insieme al suo team si trova ad affrontare non solo l’infezione mortale, ma anche le tribù selvagge e i sopravvissuti che hanno trasformato la Scozia in un regno anarchico. Il contrasto tra il mondo moderno e gli elementi medievali è evidente, con castelli che fungono da roccaforti per le gang tribali e un ritorno a una brutalità primitiva.

Neil Marshall, che in precedenza aveva diretto film come Dog Soldiers e The Descent, si era già fatto un nome nel genere horror e d’azione, e con Doomsday ha cercato di spingersi verso una produzione più ambiziosa. Il film, con un budget stimato intorno alle 17 milioni di sterline, è stato il suo progetto più grande fino a quel momento.

doomsday-marshallLe riprese si sono svolte principalmente in Sudafrica, dove Marshall ha potuto sfruttare la diversità dei paesaggi per ricreare una Scozia post-apocalittica, e alcune scene sono state effettivamente girate in Scozia, tra cui il castello di Blackness, per aggiungere un tocco di autenticità alle sequenze medievali.

Uno degli aspetti più evidenti di Doomsday è l’influenza che i post-apocalittici degli anni ’70 e ’80 hanno avuto sulla sua estetica e struttura narrativa. Il film attinge a piene mani da classici come Mad Max, con i suoi inseguimenti automobilistici esagerati e tribù selvagge, e Fuga da New York, con il suo protagonista duro e disincantato inviato in una missione suicida.

Eden Sinclair ha più di una somiglianza con Snake / Jena Plissken, con il suo atteggiamento da anti-eroina, e il film non si preoccupa di nascondere queste influenze, ma le abbraccia apertamente. Marshall stesso ha dichiarato che Doomsday era inteso come un omaggio a quei titoli, destinato a far rivivere lo spirito di quei classici per un pubblico moderno.

Rhona Mitra si distingue nel ruolo di Eden Sinclair, portando una fisicità intensa e un’aria di invulnerabilità che si adatta perfettamente a un mondo dove la violenza e la sopravvivenza sono tutto ciò che conta. Mitra interpreta un’eroina d’azione silenziosa, ma efficace, in linea con figure iconiche del cinema d’azione. Tuttavia, nonostante la sua interpretazione convincente, Doomsday non riesce a dare profondità emotiva al suo personaggio.

Eden è più un’eroina d’azione archetipica, con poche sfumature che la rendano interessante dal punto di vista psicologico. Il film, infatti, preferisce concentrarsi sull’azione adrenalinica piuttosto che sull’esplorazione emotiva dei suoi protagonisti.

Ad ogni modo, il design della produzione è uno degli aspetti meglio riusciti di Doomsday, che crea un mondo post-apocalittico credibile e visivamente interessante, con una Scozia trasformata in una landa desolata, dove i resti della civiltà moderna si fondono con elementi medievali. Le ambientazioni desolate e i castelli fatiscenti contribuiscono a creare un’atmosfera di rovina e anarchia, che ben si adatta alla narrazione.

Il contrasto tra il moderno e il medievale è particolarmente evidente nella rappresentazione delle gang tribali, che utilizzano armature improvvisate e armi rudimentali per sopravvivere in un mondo che ha perso ogni parvenza di civiltà.

Le sequenze d’azione sono un altro dei punti di forza del film. Marshall non si tira indietro quando si tratta di mettere in scena scene di combattimento brutale e inseguimenti ad alta velocità. Una delle sequenze più memorabili è l’inseguimento automobilistico finale, dove Sinclair e i suoi compagni cercano di fuggire su una Bentley Continental GT, in una scena che richiama chiaramente la saga di Mad Max.

doomsday film 2008L’azione è frenetica e ben coreografata, e la tensione rimane alta per gran parte del film, rendendo Doomsday un’esperienza coinvolgente per gli amanti del cinema d’azione. Tuttavia, nonostante queste sequenze adrenaliniche, soffre di una certa ripetitività, e la trama non riesce a tenere sempre alto il livello di interesse.

Uno degli aspetti meno riusciti è la mancanza di sviluppo dei personaggi secondari. Nonostante un cast di supporto che include attori del calibro di Malcolm McDowell, Bob Hoskins e Alexander Siddig, i loro ruoli sono poco sviluppati e non aggiungono molto alla trama. McDowell, che interpreta il Dott. Kane, un personaggio chiave per la risoluzione del conflitto centrale, appare solo brevemente e non ha il tempo necessario per sviluppare il suo personaggio in modo convincente.

Anche Hoskins, nonostante la sua presenza carismatica sullo schermo, rimane confinato a un ruolo di supporto che non riceve abbastanza attenzione per lasciare un segno.

Dal punto di vista degli effetti visivi, Doomsday è un prodotto che si distingue per l’uso efficace della CGI e degli effetti pratici. Il film utilizza circa 275 effetti visivi, che vanno dalle estensioni dei set digitali alle esplosioni e alle sequenze d’azione, ma riesce a mantenere un equilibrio tra effetti speciali e pratici che rendono il mondo post-apocalittico credibile e coinvolgente. Tuttavia, alcune scene mostrano i limiti del budget, soprattutto nelle sequenze più complesse che richiedono un uso maggiore della CGI, dove gli effetti visivi non sempre sono all’altezza delle aspettative.

La colonna sonora, composta da Tyler Bates, contribuisce a creare l’atmosfera del film. La musica mescola elementi orchestrali con brani iconici degli anni ’80, come quelli di Adam and the Ants e Frankie Goes to Hollywood, che aggiungono un tocco di nostalgia e energia alle sequenze d’azione. La scelta di brani anni ’80 si adatta perfettamente al tono generale, che cerca di evocare lo spirito degli action post-apocalittici del passato.

doomsday film 2008 marshallNonostante l’ambizione del progetto e il suo stile visivo accattivante, Doomsday ha faticato a ottenere il successo sperato al botteghino. Ha incassato solo 22 milioni di dollari a livello globale, un risultato deludente rispetto alle aspettative. La critica ha sottolineato la mancanza di originalità, con molti che lo hanno definito una semplice imitazione di altri titoli post-apocalittici più noti, senza un’identità propria. La trama prevedibile e la mancanza di una direzione narrativa chiara hanno contribuito alla sua scarsa performance commerciale e critica.

Tuttavia, Doomsday ha trovato un piccolo seguito di fan che apprezzano il suo approccio senza fronzoli e la sua azione esagerata. Per alcuni spettatori, rappresenta un omaggio divertente agli action post-apocalittici del passato, con il suo mix di violenza, caos e ironia.

Marshall ha dichiarato che il suo film era inteso proprio come un tributo a quei classici, e in questo senso, ha avuto successo nel catturare lo spirito di quelle opere. Ad ogni modo, il suo tentativo di ricreare le sue emozioni personali nei confronti di quei cult per una nuova generazione non è riuscito a tradursi in un prodotto completamente convincente.

Nonostante le sue carenze, Doomsday rimane un esempio di come un film possa omaggiare dignitosamente il passato pur cercando di aggiungerci un tocco moderno. Marshall ha cercato ambiziosamente di creare qualcosa di unico, ma senza riuscire a trovare un equilibrio efficace tra nostalgia e originalità. Ma questo può bastare per gli appassionati di scenari distopici senza grandi pretese di rivoluzioni.

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