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Voto: 5.5/10 Titolo originale: Leo , uscita: 17-11-2023. Regista: David Wachtenheim.

Leo: la recensione del film animato diretto da Robert Smigel (su Netflix)

21/11/2023 recensione film di William Maga

Adam Sandler scrive. doppia e produce un'opera leggera e con qualcosa da dire, indecisa però su quale sia il suo vero target di riferimento

leo film netflix 2023

Nella versione originale è Adam Sandler a interpreta vocalmente Leo (per l’Italia è Edoardo Leo) una scontrosa lucertola che ha trascorso tutta la sua vita nel terrario di una classe di quinta elementare.

Al suo fianco c’è una tartaruga di nome Squirtle (Bill Burr / Franco Mannella) e i due si accontentano di guardare fuori dalla parete di vetro, anno dopo anno, commentando alla maniera dei vecchieti Statler e Waldorf del Muppet Show i vari archetipi di adolescenti che si presentano il primo giorno di scuola: il chiacchierone, il pagliaccio, il ragazzino con i genitori ‘iperprotettivi’ che è allergico a tutto.

Ma questa esistenza fatata giunge bruscamente al termine per Leo quando si rende conto che si sta avvicinando ai 75 anni – la durata media della vita per la sua specie – e che difficilmente ha potuto vivere i suoi sogni come una lucertola libera.

leo film 2023 posterLeo vede allora un’opportunità con l’arrivo di una supplente senza peli sulla lingua, la signora Malkin, dopo che la solita insegnante va in maternità. Oltre a mettere in atto un sistema disciplinare più severo, la professoressa assegna agli studenti della scuola della Florida il compito di portare Leo a casa a turno, prendendosi cura di lui come se fosse il loro animale domestico.

I ragazzi sono sconcertati, fino a quando una di loro, la chiacchierona Summer (doppiata dalla figlia di Sandler, Sunny), scopre che l’apparentemente docile lucertola può proferir verbo e comincia a parlargli dei suoi problemi. Leo, trovando soddisfazione nel suo nuovo compito, assume così ogni settimana il ruolo di terapeuta, dispensando consigli e convincendo ogni studente che è l’unico che può sentirlo parlare.

Leo è il secondo film d’animazione della casa creativa di Adam Sandler, la Happy Madison Productions, e la sua ultima fatica finita dritta su Netflix. A differenza del primo sforzo, Otto notti di follie del lontano 2002, questo lavoro mira a un sano intrattenimento per famiglie, combinando temi come le sfide dell’invecchiamento con una sana dose di umorismo greve (e alcuni doppi sensi che non passeranno inosservati ai bambini …).

Il lavoro vocale di Adam Sandler garantisce a Leo un buon mix di burberità e di dolcezza all’interno di uno scenario naturalmente assurdo. I ragazzini gli confidano il loro desiderio di essere capiti dai genitori e dai coetanei, e il film trasmette adeguatamente il messaggio, già troppo scontato ma comunque vero, che tutti affrontano questa lotta, anche le ragazze popolari come Jayda (interpretata dall’altra figlia di Sandler, Sadie).

Questi momenti di tenerezza sono punteggiati da diverse canzoni originali – sì, Leo è un vero e proprio musical para-disenyano – e da una pletora di gag, come quella che ritrae i bambini dell’asilo della scuola come bobbleheads che si schiantano contro i muri.

Scritto da Adam Sandler stesso con Paul Sado e Robert Smigel (che ha anche diretto il film insieme a Robert Marianetti e David Wachtenheim), Leo ha però a volte difficoltà nell’identificare con certezza il suo pubblico.

Le sequenze musicali non sono infatti particolarmente interessanti dal punto di vista visivo e si dilungano per chi ha più di sei anni, e al contempo è difficile immaginare che i bambini che ascoltano le lunghe tirate di Leo e di Squirtle sui genitori divorziati o sui comportamenti di corteggiamento dei rettili non si annoieranno un po’.

In ogni caso, con le feste natalizie che si avvicinano e le famiglie che si riuniscono, questo prodotto funzionerà piuttosto bene come sottofondo per tutti quanti.

Di seguito trovate il trailer italiano di Leo, nel catalogo di Netflix dal 21 novembre: