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Voto: 6/10 Titolo originale: Wonka , uscita: 06-12-2023. Budget: $125,000,000. Regista: Paul King.

Wonka: la recensione del film di Paul King alle origini della Fabbrica di Cioccolato

14/12/2023 recensione film di Marco Tedesco

Timothée Chalamet e Hugh Grant sono i protagonisti di una storia prequel certo non necessaria, ma gestita al meglio dal regista britannico

Timothée Chalamet wonka film 2023

Il regista Paul King non qualifica la sua ultima fatica come una produzione cinematografica ‘tradizionale’. Né la accredita come un ‘film di’, un ‘progetto di’ o un qualche altro tipo di sforzo produttivo ‘di’. Piuttosto, durante i titoli di testa di Wonka, il film viene semplicemente descritto come ‘un dolcetto di Paul King’.

Si tratta – evidentemente – di una simpatica boutade a tema per un’opera che parla del più famoso produttore di cioccolato della storia del cinema. Ma si rivela anche sorprendentemente e gioiosamente azzeccata: Wonka è infatti la cosa più dolce che si possa sperimentare in sala in questo periodo festivo. E, cosa forse ancor più impressionante, non sembra nemmeno quel tipo di prodotto hollywoodiano capace di far marcire i denti, o il cervello.

A dirla tutta, nei suoi momenti migliori, Wonka è una pura esplosione di zuccherosità. Saltella e si muove frenetico insieme ai suoi personaggi mentre danzano sulla superficie di un mare notturno; ascende come loro stringendo una manciata di palloncini colorati, fluttuando sempre più in alto verso un cielo tempestato di stelle come fossero Gene Kelly e Leslie Caron (o almeno Ryan Gosling ed Emma Stone …).

wonka film 2023 posterTutto questo perché, nonostante i timidi tentativi di nasconderlo da parte del team del marketing, Wonka è a tutti gli effetti un omaggio al musical di Ghirardelli, e un omaggio sorprendentemente vecchio stile, che cerca di sedurre gli spettatori alla stessa maniera dei fantastici classici della Golden Age di Hollywood. Potrebbe addirittura conquistare gli scettici del periodo natalizio.

E i dubbi sono piuttosto leciti approcciandosi a Wonka. Dopo tutto, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Gene Wilder (1971) non aveva certo bisogno di un prequel più di quanto non ne avesse bisogno un remake nel 2005. Inoltre, dopo aver visto Wonka, non si è comunque troppo convinti che il Willy di Timothée Chalamet sia un vero precursore delle follie di Wilder che verranno …

Eppure, l’ingrediente segreto della ricetta del regista Paul King è che non cerca di imitare quel classico. Certo, ci sono ovviamente echi del Willy Wonka di Wilder, come il protagonista che indossa un cappotto color prugna e canta persino alcune battute delle stesse canzoncine in compagnia dei buffi omini arancioni dai capelli verdi.

Tuttavia, Wonka ha più cose in comune con i musical di Broadway come Annie e The Music Man che col film del ’71. Si tratta di un lungometraggio canterino e leggerissimo su un ragazzo con un cappello e un sogno che arriva in città.

Incontriamo infatti questo giovane uomo ormai completamente formato e in gran parte privo della tipico tedio da backstory in cui si perdono i prequel. Quando Wonka inizia, il Willy di Timotheé Chalamet è un aspirante cioccolatiere che ha già padroneggiato la sua arte fino a renderla magica e che ora arriva in una città europea fittizia per competere con i più importanti e rispettati maître chocolatier del mondo. Se solo glielo permettessero.

Attraverso l’ingraziante “I Want”, che racconta le sue speranze (e i suoi fondi in rapida diminuzione …), Willy è in realtà a un passo dalla miseria nera. Non si rende però conto che è sicuramente destinato al fallimento perché i più grandi cioccolatieri di questa antica città, i rispettati Mr. Prodnose (Matt Lucas), Mr. Fickelgruber (Matthew Baynton) e naturalmente Mr. Slugworth (Paterson Joseph), hanno messo in piedi un ‘cartello del cioccolato’ segreto e non permetteranno a nessun altro di avere successo – anche se ciò significa fingere di non essere impressionati quando il cioccolato di Willy fa letteralmente volare alcuni clienti.

Ostracizzato dai suoi coetanei e perseguitato dal corrotto capo della polizia (Keegan-Michael Key), Willy fatica a sbarcare il lunario. Questo diventa un problema fatale quando incontra la signora Scrubbit (Olivia Colman), una padrona di casa che usa i contratti della sua pensioncina per intrappolare i visitatori in una condizione di vera schiavitù.

Ridotto in schiavitù insieme a un’eclettica nidiata di personaggi secondari, il più importante dei quali è una bambina di nome Noodle (Calah Lane), a Willy rimane così una sola strada da percorrere: produrre ostinatamente cioccolato, naturalmente, e usare questa deliziosa bontà per comprare la sua libertà.

wonka film 2023 chalametC’è molta trama in Wonka, in gran parte inventata dagli sceneggiatori Paul King e Simon Farnaby per giustificare apparentemente un prequel della storia per bambini di Roald Dahl, già piuttosto perfetta così. Concentrarsi su questo aspetto, tuttavia, significherebbe perdersi nel retrogusto più debole e, fortunatamente, più trascurabile del film.

Altri bocconi amari includono comunque una sottotrama piuttosto bizzarra su Willy Wonka che non è in grado di leggere da adulto e un momento clou piuttosto banale all’interno del covo segreto del ‘cartello del cioccolato, che assomiglia a quel tipo di concessione commerciale che farebbe trasalire il Willy di mezza età.

Ma il cuore di Paul King non sta qui, né il sapore che il film lascia un volta ritornati a casa. Rimanendo sostanzialmente il regista che ha creato il praticamente perfetto Paddington 2, di cui Farnaby è stato co-sceneggiatore, porta ora il medesimo calore e lo stesso ironico senso dell’umorismo britannico in Wonka.

Come nel sequel del 2017 sulle disavventure di un orsacchiotto dalle buone intenzioni, Wonka reimmagina lo stralunato stregone dei dolci di Dahl e Wilder come un Henry Hill che canta e balla, senza la scaltrezza. Il Willy di Timotheé Chalamet arriva in città per vendere del cioccolato e, guarda caso, migliora le vite di tutte le persone gentili che incontra.

Il film non è particolarmente profondo, ma proprio come un maglione di Natale oversize, è confortevole, aiutato in modo incommensurabile dall’interpretazione più teatrale vista fino ad oggi di Timotheé Chalamet. Pur non essendo un grande cantante o ballerino, il 27enne si rivela uno showman insospettabile, reimmaginando il personaggio del titolo come un eccentrico maestro di cerimonie la cui felicità è contagiosa, anche quando nessuno riesce a capire di cosa si tratti.

È una sorta di pifferaio magico, che guida un cast di caratteristi inglesi e americani verso la più gustosa delle terre promesse,  le cui scenografie sono mirabilmente assemblate da Nathan Crowley (Tenet). Tra questi c’è la sempre sublime Olivia Colman, che si cimenta nella sua personale interpretazione della signora Lovett di Sweeney Todd.

hugh grant wonka film 2023Naturalmente, l’attore che attirerà la curiosità maggiore è Hugh Grant nei panni di un Umpa Lumpa. Si tratta però di una spudorata controfigura: superflua e non tecnicamente necessaria.

Ma lo stesso si potrebbe dire del cioccolato più in generale, a meno che i sapori non si fondano davvero in qualcosa di speciale – con l’asciuttezza di Hugh Grant che continua ad accoppiarsi perfettamente con lo stile di Paul King dopo il lavoro svolto insieme in Paddington 2. Chi l’avrebbe mai detto che gli Umpa Lumpa potessero essere dei piccoli amici così simpaticamente chic?

In ogni caso, anche dopo i titoli di coda sussistono vari motivi per dubitare che ci fosse bisogno di una storia delle origini di Willy Wonka, o che questa sia in linea con le intenzioni originarie di Roald Dahl e Gene Wilder.

Eppure, un po’ come i più popolari protagonisti delle opere precedenti di Paul King, il regista ha rivelato con Wonka un’abilità non scontata nel prendere in mano il rischioso progetto di uno studio che ha scelto di saccheggiare spudoratamente una popolare IP del suo catalogo, e spruzzarci sopra un po’ di magia e un pizzico di pura immaginazione.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Wonka, nelle nostre sale a partire dal 14 dicembre: