Voto: 7/10 Titolo originale: Over the Moon , uscita: 16-10-2020. Regista: Glen Keane.
Over the Moon | La recensione del film animato di Glen Keane (per Netflix)
23/10/2020 recensione film Over the Moon - Il fantastico mondo di Lunaria di Marco Tedesco
Dopo anni nelle retrovie di casa Disney, il regista debutta al lungometraggio con un'opera musicale derivativa ma visivamente splendida che riflette sulla perdita e il dolore
Dopo anni passati ad essere uno degli animatori principali e più iconici della fase del ‘rinascimento’ della Disney, il vincitore dell’Oscar Glen Keane (Tarzan, Pocahontas) ha finalmente preso posto sulla sedia da regista. Per chi lo conoscesse, potrebbe suonare forse un po’ strano che Keane – uno dei migliori artisti della storia dell’animazione in 2D tradizionale – abbia deciso di dirigere un progetto completamente in CGI per il suo debutto, soprattutto subito dopo aver vinto un Academy Award per il suo incredibile cortometraggio Dear Basketball del 2017, cui ha collaborato anche il compianto Kobe Bryant. Ebbene, nonostante l’iniziale diffidenza verso questo progetto originale di Netflix, Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria si dimostra un film visivamente impressionante, ma zoppicante in quanto a originalità e scelte semplicistiche.
Ambientato nella Cina moderna, Over the Moon è un’avventura musicale – che spazia dalle canzoni popolari al pop – incentrata su Fei Fei (doppiata in originale da Cathy Ang), una ragazzina molto intelligente con la passione per l’ingegneria e i mooncakes che sta attraversando un periodo difficile dopo la morte prematura di sua madre. Quattro anni dopo la tragica perdita, il padre di Fei Fei (John Cho) si fidanza con un’altra donna, la signora Zhong (Sandra Oh), che ha a sua volta un bambino di 8 anni, Chin (Robert G. Chiu).
Fei Fei crede che l’amore sia per sempre e lo mette in correlazione con la leggenda di Chang’e (Phillipa Soo), la Dea della Luna che è bloccata sul nostro satellite in attesa di ricongiungersi con il suo unico vero amore, una storia della buonanotte che i suoi Ba Ba e Ma Ma erano soliti raccontarle quando era molto piccola.
Detestando appassionatamente suo padre per essere andato avanti con la sua vita, credendo che la signora Zhong sostituirà la sua amata madre, Fei Fei ha infatti intenzione di costruire un razzo che la porti sulla Luna, per dimostrare l’esistenza di Chang’e e mostrare al genitore che l’amore è per sempre. Una volta che Fei Fei e Chin (salito clandestinamente sulla sua astronave improvvisata) arrivano sulla Luna, vengono arruolati da Chang’e per trovare un pezzo di amuleto che la riunirà al suo grande amore. In cambio, riceveranno prove fotografiche della Dea della Luna.
I film d’animazione che hanno come tema centrale il dolore e la perdita sono diventati un cliché piuttosto abusato negli ultimi anni (pensiamo a Coco), con protagonisti orfani di almeno un genitore o con qualche amato parente deceduto. Esiste forse a Hollywood un manuale per la sceneggiatura in cui la prima regola afferma che non si possa avere un buon set-up senza un morto in casa?
In ogni caso, tra le opere animate che si concentrano sull’elaborazione del lutto da parte di un adolescente, Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria è probabilmente quello che comprende veramente il peso e la gravità del soggetto e non lo perde mai di vista, lungo i suoi 86 minuti di durata. Dopotutto, lo script è il ‘testamento spirituale’ di Audrey Wells, scomparsa a causa del cancro nel 2018. La sceneggiatura, insieme alla regia di Glen Keane, fa un ottimo lavoro nel legare la mitologia cinese a un’ambientazione contemporanea per raccontare una tempestiva storia di smarrimento e sofferenza.
È davvero straziante sapere che questa è stata l’ultima lettera d’amore di Audrey Wells a sua figlia prima di morire, e percepiamo in qualche modo quella passione in ogni singolo battito emotivo del film, specialmente durante i numeri canori. C’è una canzone eseguita da Gobi (Ken Jeong), una creatura fantastica simile a un cane / calamaro verde fosforescente con cui Fei Fei fa amicizia nella sua avventura, che porta a un passo dalle lacrime.
Come anticipato, la qualità delle animazioni di Over the Moon è assolutamente mozzafiato. Che si tratti della Cina o del fantastico mondo di Lunaria, i coloratissimi disegni sono una vera gioia per gli occhi. Potrebbe essere il primo lungometraggio (prevalentemente) in CGI girato negli Stati Uniti a fornire design unici e capaci di rappresentare al meglio l’aspetto dei suoi personaggi orientali.
Di solito, i film in CGI ambientati in Cina (o più in generale in Asia) realizzati da studi di animazione occidentali puntano su occhi enormi e stilizzati per attirare un pubblico più ampio. In Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria, i protagonisti sembrano effettivamente cinesi. Quando arriviamo su Lunaria, ci sembra di essere stati trasportati in un mondo che mescola i regni della Cina e il videogioco Super Mario Galaxy. L’ambientazione celestiale presenta una brillante direzione artistica dai colori al neon sia dei paesaggi che per gli esseri che abitano quel mondo. Ma non temete, fan dell’animazione tradizionale. Glen Keane incorpora la sua animazione 2D disegnata a mano in tutto il film ed è ben integrata. Certo, ci fa desiderare di vederne molta di più, ma aggiunge peso e stile a quelle scene.
Tuttavia, per quanto sia divertente, ci sono diversi elementi della trama che sono poco sviluppati e la maturazione di Fei Fei è un po’ affrettata. Mentre la motivazione della piccola eroina per arrivare sulla Luna è chiara, il piano che lei escogita è decisamente inverosimile. Per impedire a suo padre di sposarsi, Fei Fei decide di andare sulla nostro satellite per incontrare Chang’e, ottenere prove fotografiche della sua esistenza e usarle per convincerlo a rompere il fidanzamento. Sfortunatamente, non finisce qui. Quando Fei Fei va sulla Luna, la storia già abbastanza disordinata diventa ancora più complicata. Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria è uno di quei film che continua ad aprire sottotrame, introducendo molti personaggi che alla fine si rivelano ‘inutili’ e servono solo per rimpinguare il minutaggio.
La struttura narrativa generale segue la familiare formula delle avventure musicali di casa Disney che soffoca persino i titoli della stessa Disney Animation ormai (il caso più recente è Frozen II). Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria ha quella precisa formula Disney nel suo DNA e, sebbene sia un aspetto degno di critica, non è difficile sentirsi emotivamente coinvolti in questo clima di nostalgia, specie perché la storia ha un’atmosfera anni ’90 irresistibile.
Le stesse sensazioni si possono provare anche con Oceania (la recensione) e Kubo e la spada magica (la recensione), anch’essi simili nello spirito, ma Over the Moon si focalizza sul superamento della perdita, sul dolore e sull’identità personale così fortemente da risaltare con vigore e fascino.
Il momento clou, sottolineato in originale dal talento vocale delle star di Broadway Cathy Ang e Phillipa Soo e dalla meravigliosa musica originale di Christopher Curtis, Marjorie Duffield, Helen Park, regala attimi di pura gioia. Si tratta di una visione destinata a tutte le famiglie, specialmente a quelle che stanno attraversando un periodo di sconforto inaspettato in questo terribile 2020.
In definitiva, Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria è un film animato appassionato, adorabile e tempestivo, tanto abbagliante da guardare (un vero peccato non vederlo al cinema) quanto potente nelle sue emozioni. Non raggiungerà le vette di Klaus: i segreti del Natale (la recensione) o Dov’è il mio corpo (la recensione) del 2019, ma si piazza molto in alto tra le uscite di quest’anno, confermando Netflix come un competitor sempre più affidabile in questo genere.
Di seguito trovate il trailer italiano di Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria, nel catalogo Netflix dal 23 ottobre:
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